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Guadagnare con il fotovoltaico senza investire un euro.

Oggi Vi presento il sito di un’Azienda operante nel mondo delle rinnovabili: Italia solar offre dei servizi interessanti ma soprattutto la possibilità a tutti di guadagnare con il fotovoltaico senza spendere un euro.
Gli investimenti nel mondo dell’energia sono investimenti ad alta intensità di capitale per cui accedervi è veramente difficile in quanto non sempre si ha a disposizione il capitale iniziale.
Le Aziende come Italia Solar si offrono come partner di investimento applicando un concetto molto semplice: il proprietario del tetto di un edificio cede il diritto di superficie in cambio di un canone di locazione e la società costruisce sopra il tetto un generatore fotovoltaico.
Questo tipo di società si impegna con il proprietario del tetto a costruire l’impianto fotovoltaico a proprie spese stipulando anche una polizza assicurativa per tutta la durata del contratto per minimizzare il rischio dell’investimento. Se possediamo una villetta o semplicemente un tetto di un capannone industriale e non vogliamo (o non possiamo) investire direttamente i nostri soldi possiamo rendere il nostro tetto produttivo…con il ricavato pagheremo la bolletta elettrica!
C’è da dire che il quarto conto energia recentemente approvato dal Governo ha un po’ depresso questo tipo di iniziative: però ancora la redditività garantisce un ritorno sul capitale a due cifre e se, come è auspicabile e prevedibile, scenderanno i prezzi dei pannelli solari allora la microgenerazione distribuita ne avrà un beneficio riducendo il fabbisogno energetico nazionale dando a tutti la possibilità di avvantaggiarsi dalla produzione di energia pulita. E Quando finiranno gli incentivi? Niente paura si sarà raggiunta la cosiddetta grid parity che nel meridione d’Italia un gruppo di ricerca dell’Università di Padova stima arriverà già alla fine del duemilatredici: la stessa fonte afferma che al centro Italia l’energia autoprodotta costerà meno di quella acquistata dalla rete nel duemilasedici per i piccoli impianti fino a tre kWp e nel duemilaquindici per quelli da duecento kWp; al Nord Italia la grid parity si raggiungerà nel duemiladiciassette e nel duemilasedici rispettivamente per i piccoli e grandi impianti della stessa taglia di cui sopra. Tutto è chiaramente legato al costo dei moduli fotovoltaici attualmente quotati a 1,4 Euro/Wp e che si stima si ridurranno entro il 2013 a 1 Euro/Wp: si spera che il Conto Energia premiando la produzione europea spinga in basso i pannelli cinesi. Le considerazioni sul costo dell’energia elettrica da fotovoltaico di cui sopra si basano su delle assunzioni comunque realistiche quali ad esempio un tasso di interesse del cinque percento anno ed un aumento della bolletta elettrica del tre-tre e mezzo percento annuo (questo valore è legato al prezzo del petrolio essendo la produzione elettrica nazionale legata a combustibile primario di natura fossile). Si comprende bene, infine, quindi che i meccanismi di mercato unitamente agli strumenti totalmente amministrati (gli incentivi in conto esercizio del quarto conto energia) permettendo di superare le asimmetrie informative tra regolati e regolativi dovrebbero permettere la delega al mercato del confronto tra costi e incentivi promuovendo le iniziative e le tecnologie più efficienti. Ci auguriamo che in questo scenario le Amministrazioni evitino le rigidità ed i problemi tipici delle graduatorie e degli iter autorizzativi permettendo ai cittadini di cogliere delle opportunità.

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