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Inquinamento acustico e atmosferico

Impianti
industriali, traffico, scarichi di ogni tipo….nelle nostre città
l’inquinamento regna sovrano, in tutte le sue forme, e anche se si
tratta di un problema presente ormai da tempo immemore nell’agenda dei
grandi del mondo, e nonostante i continui inviti ai singoli cittadini
affinché ognuno faccia la sua parte, sembra sempre che si faccia troppo
poco per ridurre l’inquinamento, e i suoi effetti negativi, seppur in
minima parte.

Quando si parla di inquinamento, la maggio parte
delle persone pensa automaticamente all’inquinamento di tipo
atmosferico, ma ci sono molti altri tipi di inquinamento, ognuno dei
quali può essere causa di disagi e fonte di stress, e per ognuno dei
quali bisognerebbe attuare delle specifiche soluzioni. Qualche esempio?
L’inquinamento acustico, per esempio, al quale si potrebbe ovviare,
almeno in parte, con l’insonorizzazione
acustica degli edifici. L’inquinamento sonoro, anche se meno
“popolare” rispetto a quello atmosferico, è comunque una piaga delle
nostre società; provate a pensare ad una qualsiasi delle nostre città:
il rumore dei motori e dei clacson provenienti dalle strade, la musica
ad alto volume di molti locali, i suoni non proprio piacevoli prodotti
da fabbriche, cantieri e aeroporti…i danni che tutte queste fonti di
rumore possono provocare riguardano non solo il nostro apparato uditivo,
ma anche la nostra salute mentale: una prolungata esposizione a rumori
molesti può provocare, infatti, stress e malessere generale. In
particolare, possono presentarsi veri e propri effetti di danno ad un
dato organo o sistema, degli effetti di disturbo, ossia delle
alterazioni solo momentanee di un organo o sistema, o annoyance, ossia
un senso di fastidio. Non a caso esistono delle normative ben precise,
sia per quanto riguarda i locali che gli impianti industriali, che
impongono dei limiti oltre i quali non si può andare, e che prevedono
che certi edifici non possano essere costruiti in prossimità di centri
abitati. Per ridurre gli effetti dell’inquinamento acustico gli edifici
possono dotarsi, per esempio, di pannelli fonoisolanti,
che possono essere assemblati per realizzare cabine insonorizzanti,
barriere e pareti divisorie. Nel caso di edifici in cui hanno luogo dei
processi produttivi molto rumorosi, è necessaria invece una vera e
propria progettazione acustica per l’insonorizzazione industriale.

Le
fabbriche sono tra le maggiori artefici non solo dell’inquinamento
acustico, ma anche di quello atmosferico. Le polveri e i fumi prodotti
in molti impianti industriali durante determinati processi produttivi
possono essere molto dannosi per l’ambiente e per la salute dell’uomo.
Per cercare di limitare i danni, tali industrie devono dotarsi di
impianti di aspirazione e filtrazione industriale
di fumi e polveri sempre più efficaci, come ha fatto, di recente, IIVA,
l’acciaieria di Taranto che all’inizio dell’anno ha inaugurato un nuovo
impianto di aspirazione e depolverizzazione dei fumi prodotti, un
macchinario che filtra tali sostanze prima che vengano immesse
nell’atmosfera. Gli effetti positivi, con un impianto del genere, non
riguardano solo l’ambiente esterno, ma anche quello interno alla
fabbrica, dato che i filtri del nuovo macchinario riducono pure la
polvere nell’ambiente di lavoro.

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