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Inception: pura fantascienza o con un fondo di verità?

E’ da poco uscito Inception, l’ultima fatica di Cristopher Nolan interpretato da un eccellente Leonardo Di Caprio. Il film ha sbancato ai botteghini di tutto il mondo e si è posizionato in testa a tutte le classifiche con quasi 800 milioni di dollari incassati finora in tutto il mondo. E la domanda che in molti si sono posti è stata: quanto è vicino questo film alla realtà? Perché i sogni ci affascinano da sempre nella loro velata misteriosità, rappresentati di uno dei pochi misteri ancora irrisolti del corpo umano. In questo articolo cercherò di spiegare le principali differenze che ci sono fra il film e la realtà, nonché le parti che hanno una validità scientifica.

Sono da molto interessato alle teorie dei sogni e penso di avere una conoscenza sufficiente per parlarne e per illustrare a chiunque ne fosse interessato come funzionano e i miti da sfatare sull’argomento. Ma prima di iniziare una precisazione è d’obbligo: sostanzialmente, non si ha idea di come funzionino i sogni. Gli scienziati si interrogano ancora sul fenomeno, quindi tutto quello che si può dire al riguardo non sono che teorie avvalorate da osservazioni pratiche, ma non hanno affatto una validità matematica. Detto questo, iniziamo!

– Innanzitutto, è doveroso specificare che l’idea di fondo del ladro di informazioni tramite i sogni non avrà mai un riscontro reale: esistono già oggi dei potenti sieri della verità ed è più che probabile che in futuro diverranno ancora più efficaci, quindi se bisogna far confessare qualcuno è molto più facile usare quelli piuttosto che infiltrarsi nei sogni altrui.

– Si può entrare nei sogni degli altri. Qui come in nessun’altro punto vale la prefazione fatta poco sopra: non si sa come funzionino i sogni, quindi non si sa fino a che punto sarà possibile interagire con loro. Per questa ragione non mi esprimo, ma rimando al punto seguente…

– Nel sogno vengono riprodotti gli stimoli esterni. Prendendo spunto dal film: se si butta qualcuno in una vasca d’acqua il sogno verrà “allagato”, se si è dentro ad un veicolo che curva allora la percezione della gravità sarà falsata, e così via. Questo è vero solo in parte e non in maniera così scenografica come vista nel film. Si sa per certo che alcuni stimoli vengono riprodotti nei sogni: se ci viene proiettato un flash sugli occhi allora anche nel sogno si verrà abbagliati, se si sente un rumore forte esso verrà riprodotto nel mondo etereo. Ciò avviene perché il cervello confonde sogno e realtà, quindi non riesce a tenere separati gli stimoli ricevuti dai due “mondi”.

– Anche impiantare un’idea, francamente, mi sembra alquanto improbabile, anche ammesso che si possa entrare nei sogni altrui. Per quanto i sogni ci sembrino reali quando li viviamo, una volta svegliati la nostra mente non ci mette che qualche secondo per ritrovare la bussola e capire cosa è reale e cosa no, specialmente in caso di sogni di breve durata. Puoi convincere qualcuno di quello che vuoi in un sogno (ed è quello che succede nella pellicola), ma la convinzione resterà solamente finché l’individuo resta in stato incosciente e il cervello confonde sogno e realtà; questo è destinato a sparire al momento stesso del risveglio. Certo a meno che non si parli di un monaco di qualche confessione religiosa che crede che i sogni siano delle rivelazioni divine, ma questo è un altro discorso…

– Il caso della moglie del protagonista, invece, è parecchio diverso: qui il sogno non dura solo qualche ora, bensì interi decenni. Visto che un caso-limite del genere non si è mai verificato in realtà (né potrà mai verificarsi se non con l’uso di psicofarmaci molto potenti) non si hanno ipotesi su come la mente umana possa reagire ad un sogno che si prolunga per così tanto tempo. Ipoteticamente, però, non è esclusa l’eventualità proposta dal film.

– Nei sogni il tempo passa cinque volte più velocemente che nella realtà: ciò significa che se nella realtà passa 1 ora, nel sogno ne passano 5: non è esattamente così. Il fattore tempo durante il riposo viene distorto in una maniera troppo radicale per permettere un confronto con la realtà.

– Incastrare diversi “livelli”, ovvero un sogno nel sogno. Questo è vero e scientificamente dimostrato. Non funziona esattamente come descritto nel film, ovvero addormentarsi durante un sogno ed entrare nel secondo livello, ma avviene tutto a monte. Ciò significa che ad un certo punto di un sogno può capitare di svegliarsi all’improvviso e trovarsi nel proprio letto. Attenzione però: ci si è risvegliati, ma si è ancora in un sogno! Viene chiamato “falso risveglio” e, per quanto non sia comunissimo, ci sono moltissimi casi documentati.

– Si possono controllare i sogni. È proprio per la fine che ho riservato il pezzo più gustoso: sì, i sogni possono essere controllati e per farlo basta solo un po’ di allenamento. L’argomento è troppo vasto per poter essere trattato qui, se siete interessati vi rimando ad un articolo sui sogni lucidi.

Confido di avervi chiarito un po’ le idee a riguardo, nella speranza che qualcuno di voi colga l’occasione per leggere di più su questo misterioso quanto affascinante mondo. Alla prossima! 😉

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