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G.Ravazzini,Montecarlo Seed Invasion Jardine Exotique di Montecarlo

Si potrebbe parlare di Permacultura, si potrebbero citare i gruppi newyorkesi degli anni 60, i Green Guerrillas, per entrare in sintonia con Giuliano Ravazzini (Sassuolo, Modena, 1960; vive a Baiso R.E.) e con la stupefacente azione proposta al Jardine Exotique di Montecarlo. L’artista inaugura il 2009 con una serie di azioni condotte personalmente che vanno ad arricchire il già notevole archivio di eventi (Migrazioni di Microazioni). Per esplicito desiderio dell’artista il giorno x verranno posti a dimora due kg. di semi della varietà miscuglio di cicorie.
È così che Ravazzini ha concepito la sua opera monegasca. Non è una mostra, costituita da più opere collocate in un contesto, non è una installazione, pensata per questo luogo. Ma è una azione che in un prossimo futuro si manifesterà, modificando l’estetica di questo prestigioso giardino.
Giuliano Ravazzini non ha pensato questa azione esclusivamente per questo luogo, poiché è la sua modalità di intervenire nella natura; l’artista diventa artefice e come un brezza marina porta con sé i semi che poi germoglieranno. Essi agiscono direttamente sul paesaggio, modificandone l’aspetto. L’azione prevede la crescita, la trasformazione e l’obsolescenza dell’opera prevista dall’artista e affidata all’azione degli agenti naturali. Ravazzini insiste da tempo su questo progetto ripetendo le semine che instancabilmente porta nei luoghi più disparati. Il significato profondo, infatti, non sta nel prodotto artistico che si manifesta per il suo carattere effimero e fatalmente transitorio, ma nell’urgente desiderio di modificare il paesaggio, di riattivare la relazione tra l’uomo e la natura, lungi da un qualsiasi processo di astrazione intellettuale, assecondando piuttosto una reale esigenza che accompagna l’uomo findalla preistoria.

Durante tutto il periodo della mostra, le persone che desiderano strumenti o spiegazioni per entrare in sintonia con l’evento, potranno rivolgersi a mediatori culturali che forniranno delle semplici chiavi per aprire il mistero dell’opera, e favorire un’empatia con l’installazione.

Ivan Hindu Sodalrivaz

Migrazioni di Microazioni è un progetto artistico interdisciplinare a cui partecipano persone di diversa nazionalità e provenienza. L’idea che Giuliano Ravazzini sperimenta per la prima volta al Mart di Rovereto il 15-12-2006 coinvolgendo alcuni curatori, è la prima azione del ciclo. I semi di cicoria abbondantemente sparsi nei giardini del museo senza la presenza dell’artista segnano lo start di questa operazione performativa. Più precisamente le Migrazioni di Microazioni possono essere permanenti o semipermanenti autorizzate o clandestine. Successivamente a quella data inizia una ininterrotta serie di microazioni sparse per tutto il pianeta e supportate da un network di persone (artisti, curatori, architetti, musicisti, attori, filmakers, amici ecc.) che seguendo una traccia suggerita dall’artista(…da ricordare che la poetica di questo progetto è quasi sempre mettere a dimora senza autorizzazione piante o semi, preferibilmente in luoghi importanti e significativi, giardini, musei, piazze e monumenti G.R.). hanno compiuto la loro azione, nei luoghi di residenza, o da loro visitati. Questo interessante e arbitrario processo sta producendo un notevole archivio che documenta le singole esperienze mediate dai luoghi e dalla sensibilità degli esecutori.

Ilario Baudanza

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