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“La danza delle meduse” di Anita Olivetti – L’artista che sognava di diventare una biologa

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É stata tra i protagonisti del Festival Video Dia Loghi 2011, rassegna di Video Arte e Video d’Artista in programma a dicembre a Torino alla Galleria Velan Centro d’Arte Contemporanea. Si chiama Anita Olivetti, è un giovane artista piemontese e più volte è stata premiata anche dall’Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani per ‘il precoce talento’.

Classe 1986, una laurea a pieni voti in Arte visiva e Discipline dello spettacolo, una specializzazione in Scultura e una passione per le immersioni subacquee. E un sogno da bambina, diventare una biologa marina. La sua arte inizia da qui.

Che cosa nasconde il mare? Alghe, meduse, squali, palme…. un mondo che Anita conosce e ama e che oggi riproduce. Perché tutti possano vivere l’illusione di un incontro con le ‘creature del mare’.

E proprio loro, le meduse che fluttuano nelle acque, le piante che galleggiano, i pesci che nuotano sono i protagonisti delle sculture. Questi soggetti diventano linee luminose dai contorni evanescenti. Scheletri che, grazie a un gioco di chiari e scuri e luci e ombre, si trasformano in installazioni luminose.

Sono attratta dalla bioluminescenza degli animali marini e delle meduse in particolare, mi affascina la scia che lasciano. Ed è proprio questa traccia che ricreo con la luce” spiega Anita “le mie sculture senza la luce non sarebbero niente, sono lavori spenti. La luce risalta le sculture e dà loro un’anima”.

In mostra a Torino, abbiamo visto “La danza delle meduse” e “Evoluzioni II” dove è molto forte l’illusione del movimento grazie all’uso del plexiglass e delle luci a Led di diverse dimensioni che delineano i confini della struttura.

L’alluminio, l’acciaio, il ferro e la resina sono i materiali con cui lavora Anita, gli strumenti con cui plasma le sculture “marine”: diventano sagome sottili che prendono vita grazie a un uso attento e studiato della luce.



She was one of the protagonists of the Festival Video Dia Loghi 2011, a festival of Art and Artists Videos organised in Turin in December at the Galleria Velan Centro d’Arte Contemporanea. Her name is Anita Olivetti; she is a young, many-time awarded artist from Piedmont, who has been recognized by the Association of the Network of Young Italian Artists for her ‘precocious talent’.

Born in 1986, a degree earned with full honours in Visual Arts and Entertainment Disciplines, a major in Sculpture and a passion for scuba diving. As a child she wanted to be a marine biologist. Her art starts from then on.

What does the sea hide? Seaweed, jellyfish, sharks, palm trees…a world that Anita loves and knows very well and that she tries to reproduce in her work, so that anyone can experience the illusion of encountering ‘marine creatures’.

And it is precisely them, the floating jellyfish, the plants, and the fish, who are the protagonists of her sculptures. These subjects become luminous lines with evanescent profiles. They are skeleton outlines that are transformed into light installations thanks to a play of dark and light tones, a contrast between light and darkness.

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