Comunicare nasce da una radice etimologica latina precisa: communis, che significa “mettere in comune” qualcosa. Ecco, quindi che, se metto in comune la mia esperienza per un’idea, un messaggio, un progetto, anche chi ascolta assume il medesimo peso specifico di chi parla. Comunicare significa trasmettere, ma soprattutto far capire ad altri il nostro messaggio.
Questa definizione, comporta un cambiamento sostanziale nelle relazioni comunicative, in altre parole scarica su chi parla la responsabilità comunicativa.
Secondo questa definizione, dobbiamo assumerci la responsabilità della sintonia comunicativa con il nostro interlocutore. Dobbiamo capire che tutte le volte che il nostro interlocutore non ci capisce non è colpa sua, ma colpa nostra, che non siamo stati abbastanza bravi da farci capire.

E’ quindi fondamentale, per una buona comunicazione tener conto, anzi privilegiare il destinatario del nostro messaggio. Per far questo è necessario imparare quelle che sono le regole essenziali dell’efficacia comunicativa.
Per prima cosa dobbiamo saper usare nel modo migliore tre strumenti a nostra disposizione:

-la parola, o meglio il contenuto del suo messaggio strutturato in una comunicazione verbale;
– l’espressività della parola, o più precisamente l’aspetto paraverbale del discorso (ossia la parola espressa attraverso il timbro di voce, il tono, il volume, l’intensità emotiva, il ritmo, le pause d’intenzione ecc.);
– l’atteggiamento non verbale, espresso attraverso la postura, la gestualità, lo sguardo, la mimica, la prossemica, i movimenti del corpo.

Saper usare al meglio queste tre armi a nostra disposizione significa dare incisività ed efficacia alla nostra comunicazione. Se vogliamo che la nostra comunicazione sia efficace e convincente dobbiamo partire da un totale allineamento dei tre livelli comunicativi: Il linguaggio verbale, non verbale e paraverbale. Basta che uno solo di essi dimostri incongruità con gli altri per far perdere di efficacia la nostra comunicazione. Non solo, c’è un altro aspetto da tenere in considerazione: la multisensorialità.
Ciascuno di noi acquisisce informazioni attraverso i cinque sensi, ma per qualcuno l’aspetto visivo è prevalente rispetto agli altri sensi, per altri lo è l’aspetto auditivo, altri ancora possono definirsi cinestesici se per essi sono più importanti l’olfatto, ilgusto, il tatto. Qual’è allora la formula della Comunicazione Efficace? Usare al meglio gli strumenti a nostra disposizione e tenendo conto di chi ci sta davanti.La comunicazione si basa sull’interazione costante tra chi comunica e chi ascolta. Se vogliamo che la nostra comunicazione sia efficace è necessario creare sintonia con il nostro interlocutore. Solo così possiamo essere certi che chi ci ascolta capisca cio che vogliamo dire.
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