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Al giorno d’oggi diamo troppo poco valore alla qualità del nostro riposo e spesso pensiamo che per avere più energie ci basterebbe dormire di più. Tuttavia i ritmi frenetici che la vita odierna ci impone rendono indispensabile riscoprire l’assoluta importanza di un buon sonno. Con lo studio della mente umana, della comunicazione e dell’ipnosi, in un percorso che comprende l’induzione di stati di trance profonda e di sonno, possiamo osservare questo argomento da un nuovo punto di vista utilizzando strumenti presi da diverse discipline scientifiche e neuro scientifiche: dall’ipnosi alla programmazione neuro linguistica (PNL), dalla psicocibernetica alla dinamica mentale. L’argomento in questione è da sempre avvolto da un manto di fascino e mistero. Perché dobbiamo dormire meglio? Perché passiamo un terzo della nostra vita in una condizione incosciente, passiva, del tutto improduttiva? È davvero improduttiva? È possibile renderla produttiva? Si può apprendere durante il sonno? Cosa significano i sogni? Possiamo controllarli? E se sì, come? Si può dormire di meno ed essere più riposati? Si può eliminare l’insonnia? Ci sono alcuni fattori inconsueti riguardo il sonno e i sogni. Dormiamo e sogniamo da quando siamo piccoli. Dovremmo essere degli esperti naturali del sonno. Teoricamente dormire e sognare dovrebbero essere le attività più facili e che ormai ci riescono meglio. Eppure quante persone soffrono di insonnia, lieve o cronica? Quante vivono incubi che turbano il sonno e il riposo? Ma soprattutto, quante persone si servono del sonno per sfruttare a pieno il proprio stato mentale? È preoccupante. Soprattutto considerando che il sonno è uno dei bisogni primari di un essere umano, al pari del nutrirsi. Un essere umano può resistere qualche giorno senza dormire, così come può farcela senza mangiare. Ma, a lungo andare, la cosa diventa estremamente dannosa, se non addirittura mortale. Il record mondiale di giorni senza dormire è di 453 ore (quasi diciannove giorni) ed è stato registrato da Robert McDonald (californiano). Come pensi si sentisse Robert dopo diciannove giorni senza dormire? E quanto pensi il suo corpo e la sua mente ne abbiano risentito? Ma, fatta eccezione per questi casi estremi, come pensi si sentano le persone che soffrono di insonnia cronica o di incubi ricorrenti? Probabilmente si sentono perennemente stanche, sono nervose e tese. Quando si dice che dormire sette o otto ore fa bene, si sta dicendo la verità… almeno in parte. Dormendo sette-otto ore ti risvegli riposato e senza mal di testa. Ma è scientificamente provato che, per essere completamente rilassati, riposati e pieni di energie è più che sufficiente dormire quattro-cinque ore. Facciamo due conti. In questo modo recuperi dalle due alle quattro ore al giorno. Che sono più di un giorno alla settimana (ventotto ore), cinque giorni al mese (112 ore) e ben cinquantasei giorni all’anno (1344 ore). Forse non mi sono spiegato bene. Sai cinquantasei giorni all’anno quanto tempo è? Quasi due mesi! Vuol dire che ogni anno avrai due mesi in più di vita senza rinunciare all’energia e al senso di rilassamento che si hanno quando si è ben riposati. Guardando un po’ più al futuro, sono due anni in più ogni dieci anni. In una vita di ottant’anni, indovina quanto tempo è? Sedici anni. Stravolgente. Il problema che avrai dopo sarà quello di come investire tutto il tempo a disposizione. Argomento nel quale non vogliamo addentrarci. Perché ognuno di noi sa come si sentirebbe se avesse a disposizione tanto tempo in più da dedicare alle cose veramente belle della vita, ai piaceri, alle attività rimandate, alle persone a cui vogliamo bene e per le quali ora come ora non abbiamo abbastanza tempo. Noi esseri umani, almeno nel mondo occidentale, stiamo dimenticando l’importanza del dormire bene, così come quella del mangiare bene che, è una cosa molto legata al sonno e addirittura ai sogni. È un bisogno primario che va soddisfatto nel migliore dei modi.
Tags: curare insonnia, dormire, dormire meglio, insonnia
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