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Filtrazione di acque di pozzo: dimensionamento di una batteria filtrante

Il possesso di un pozzo è
una vera e propria comodità e permette di avere acqua disponibile in
qualsiasi momento.

Se pensiamo all’uso
irriguo, il pozzo garantisce una serie di vantaggi non indifferenti:

  • disponibilità di
    acqua in qualsiasi momento, 365 gg l’anno
  • possibilità di
    costruire un punto di attingimento fisso e riparato
  • operatività immediata
    (basta alzare un interruttore o connettere la pompa al trattore “et
    voilà”)
  • primo, importante,
    passo verso l’automazione del sistema irriguo

Ma non ci sono solo
vantaggi….qualche piccola incognita nell’utilizzo di acqua da pozzo
per alimentare il nostro impianto microirriguo esiste, eccome!

Voglio elencarne alcune:

  • presenza di
    sabbia, a volte, molto fine
  • presenza di
    carbonati, ferro, magnesio, manganese etc
  • presenza di
    ferro-batteri
  • possibili crolli
    delle pareti del pozzo
  • abbassamento
    eccessivo del livello dinamico della falda
  • etc etc

Dunque “non è tutto
oro quello che luccica”!
In alcune circostanze,
davvero difficili, si arriva a desiderare ardentemente una “sana” acqua
da canale con limo ed alghe al seguito.

In effetti l’acqua da
pozzo può riservare sorprese notevoli soprattutto in relazione alle
caratteristiche chimiche.
Mi riferisco alla
presenza, come già accennato, di carbonati – ferro – manganese etc.
La presenza di questi
elementi e sali può pregiudicare seriamente la funzionalità di un
impianto microirriguo.

La scelta del filtro

Come spesso accade,
parlerò della combinazione di più filtri per ottimizzare l’efficienza di
separazione ed ottenere il massimo risultato.

La scelta ricade
sull’abbinamento di:

  1. Idrociclone
  2. Filtro a rete
    Autopulente a Vortice

Sono entrambi filtri
a circolazione che sfruttano la velocità dell’acqua per separare le
particelle più pesanti dell’acqua.
In effetti, quando si
parla di filtrazione di acque di pozzo, ci si riferisce principalmente
alla separazione di sabbia (anche finissima) e, al limite, di frazioni
limose/argillose.
La componente chimica
alla quale facevamo riferimento in precedenza non può essere bloccata
con una filtrazione “fisica”.

Filtri Idrocicloni ed
Autopulenti a Vortice devono essere adeguatamente sottodimensionati al
fine di aumentare la velocità dell’acqua ed aumentare la capacità di
separazione.

Devono quindi “lavorare
in perdita di carico” ed è dunque obbligatoria una perdita di pressione
tra ingresso ed uscita della batteria filtrante.

Quanta pressione
dobbiamo mettere in preventivo di perdere?

Questo dipende dalla
dimensione delle particelle da separare e sarà tanto maggiore quanto più
fine la sabbia presente.
In generale la perdita di
carico da ricercare, quando si dimensiona una batteria filtrante di
questo tipo, deve essere compresa tra 0,3 e 0,5 atmosfere ma si può
arrivare, in casi estremi, anche a 0,7 – 1,0 bar.

Faccio un esempio:

Filtrazione di acque di
pozzo per una portata di 42 mc/h = 700 lt/min
Sabbie davvero fini in
quantità elevata

Osserviamo, per il
dimensionamento, la tabella Portata/Perdita di carico di Idrocicloni o
Separatori di sabbia.

Prendendo come
riferimento la portata di 42 mc/h (tra 40 e 45 mc) abbiamo 2 possibilità
entrambe valide:

  • Idrociclone 4″x3″
    con perdita di carico di 0,4 bar
  • Idrociclone 3″ con
    perdita di carico di 0,7 bar

Ripeto, entrambi i
modelli sono idonei ma considerando il fatto che l’acqua da filtrare
contiene sabbie fini in elevata quantità opto per il 3″ con perdita di
carico di 0,7 bar e, quindi, maggior velocità (a patto che si possa
perdere tanta pressione).

Osserviamo, per il
dimensionamento, la tabella Portata/Perdita di carico di Filtri
Autopulenti a Vortice.

Prendendo
come riferimento la portata di 42 mc/h (tra 40 e 45 mc) abbiamo 2
possibilità entrambe valide:

  • Autopulente a
    Vortice 4″ con 3 fori aperti su 4 e perdita di carico di 0,35 bar
  • Autopulente a Vortice
    3″ con 4 fori aperti e perdita di carico di 0,5 bar

“Fori aperti”?
Certo, ogni Filtro
Autopulente a Vortice possiede una piastra forata per imprimere un moto
centrifugo all’acqua in ingresso ed anche per regolarne la velocità a
seconda della portata; chiudere parte dei fori permette di aumentare la
perdita di carico senza per questo cambiare il modello di filtro.

Come per l’Idrociclone
anche in questo caso entrambe le soluzioni sono valide ma per lo stesso
motivo opto per il modello 3″, tutti i fori aperti, con perdita di
carico 0,5 bar.

La batteria filtrante
giusta per 42 mc/h di acque da pozzo

Combinazione di 2 filtri a
circolazione, ovvero:

  • Idrociclone 3″
    abbinato a Filtro a rete Autopulente a Vortice 3″

Ora manca soltanto
un’adeguata automazione che ci permetta di drenare la sabbia dai
serbatoi di Idrociclone e Filtro a rete.
Possiamo realizzarla con
una centralina di Lavaggio Filtri a 2 stazioni e due valvole di scarico.
Programmeremo il
controller per uno scarico di 40-60 secondi ogni 2-3 ore.

Vediamo ora il
funzionamento di una batteria filtrante da pozzo cliccando QUI

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