No Banner to display
Il possesso di un pozzo è una vera e propria comodità e permette di avere acqua disponibile in qualsiasi momento. Se pensiamo all’uso irriguo, il pozzo garantisce una serie di vantaggi non indifferenti:
Ma non ci sono solo vantaggi….qualche piccola incognita nell’utilizzo di acqua da pozzo per alimentare il nostro impianto microirriguo esiste, eccome!
Voglio elencarne alcune:
Dunque “non è tutto oro quello che luccica”! In alcune circostanze, davvero difficili, si arriva a desiderare ardentemente una “sana” acqua da canale con limo ed alghe al seguito.
In effetti l’acqua da pozzo può riservare sorprese notevoli soprattutto in relazione alle caratteristiche chimiche. Mi riferisco alla presenza, come già accennato, di carbonati – ferro – manganese etc. La presenza di questi elementi e sali può pregiudicare seriamente la funzionalità di un impianto microirriguo.
La scelta del filtro
Come spesso accade, parlerò della combinazione di più filtri per ottimizzare l’efficienza di separazione ed ottenere il massimo risultato.
La scelta ricade sull’abbinamento di:
Sono entrambi filtri a circolazione che sfruttano la velocità dell’acqua per separare le particelle più pesanti dell’acqua. In effetti, quando si parla di filtrazione di acque di pozzo, ci si riferisce principalmente alla separazione di sabbia (anche finissima) e, al limite, di frazioni limose/argillose. La componente chimica alla quale facevamo riferimento in precedenza non può essere bloccata con una filtrazione “fisica”.
Filtri Idrocicloni ed Autopulenti a Vortice devono essere adeguatamente sottodimensionati al fine di aumentare la velocità dell’acqua ed aumentare la capacità di separazione.
Devono quindi “lavorare in perdita di carico” ed è dunque obbligatoria una perdita di pressione tra ingresso ed uscita della batteria filtrante.
Quanta pressione dobbiamo mettere in preventivo di perdere?
Questo dipende dalla dimensione delle particelle da separare e sarà tanto maggiore quanto più fine la sabbia presente. In generale la perdita di carico da ricercare, quando si dimensiona una batteria filtrante di questo tipo, deve essere compresa tra 0,3 e 0,5 atmosfere ma si può arrivare, in casi estremi, anche a 0,7 – 1,0 bar.
Faccio un esempio:
Filtrazione di acque di pozzo per una portata di 42 mc/h = 700 lt/min Sabbie davvero fini in quantità elevata
Osserviamo, per il dimensionamento, la tabella Portata/Perdita di carico di Idrocicloni o Separatori di sabbia.
Prendendo come riferimento la portata di 42 mc/h (tra 40 e 45 mc) abbiamo 2 possibilità entrambe valide:
Ripeto, entrambi i modelli sono idonei ma considerando il fatto che l’acqua da filtrare contiene sabbie fini in elevata quantità opto per il 3″ con perdita di carico di 0,7 bar e, quindi, maggior velocità (a patto che si possa perdere tanta pressione).
Osserviamo, per il dimensionamento, la tabella Portata/Perdita di carico di Filtri Autopulenti a Vortice.
“Fori aperti”? Certo, ogni Filtro Autopulente a Vortice possiede una piastra forata per imprimere un moto centrifugo all’acqua in ingresso ed anche per regolarne la velocità a seconda della portata; chiudere parte dei fori permette di aumentare la perdita di carico senza per questo cambiare il modello di filtro.
Come per l’Idrociclone anche in questo caso entrambe le soluzioni sono valide ma per lo stesso motivo opto per il modello 3″, tutti i fori aperti, con perdita di carico 0,5 bar.
La batteria filtrante giusta per 42 mc/h di acque da pozzo
Combinazione di 2 filtri a circolazione, ovvero:
Ora manca soltanto un’adeguata automazione che ci permetta di drenare la sabbia dai serbatoi di Idrociclone e Filtro a rete. Possiamo realizzarla con una centralina di Lavaggio Filtri a 2 stazioni e due valvole di scarico. Programmeremo il controller per uno scarico di 40-60 secondi ogni 2-3 ore.
Vediamo ora il funzionamento di una batteria filtrante da pozzo cliccando QUI
Scrivere un buon libro è il passo più importante, ma…
Miami come non viene mai mai raccontata dai tabloid finalmente…
Your email address will not be published.
Δ