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Dal garage al palco – piccoli gruppi crescono

Quanti sono i gruppi che si trovano a suonare in garage o salette semi
abbandonate, preferibilmente disperse nelle campagne per evitare almeno le
lamentele del vicinato? Tantissimi. Gruppi di amici che si ritrovano una o più
volte la settimana, o solo qualche volta al mese, a seconda degli impegni; che
magari studiano musica, o che non ne hanno mai studiata. Alcuni suonano per
pura passione, o per divertimento, altri per sognare … ma si ritrovano lì, per
suonare in compagnia, per provare nuovi pezzi e migliorare quelli vecchi.

Danno l’assalto ai negozi strumenti musicali non appena c’è un’occasione per farlo, che sia un compleanno, un
anniversario o altro, e soddisfatti delle new entries tra gli strumenti o gli
accessori provano con entusiasmo nuovi pezzi, o completano i pezzi vecchi con
quel sound che proprio ci mancava. Nuove canzoni, nuovi strumenti, nuove sfide,
molti rimangono a suonare nella loro saletta sperduta, ma non gliene importa:
l’unica cosa importante, per loro, è la musica – e non è poco. Altri, invece,
decidono di buttarsi: un’occasione colta al volo per una festa nella quale cercano
un gruppo musicale, qualche ritocco al repertorio, una scaletta di fortuna ed
ecco la prima serata: tante emozioni, tra paure e soddisfazioni, magari un po’ di
vergogna, lì sul palco sotto gli occhi di tutti … ma è il primo passo, i primi
applausi.

Poi, se tutto va bene e parlando con qualche amico qua e là, magari ci
scappa una sagra, una festa di paese: un’altra data, un altro palco, e le chitarre elettriche e acustiche, i bassi e tutti gli strumenti
sono pronti, accordati e lustri, per farsi sentire.

Ci vuole pazienza, testardaggine e perché no?, anche un po’ di follia,
incoscienza, o comunque la si voglia chiamare, perché il passatempo da garage
possa diventare una vera e propria occupazione. Ci vuole tempo per passare
dall’emozione semplice e genuina di provare dei nuovi effetti musicali a delle
novità più grosse, come la soddisfazione durante una serata si essere travolti per
la prima volta dalla nebbiolina delle macchine del fumo. Ma i più ostinati – che non necessariamente
sono i più bravi – vengono premiati, e arrivano a calpestare i palchi degli
stadi, con migliaia e migliaia di fan di fronte a loro, che fanno migliaia di
chilometri solo per ascoltarli e vederli.

Impossibile? Ma no … è difficile, o tutt’al più improbabile, se proprio
non ci volete credere, ma le cose impossibili sono altre; c’è chi ha la musica
nel sangue. Se ce l’avete, allora suonate, cantate e lasciatela uscire; tanto,
lei uscirà lo stesso, che voi lo vogliate o no. E comunque vadano le cose, la
saletta delle prove sperduta nella campagna, ovunque essa sia, rimane sempre lì,
pronta per ascoltarvi.

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