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Come cuocerla. E’ morbida, gialla o bianca la polenta polesana, da servire calda sulla ‘panara’, il tagliere in legno su cui farla a fette per accompagnare carni, formaggi, salumi, pesce, legumi, come suggerisce la varietà della cucina veneta. Senza dimenticare deliziosi biscotti e dolcetti.Per gli appassionati di polenta polesana, farla in casa è puro divertimento. Ecco il procedimento più antico per uno dei più noti piatti tipici della cucina veneta.
Riempire un paiolo di rame con acqua salata e quando bolle aggiungere un po’ per volta la farina bianca o gialla mescolando per evitare grumi; all’inizio si usa la “ioa” (frusta), poi si continua con il “baco” finchè l’impasto non aderisce più ai bordi del paiolo: è il segnale che la polenta polesana è cotta, in circa 40 minuti.Finalmente, con gesto deciso, si scodella sul tagliere rotondo e si affetta con un filo di cotone bianco, il ‘rocchetto’. Alimento base della popolazione. Il mais fu portato per la prima volta dall’America in Europa da Cristoforo Colombo; ebbe il nome di granoturco perchè nei secoli XV° e XIV° i prodotti importati dai paesi esotici erano chiamati ‘turchi’.Nel 1600 questo cereale e le patate sfamarono la popolazione povera. Se in un primo momento le pannocchie si mangiavano lessate e abbrustolite, nel 1554, a Villa d’Adige, ora comune di Badia Polesine (Rovigo), il mais fu macinato per la prima volta; mescolato all’acqua e al sale e cotto nel paiolo diventò la polenta polesana, calda e fumante sulla ‘panara’ o abbrustolita sulla graticola, o condita in vari modi e gustata al posto del pane come suggeriscono tante ricette della cucina veneta.Ecco una fantasiosa e gustosa ricetta a base di polenta che, insieme a tante altre, trovate sul sito di Originalitaly : Polenta Pasticciata. Ingredienti
Mondare e tritare cipolla, carota e sedano. Porli in una casseruola con 30 g di burro, 2 cucchiai di olio e far passire a fiamma dolce il trito. Unire la carne e il prosciutto tagliati a pezzettini finissimi facendoli prendere colore; bagnare con mezzo bicchiere di vino e fare evaporare; aggiungere il passato di pomodoro. Salare, pepare, coprire e fare cuocere per circa un’ora. A metà cottura unire i funghi rinvenuti in acqua tiepida. In una padella far rosolare con 20 g di burro le regaglie mondate e curate e cuocere per qualche minuto. Preparare intanto la polenta nel modo consueto. Rovesciarla sul tagliere, lasciarla raffreddare e tagliarla a fettine. In una pirofila imburrata, fare uno strato di polenta sul fondo, uno di sugo, uno di grana grattugiato o a scaglie e poi ancora polenta, sugo, grana, fino o terminare. Cospargere la superficie con il rimanente grana e qualche fiocco di burro. Infornare con il forno già caldo a 220° e far cuocere per una quindicina di minuti. Servire caldo.Dove mangiare Potete gustare un’ottima polenta e tantissime altre ricette della cucina veneta Locanda degli Antichi SospiriUn ristorante noto a Rovigo e dintorni per la sua cucina a base di pesce e per la cura nei particolari. Un locale solare e accogliente dove, proprio come nelle antiche locande, è possibile fermarsi per la notte. propone piatti tipici della cucina veneta insieme a specialità di mare come carpaccio di branzino marinato agli agrumi, moscardini con polenta, grigliata mista all’anguilla alla brace. Buona scelta di vini e dolci della casa completano il quadro.Ristorante La Nespola La cucina del Ristorante La Nespola segue le stagioni e alterna i prodotti della terra ai frutti del mare proponendo piatti creativi e gustosi. E così si va dalle cruditè assortite di pesce al carpaccio di petto d’oca affumicato; dal tataki di tonno al sesamo con zenzero marinato alla tagliata di manzo glassata al worcester; passando per i primi piatti di pasta fresca come i semplicissimi ma squisiti spaghetti al nero allo scoglio bianco. Ottimo il risotto con porcini e scampi, in cui mare e terra firmano un sodalizio dai risvolti inediti.
Tags: cucina veneta, locanda degli antichi sospiri, polenta, polenta pasticciata, ristorante la nespola
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