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India: ritrovate poltrone e sedie di design di Le Corbusier

L’ingeniere civile Suresh Kanvar,  che lavorava  da 20 anni nello stesso ufficio a Candigarh [India] non era sicuramente consapevole di avere un piccolo tesoro di design nascosto tra le mura del proprio studio. Da 20 anni utilizzava le medesime vecchie  sedie che, tra l’altro,  trovava ‘abbastanza brutte’  e non pensava potessero valere di più di  10 dollari.

Le sedie di cui stiamo parlando sono  le V-chair in teak da  Pierre Jeanneret [cugino di Le Corbusier], vendute successivamente all’asta a New York a  cifre che andavano  dagli 8000 ai 12000 dollari.

Dopo questa scoperta  la città indiana di Candigarh,, progettata negli anni ’60 da Le Corbusier, è stata assediata da commercianti di tutto il mondo che hanno iniziato a comprare stock di mobili in disuso per poi lucrarci sopra.

Solo dopo la scomparsa di un importante quantitativo di mobili , sedie, tavoli  e oggetti progettati da Pierre Jeanneret, il presidente della facoltà di architettura di Candigarh, il signor Rajnish Wattas, ha iniziato [forse un po’ tardivamente…..]  ad allarmarsi "Scopriamo solo ora che eravamo seduti su un vero e proprio tesoro…temo che i commercianti lo hanno saputo prima di noi".

Mr Rajnish Wattas rigira il coltello nella piaga: "Spesso le sedie venivano reciclate dai carpentieri per sfruttare il legno pregiato di cui erano fatte".

Un altro professore della facoltà di architettura di Candigarh  rincara la dose " Pensavamo fossero schifezze; anche  il nostro governo pensava fossero schifezze".

E’ dovuta intervenire  l’Unesco che ha vietato che altri mobili provenienti da Candigarh potessero essere battuti all’asta, e ha disposto che i prigionieri della prigione locale inizino a riparare le sedie rotte ammassate nei magazzini del governo.

Le Corbusier,sicuramente fra i massimi architetti  del XX° secolo non è conosciuto solo per la realizzazione della città di Candigarh , del padiglione ‘L’ Esprit Nouveau’ all’expo internazionale di Parigi del 1925 o della Chiesa di Notre-Dame de Ronchamp della fine degli anni Quaranta. Uno dei maggiori successi che si possono attribuire a Le Corbusier sono la fama e la diffusione dei mobili che ha progettato proprio insieme al cugino Pierre Jeanneret ed a Charlotte Perriand a partire dalla seconda metà degli anni Venti del secolo scorso.

La celeberrima chaise longue LC4 con struttura mobile in tubolare d’acciaio; la poltrona basculante LC1 con struttura d’acciaio cromato, seduta e schienale in pelle; la sedia girevole LC7 con struttura in acciaio cromato e curvato,seduta tonda imbottita e rivestita in pelle; la serie di poltrone e divani LC2 e LC3 con struttura in tubolare d’acciaio cromato e cuscineria rivestita in pelle.

Le Corbusier intendeva  sperimentare tutte le possibilità date dall’acciaio, un materiale ’nuovo’ per la produzione di mobili ma estremamente duttile e relativamente economico.

Negli stessi anni i designer della Bauhaus- ma loro si sarebbero detti ‘artigiani’- realizzavano le prime sedute con struttura in acciaio: Marcel Breuer progettava per l’appartamento di Wassily Kandinsky la celeberrima poltrona Wassily con intelaiatura in acciaio tubolare curvato e nichelato(successivamente cromato) con seduta,schienale, braccioli in lino,tessuto o cuoio; lo stesso facevano Mart Stam o Ludwig Mies Van Der Rohe con i loro rivoluzionari modelli di sedute basculanti che per effetto di una struttura di supporto a ‘U’,eliminavano la contrapposizione a livello visivo tra la base e la sedia vera e propria grazie all’adozione di un telaio a struttura continua.

Tutti questi oggetti sono oggi entrati a pieno titolo nell’immaginario collettivo come classici del design moderno realizzando in tutto e per tutto le finalità del design industriale: produrre bei mobili , pratici, di qualità ed accessibili al maggior numero di persone possibile. …e questa è esattamente la filosofia che sta alla base di Classicdesign.it !!

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