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Usi e impieghi del PVC: dagli infissi all’idraulica

Il Pvc, nonostante la sua scoperta risalga al 1835, conobbe la sua diffusione in America solo a partire dal 1927, a eguito della grande espansione dell’industria di raffinazione del petrolio, allora nascente in Texas, per opera di magnati come Rockfeller. La vera espansione si ebbe nel decennio successivo, quando il material divenne di largo consumo, decretando un successo che non si poteva prevedere, dato che il campo dei derivati del petrolio non era ancora così diffuso.

Il pvc, all’anagrafe clorulo di vinile, oggi è uno dei materiali plastici più importanti e diffusi del mondo. Esso è formato dal cloro estratto dal comune sale da cucina (cioè cloruro di sodio) e dal petrolio, l’idrocarburo più rilevante e consumato del mondo. Come materia plastica è sostanzialmente un classico derivato della lavorazione del greggio, la cui raffinazione, come noto, passa per stadi ai quali corrispondono diversi tipi di stato trasformabile in altri materiali (asfalto, gomme, altre plastiche, pet, polipropilene e altri polimeri). Dal punto di vista fisico e meccanico distinguiamo due tipologie di Pvc: quello rigido e quello plastificato.

Il Pvc rigido non presenta plastificanti ed è particolarmente resistente. Viene principalmente impiegato per l’estrusione di profilati per serramenti (i ben noti infissi in pvc in uso nelle abitazioni civili). Esso può essere antiurtizzato e non antiurtizzato. Il Pvc plastificato contiene al suo interno i cosiddetti plastificanti che creano un materiale molto flessibile che si utilizza per guarnizioni e rivestimenti di cavi. I campi di utilizzo sono molteplici. Principalmente la costruzione di porte, persiane, finestre e pannelli. E’ molto utilizzato anche nel campo delle confezione e degli imballaggi; nelle confezioni e nei barattoli per i prodotti farmaceutici. Le sue proprietà impediscono al prodotto di deteriorarsi e di entrare a contatto con germi e batteri.

Nel settore automobilistico, il pvc viene impiegato per la realizzazione di cruscotti, pannelli per portiere, guarnizioni di finestrini e tappezzeria d’interni. Anche in agricoltura ha la sua utilità e lo si può facilmente trovare nei tubi per l’irrigazione nei manicotti e nelle lamine per impermeabilizzare i canali d’irrigazione.

Qualsiasi edificio, sia esso una scuola, una fabbrica, un ufficio o una semplice abitazione, presenta infissi o serramenti in pvc. Questa larga diffusione non sorprende ed è dovuta a diversi fattori. Il Pvc è di certo la resina termoplastica maggiormente versatile, ed è adattabile molto più rispetto ad altri comuni materiali plastici. Infatti è durevole. La sua lunga durata è garantita e nel 60% dei casi supera i 40 anni di vita. Inoltre molto economico ed igienico. Due terzi della produzione mondiale è assorbita dal settore dell’edilizia e delle costruzioni. E’ anche un materiale molto sicuro, qualunque sia il suo impiego ed offre indiscutibili vantaggi tecnici; resiste alla fiamma, alla putrefazione ed alla corrosione. Non conduce elettricità ed è un ottimo isolante. Protegge ampiamente dall’umidità e dall’aria.

E’ innovativo e sempre al passo con le nuove tecnologie e permette di risparmiare energia e costi in tutte le fasi del suo ciclo di vita, partendo dalla fabbricazione per arrivare fino allo smaltimento. Infatti i prodotti in Pvc sono riciclabili e trasformabili in nuovi prodotti, con un notevole risparmio nella bolletta energetica alla voce riciclo. Un prodotto la cui plasticità è tanto proverbiale quanto indicatrice di un successo senza precedenti.

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