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L’evoluzione degli impianti antintrusione: sistemi sempre più innovativi ma adattati alle esigenze del cliente

"E’ opinione comune che un impianto anti intrusione sia un sistema complesso di sicurezza basato su tecnologie sofisticate ed invasive: sensori anti intrusione connessi ad una centrale più o meno sofisticata, alimentatori che inviano un impulso di allarme ad una sirena in loco o ad un sistema di telesorveglianza remoto, consolle in grado di attivare o disattivare l’allarme.
Nella realtà l’evoluzione tecnologica tende sempre più alla semplificazione ed integrazione dei sistemi e delle tecnologie, in grado di assicurare livelli di sicurezza sempre maggiori ma anche semplicità e fecilità di utilizzo ed istallazione.
Negli ultimi tempi, infatti, è sempre più richiesta l’installazione di sistemi complessi che integrino tecnologie anti intrusione con impianti di video sorveglianza o di controllo accessi (ad es., Tecnoalarm con il Video Alarm o TTview di DAITEM) dotati di applicativi intelligenti in grado di analizzare e gestire le immagini video. Con questi nuovi apparati il confine tra un impianto anti intrusione tradizionale e un impianto di videosorveglianza intelligente risulta sempre più sfumato: all’interno dei sensori anti intrusione sono incorporate delle piccole telecamere dotate di dispositivo locale di registrazione delle immagini (ad esempio una scheda di memoria simile a quelle utilizzate nelle moderne macchine fotografiche). Poter abbinare una ripresa video ad una segnalazione di intrusione che proviene da un sensore sempre più raffinato, puo rappresentare un salto di qualità al quale pochi utenti soprattutto di livello medio alto  possono sottrarsi.

Tecno Sicurezza Italia invita, quindi, i nostri amici e lettori a considerare queste soluzioni come le più idonee a fronteggiare forme di crimininalità sempre più evolute tecnologicamente ed aggressive. Per fare ciò non può essere sottovalutato l’intervento professionale di personale esperto nell’identificazione ed individualizzazione di possibili situazioni di rischio, connesse alla conformazione logistica del sito ed alle possibili vulnerabilità strutturali o indotte.
Per impostare correttamente il progetto di un impianto anti intrusione, sia esso di tipo tradizionale od evoluto, occorre sempre effettuare un sopralluogo, intervistare il committente e indurlo a fornire tutte le informazioni appropriate per una accurata valutazione del rischio. Tale attività consentirà di passare in modo più agevole e produttivo alla fase di progettazione e realizzazione dell’impianto, in modo da considerare adeguatamente le minacce, le abitudini e le esigenze del cliente. Tale attività costituisce non solo una precisa responsabilità dell’istallatore, prevista anche dalla normativa rilevante in materia di impianti anti intrusione (EN 50131), ma anche una occasione per dimostrare la credibilità e professionalità dell’installatore, che deve collaborare e coinvolgere il committente per una buona riuscita del progetto.

Su questa strada c’è ancora molto da fare e crediamo che le associazioni di categoria dovrebbero lavorare più intensamente in questa direzione, che serve a valorizzare chi vende ed installa ed a responsabilizzare chi commissiona un impianto anti intrusione".

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