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Flavio Cattaneo e Terna brillano di luce propria in borsa

Flavio

Cattaneo e Terna:

come resistere ai crolli. La cedola Terna prima per rendimento al 6,9% stimato ai

prezzi attuali sulle cedole in distribuzione nel 2010. Ecco qualche estratto dal Corriere Economia.

"La crisi li ha messi solo un po’ a stecchetto. I dividendi d’Europa, secondo le ultime stime,

valgono il 30% in meno di un anno fa – lo scrivono oggi in un articolo del Corriere Economia di

Giuditta Marvelli e Adriano Barrì. Eppure la rassegna dei più generosi in Piazza Affari e in giro per

il Vecchio Continente suggerisce immagini di buona salute e non di denutrizione. Con Enel, Terna, Snam

Rete Gas, Fondiaria Sai ed Eni – disegna lo scenario – il rapporto tra cedola e prezzo (lo yield, il

rendimento azionario) viaggia tra il 5 e il 7%. Ben più di un Btp decennale (3,9%) e anche dei

corporate bond affidabili (4,4% la media)."

"E proprio qui sta la chiave del paradosso – sottolineano i due giornalisti economici – I

dividendi, messi a dura prova dalla débacle dei profitti, brillano di luce propria di fronte ai minimi

storici raggiunti dalle obbligazioni. E ai timori che il rally dei prezzi (50-60% da marzo) non possa

continuare in eterno. Il crac di Dubai ha ricordato a tutti che la fragilità del sistema è una realtà

da non sottovalutare mai".

"Il paragone con i bond può essere pericoloso perché il dividendo non cancella il rischio azionario

– dice Fausto Artoni, gestore senior di Azimut sgr. Ma tenere nel cassetto Snam Rete Gas o Terna non è

certo un’idea da sconsigliare".

Entrambe operano in mercati regolamentati, caratterizzati da

elevata stabilità e prevedibilità dei flussi di cassa.

"Le tariffe di Terna, per esempio, si manterranno invariate almeno sino al 2011 e questo aumenta le

probabilità che anche il dividendo resti stabile", ricorda Marco Paolucci, al

timone di Lux gest am.
I numeri dei grandi pagatori di casa nostra attirano l’attenzione e tengono testa ai dividendi di

stimati colossi europei che puntano molto sulla remunerazione dei soci. Ai prezzi di oggi Eni (5,8% di yield atteso sugli utili di quest’anno in

distribuzione nel 2010) rende più di Total (5,3%);

Enel (6,3%) e Terna (6,9%) offrono più di E.On

(5,5%); Fondiaria Sai (5,9%) è più generosa

di Allianz (4,5%).

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