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Giuseppe Di Fede e Alberto Cescato al III Congresso Internazionale di Terapia Oncologica Integrata

Roma 2-3 dicembre 2011 – CAMERA DEI DEPUTATI
Il Prof. Giuseppe di Fede, Direttore Sanitario di Imbio e Imgep – Milano, Specialista in Nutrizione e Dietetica Clinica, Esperto in Medicina Genetica e Preventiva, Ipertermia oncologica e Immunoterapia e il Dott. Alberto Cescato, Esperto in Genetica Preventiva e Biotecnologie -consulente Imgep, parteciperanno in qualità di relatori al III Congresso Internazionale di Terapia Oncologica Integrata organizzato da ARTOI – Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate.
La ricerca di base, i trattamenti integrati, la farmacogenomica e la nutrizione in oncologia saranno al centro di questo importante Evento Scientifico che, nell’intento di sviluppare ed estendere le conoscenza delle tematiche di integrazione in oncologia, vedrà confrontarsi numerosi e qualificati professionisti provenienti da tutto il mondo.
In particolare, il Prof. Giuseppe Di Fede approfondirà la tematica della nutrizione e degli esami specialistici di nutrigenomica valutandone l’efficacia come strumento di prevenzione e di terapia oncologica, mentre il Dott. Cescato parlerà dell’impiego della farmacogenomica nella personalizzazione del trattamento oncologico.
LA NUTRIGENOMICA IN AIUTO ALLA TERAPIA ONCOLOGICA
La neoplasia è una malattia complessa e multifattoriale che non sempre la terapia medica (chemioterapia), la chirurgia, e la radioterapia riescono a curare o a bloccarne la progressione. Sebbene l’integrazione con sostanze naturali e fito-terapiche possa costituire un valido aiuto è importante non sottovalutare uno dei fattori più importanti: la nutrizione.
Tutto quello che mangiamo ci nutre e porta alla crescita del nostro corpo. Perché non dovrebbe essere in grado di far crescere e modificare la neoplasia?
Nell’ultimo decennio si sono moltiplicati gli studi e le ricerche nel campo della genetica e della nutrigenomica, scienza multidisciplinare imperniata sulla prevenzione e sulla diagnosi genetica combinate insieme. La nutrigenomica ha aperto una nuova frontiera e ha creato un nuovo approccio scientifico, che costituisce un importante passo verso il benessere e il mantenimento dello stato di salute.
Una volta note le caratteristiche genetiche del soggetto – attraverso l’elaborazione di test genetici – è infatti possibile programmare un piano di terapie preventive, ma anche mettere in atto un’attenta indagine sui benefici apportati da alcune categorie di alimenti. Ciò consente di elaborare un piano nutrizionale che, abbinato a una giusta dose di minerali, vitamine ed anti-ossidanti con un basso apporto calorico e proteico può essere un valido aiuto per contrastare l’insorgenza di malattie croniche e temibili come il cancro.
FARMACOGENOMICA: LA VERA SFIDA PER LA PERSONALIZZAZIONE DEL TRATTAMENTO
La biologia molecolare ha un ruolo sempre più importante nell’approccio al paziente: utile nella diagnosi precoce, sempre più importante nella classificazione delle malattie, usata nella definizione del protocollo terapeutico migliore e infine capace di dare indicazioni sulla prognosi del paziente.

La patologia molecolare diventa nodo centrale della personalizzazione della diagnosi, della terapia e della prognosi. Esistono oggi test utili per identificare il rischio di alcune malattie come le neoplasie familiari della mammella e test capaci di fornire informazioni sui potenziali effetti collaterali della chemioterapia e sulla sua efficacia terapeutica.

La genetica applicata ad esami routinari come la citologia urinaria consente una maggiore precisione diagnostica aumentandone sia la sensibilità sia la specificità.

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