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Il nuovo PFG STYLE alla 71a Mostra del Cinema di Venezia. Nasce La Dandyf e sfila sul red carpet

PFG Style sbarca a Venezia in occasione della 71esima Mostra del Cinema e all’inaugurazione del 27 agosto presenta in anteprima sul red carpet del Lido una donna inedita, volitiva e intrigante, interpretata da chi lo ha inventato e lo dirige, Patrizia Finucci Gallo.

PFG Style si rinnova e diventa progetto editoriale. Andando oltre il blog e il magazine, si presenta nella veste di chi detta uno stile e punta a farsi brand.

Con questo obiettivo, lancia una nuova figura nella moda: la Donna Dandy.

E il battesimo rende necessario il conio di un neologismo con cui identificarla: Dandyf (Dandy + f).

«Il dandismo», racconta Patrizia Finucci Gallo, giornalista e scrittrice, «non è, né è mai stato androginia, indistinzione dei sessi. Così La Dandyf non è la donna che si veste da uomo e lo scimmiotta, un equivoco che si trascina dai tempi di George Sand. Del dandismo ottocentesco, La Dandyf conserva l’eleganza, il dettaglio come punto di forza, il calpestare le convezioni sociali, l’individualismo ironico che tende alla creazione di un Io unico e inimitabile e il suo stretto legame al mondo della cultura. Neppure inciampa nel modo di essere snob, che le è anzi estraneo. Il suo è uno stile di vita».

È alla continua ricerca del bilanciamento (esteriore e interiore), altra cosa dall’equilibrio. Il bilanciamento è dinamico, ricerca verso gli opposti, sperimentazione; mentre l’equilibrio è immobile, neutro, invariabile. La Dandyf non si accontenta della superficie delle cose, ma vuole indagarne il contenuto profondo. Ama le tradizioni che si tramandano nel tempo, ma il suo occhio è puntato al futuro. È attenta ai cibi che consuma e ha una particolare cura per il proprio corpo che non è ossessione per i canoni estetici imposti dalla società, ma è ricerca del benessere fisico e mentale.

Ama viaggiare. E il primo project del nuovo PFG Style si intitola Walkscapes To Liberty, in cui La Dandyf racconta la sua predilezione per il Liberty, movimento artistico che dominò tra fine Ottocento e inizio Novecento, visitando i luoghi in Italia che ne conservano lo stile.

A differenza del dandy classico, la nuova donna vuole contribuire a costruire un futuro migliore. Quindi, si mostra attenta sostenitrice delle cause in cui crede: diffusione della cultura e della lettura; difesa dei diritti umani, in particolare di donne e bambini; tutela dell’ambiente; protezione delle specie animali in via di estinzione. Nella moda, non condivide la presenza di modelle anoressiche alle sfilate e sostiene chi rispetta l’ambiente nei processi di produzione. Non le appartengono i processi di omologazione.

La Dandyf si distingue per il dettaglio insolito e i tessuti ricercati. Predilige il prodotto di nicchia, apprezza la sartorialità e l’artigianato, sia quando sono espressione di piccole realtà e di giovani talenti sia quando ad adottarli sono le aziende leader del settore. Ama il lusso, ma sa costruirsi il suo stile anche con oggetti non costosi, purché originali e di qualità. Visita i mercatini dell’antiquariato e dell’usato per identificare un elemento unico che renda inimitabile il suo stile. Naturalmente, è un’estimatrice del vintage. Se sceglie i tatuaggi, li sa esibire con grinta come espressione della propria individualità. Lo ritiene un modo per scrivere la storia personale sulla pelle. Può usare simboli già noti, ma predilige disegni esclusivi.

Il gusto dandyf è continua novità. È trasversale a tutti gli stili esistenti perché da ognuno sceglie ciò che considera conforme al suo pensiero e al suo sentire. Non vuole essere una realtà elitaria, ma comunica con l’intero panorama della moda.

Di un capo, un accessorio, un modo di parlare, muoversi, interagire, guardare il mondo ci si chiederà: è dandyf o non è dandyf?

PFG Style si impegna a tracciare con risolutezza il cammino di una donna poliedrica e carismatica.
Patrizia Finucci Gallo si assume il compito appassionato di rappresentare la prima Dandyf e debutta con un outfit d’Alta Moda alla giornata inaugurale della 71esima Mostra del Cinema di Venezia. Ha scelto l’enfant prodige Mario Costantino Triolo per sfilare sul red carpet. Lo stilista è talento che rivela una maturità sorprendente senza perdere la freschezza della sua giovane età. Nelle sue creazioni, è evidente la predilezione per l’arte visiva che interpreta con originalità ed eleganza. Capi regali, dagli inserti preziosi e “colti”, proprio come chi li ha pensati.

Patrizia Finucci Gallo riconosce in lui il degno interprete del gusto Dandyf, fatto di ricercatezza ed espressione di un Io unico e inimitabile, che sa andare oltre le forme per divenire stile di vita, dove la cultura è il filtro per interagire con il mondo. Triolo vestirà La Dandyf con il maxi abito a trapezioPoiret Dress dedicato a Paul Poiret, in crepe cady bianco con macro rombi applicati in crepe cady nero e griglia ricamata con granate in agata bianca e baguette in cristallo. Con la sua raffinatezza, il capo valorizza in modo perfetto la figura della scrittrice Patrizia Finucci Gallo e il copioso uso di pietre e cristalli la farà scintillare sotto i flash dei fotografi.

Le scarpe indossate sono del brand Altiebassi, azienda che si rivolge a donne in cerca di uno stile unico e ricco di personalità, unito alla qualità garantita dal made in Italy. Si è optato per il modelloHollywood in camoscio nero, con linea sensuale e tacco vertiginoso.

L’appuntamento con La Dandyf Patrizia Finucci Gallo è per mercoledì 27 agosto alle ore 19 sul tappeto rosso del Lido. Info [email protected] +39 347 7186352 Martina Simeoni www.pfgstyle.com

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