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Lamberto Cardia, Enalcaccia: 2009 anno della svolta.

L’anno che sta per arrivare si prospetta un momento importante per il futuro della caccia. Big Hunter porta avanti l’obiettivo di fare chiarezza sui nuovi orizzonti, sempre meglio definiti, sulla riforma in atto della legge che regolamenta la caccia, la plurimenzionata 157/92.
Ospite di Big Hunter è questa volta Lamberto Cardia, Presidente nazionale di Enalcaccia, una delle più importanti associazioni venatorie italiane. Cardia  sottolinea la particolarità del momento in cui ci troviamo,  ritenendo il 2009 un anno cruciale per il futuro della caccia, per una legge più completa e rinnovata: “Il 2009 potrebbe essere davvero l’anno della svolta – in positivo – per la caccia italiana. Un traguardo che dobbiamo alle centinaia di migliaia di cacciatori italiani, cittadini per bene, animati da una sana e grande passione praticata nel pieno rispetto delle leggi. E che meritano molto più di quanto hanno ottenuto finora”. “L’Enalcaccia – rilancia Cardia – si è attivata e si attiverà al massimo perché questo risultato venga raggiunto, insieme all’altro, importante obiettivo della riforma della 157”.
Se non saremo capaci di produrre buoni risultati il mondo venatorio non potrà giudicare con favore i suoi rappresentanti/dirigenti”. E’ un segno di consapevolezza, ma anche un appello accorato alla riflessione comune sull’unificazione delle forze per una battaglia che altrimenti potrebbe ancora una volta divenatre difficile.
La posizione di Enalcaccia è critica rispetto alla vecchia legge, ritenuta ormai inadatta: “Ritengo necessario che il Parlamento affronti il tema della riforma della legge 157/92. Una legge che ha dato sinora anche buoni risultati e che conserva certo ancora una sua validità, ma che ormai  mostra tutti i suoi 16 anni”.  “La 157 dunque va aggiornata. – sottolinea Cardia – E pur rendendomi conto che il Parlamento deve affrontare tanti e impegnativi fronti, sono convinto che il 2009, per quanto riguarda la revisione della normativa venatoria, non passerà invano”. In questa nuova prospettiva cambieranno  anche i rapporti tra i soggetti coinvolti, e il nuovo dibattito in corso è un’occasione per il mondo venatorio di rivalutare la caccia nell’opinione pubblica nazionale”.  “Per troppo tempo – sottolinea il Presidente di Enalcaccia -i cacciatori sono stati considerati e rappresentati, su buona parte della stampa e dei mezzi di comunicazione in genere, quasi come dei ciechi “distruttori” della natura, senza alcun rispetto per l’ambiente”. Il cambiamento secondo Cardia è auspicabile soprattutto in questa nuova fase. “Oggi – dice – quello dell’ambiente è diventato un problema mondiale di primaria rilevanza. E i cacciatori finalmente cominciano ad essere guardati con più rispetto. Ci si è resi conto che non sono affatto…gli ultimi della classe per quanto riguarda l’impegno a tutela della natura”.
Sul dialogo con le altre rappresentanze venatorie Cardia ha aggiunto: “Il dialogo tra le associazioni venatorie è quanto mai necessario, ma nello stesso tempo difficile, perché esse sono spesso “distratte” da interessi di parte. Spero comunque che il nuovo anno che sta per nascere sia di buon auspicio anche per un nuovo clima di positivo e utile confronto. L’obiettivo dell’Enalcaccia  – come più volte ho avuto modo di dire – resta quello della ricostituzione di una “casa comune” dei cacciatori, perché l’unità del mondo venatorio è fondamentale nella realtà attuale. In tutti i campi – anche in quello politico – è facile constatare come prevalga una volontà di collaborazione e confronto.”

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