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L’università della ricostruzione unghie

Da un po’ di tempo, girando su facebook mi capita di vedere fotografie di lavori fatti in ricostruzione unghie da studentesse universitarie di qualunque tipo. Lavori realizzati con il gel e con l’acrilico, ricostruzioni finissime in nail art che mostrano tutto l’entusiasmo e la passione verso un’attività che sempre più spesso dal gioco, si trasforma in professione.

Ecco quindi che senza troppa difficoltà siamo andati ad indagare attraverso l’Osservatorio Giovani dell’Università Federico II di Napoli, sul fenomeno delle passioni al femminile, che si trasformano per tante studentesse fuori sede in un modo estremamente pratico e divertente per finanziarsi parte delle spese universitarie, aimè, sempre più gravose. 

Durante la nostra indagine abbiamo visitato più appartamenti occupati da studentesse provenienti da tutto il sud Italia. In moltissimi casi abbiamo trovato degli autentici capolavori, guardando le foto che queste ci mostravano a testimonianza del proprio lavoro.

Ecco come una studentessa di lingue e culture Orientali, una di giurisprudenza, una di Economia, si dimostrano al livello di onicotecniche professioniste, senza nulla da invidiare a chi opera nel settore da anni.

Parlando con Chiara, studentessa di Capua, ci siamo sentiti raccontare la storia di una passione, quella per le unghie, che nata per gioco, l’aveva portata a formarsi con un corso professionale di quattro giorni in ricostruzione unghie di livello base a Caserta, per poi proseguire in totale autonomia l’apprendimento delle tecniche più sofisticate di nail art.Nel giro di un anno, la sua passione l’aveva messa in condizione di pagarsi da sola quasi del tutto le spese universitarie, semplicemente occupandosi nei tempi morti, di una serie di clienti che riusciva a garantirsi, e che le erano affezionati umanamente e professionalmente.

“Ci vorrebbe l’Università delle unghie” –  ci dice sorridendo Chiara, mentre ci mostra gli scatti dei suoi ultimi lavori…e come darle torto.Il mercato della ricostruzione unghie in controtendenza con la crisi economica, continua a crescere e ad occupare sempre più ragazze, dando loro la possibilità di gestire autonomamente il tempo da dedicare ai clienti.

La ricostruzione unghie consente di lavorare divertendosi, quando e dove si vuole, senza dover interrompere gli studi o comunque cambiare stile di vita.

Per cominciare è sufficiente un corso di pochi giorni, in cui apprendere i rudimenti sull’anatomia dell’unghia, sulle tecniche principali e sulla qualità dei materiali, dopodichè tutto sta nel tempo che si decide di dedicare al perfezionamento dello stile ed ovviamente alla ricerca dei primi clienti.

L’Università delle unghie, per quanto sembri un’idea strana, a pensarci bene potrebbe essere positiva e veicolare sviluppo…sicuramente più di tante facoltà assolutamente ridicole che nascono ogni anno nel nostro paese e che contano  in tutt’Italia da 2 a 12 iscritti.

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