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Documenti per matrimonio

Per sposarsi i documenti necessari non sono molti.
Oggi grazie all’autocertificazione la burocrazia viene decisamente snellita.
Noi consigliamo sempre ai nostri futuri sposi di dare inizio a questa burocratica incombenza, almeno dieci mesi prima del giorno del “si”; così facendo, si farà fronte a qualsiasi imprevisto possa capitare.
Teniate sempre a mente che i documenti hanno una validità che non andrà oltre i sei mesi!
Nell’ordinamento giuridico italiano esistono due tipi di matrimonio: il matrimonio civileche viene celebrato dall’ufficiale di stato presso il comune e richiede: estratto dell’atto di nascita, certificato contestuale (certificato di cittadinanza, stato civile e residenza); viene richiesto presso il proprio comune di residenza.
A seguire, le pubblicazioni di matrimonio: si ottengono presentando all’ufficio di stato civile tutta la documentazione necessaria ed in presenza di due testimoni; la richiesta andrà effettuata almeno tre mesi prima della data di nozze e le pubblicazioni rimarranno affisse per otto giorni consecutivi.
Allo scadere dell’ottavo giorno il comune rilascerà il nulla osta che avrà validità di 180 giorni.
Trascorso tale periodo, senza aver celebrato il matrimonio, il nulla osta decadrà.
Per il matrimonio con una persona divorziata, sarà necessaria la copia integrale dell’atto del precedente matrimonio, con l’annotazione della sentenza di divorzio o annullamento; quest’ultima viene apposta dal comune dove è stato celebrato il matrimonio, previa autorizzazione della Procura della Repubblica competente territorialmente.
Il matrimonio religioso necessità di tutti i documenti che vengono richiesti per il rito civile, ma in aggiunta vi verranno richiesti: certificato di battesimo rilasciato dalla parrocchia che vi ha battezzati, certificato di cresima da richiedere alla parrocchia dove si è ricevuto il sacramento e l’attestato di frequenza al corso prematrimoniale.
Nel caso uno dei due sposi o entrambi, abbiano dimorato dopo il 16° anno di età in una diocesi differente da quella dell’attuale domicilio, sarà necessario anche il certificato di stato libero ecclesiastico.

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