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Aglianico del Vulture Mastrodomenico

La Basilicata è una terra molto ricca di risorse naturali: una terra aspra ma che sa regalare dei prodotti davvero notevoli. Come ad esempio il vino. In particolare il vino aglianico del Vulture. Un vino antichissimo portato in Basilicata dagli antichi greci e poi nei secoli raffinato man mano fino a diventare un competitor del barolo piemontese. L’Aglianico del Vulture prende il nome dell’omonimo monte Vulture, un antico vulcano spento da alcuni millenni. Il clima è perfetto per i vigneti qui coltivati sulle pendici. Il migliore aglianico è solo quello prodotto in una specifica area del Vulture che comprende una decina di paesini come Rionero in Vulture, Acerenza, Barile, Venosa ed altri. E’ in questo territorio che vengono coltivati i vitigni di Aglianico delle Vigne Mastrodomenico, una cantina vitivinicola che da cinque generazioni coltiva la vite e produce vino. Una passione che si tramanda di padre in figlio coinvolgendo intere vite ed emozioni.
Il vino aglianico del Vulture delle cantine Mastrodomenico proviene da una agricoltura biologica che rispetta l’ambiente, il prodotto e il consumatore finale con il risultato di avere un vino che viene molto apprezzato in Italia ma anche all’estero dove viene esportato anche se in piccole quantità. Le Vigne Mastrodomenico propongono tre bottiglie molto ricercate: il Likos, un aglianico del Vulture Doc ottimo su molto pietanze come cacciagione, formaggi, primi piatti; il Mos, un IGT Basilicata e un passito da meditazione, lo Shekàr. Il Likos è prodotto al 100% con uve di aglianico rigorosamente dei propri vigneti. Ha un periodo di affinamento di alcuni mesi in barriques francesi. Al palato si presenta caldo e secco. Ha un lungo potenziale di invecchiamento, oltre i dieci anni. Il Mos è sempre un aglianico al 100% anch’esso ha un periodo di affinamento in barriques francesi anche se minore rispetto il Likos. Al gusto si presenta con note speziate, un gusto persistente e vinoso. Dulcis in fundo, lo Shekàr: un vino da meditazione, una chicca. Il passito che prevede una vendemmia tardiva verso la fine di ottobre, una successiva fermentazione di una quindicina di giorni e poi un periodo di affinamento. Prima in barriques francesi e poi in bottiglia. Al palato presenta note dolce di cacao, confettura e spezie. Un morbido abbraccio goloso con cui accompagnare biscotti, creme, crostate e un buon libro!
Ha un potenziale di invecchiamento pure abbastanza lungo, oltre i dieci anni. E’ importante offrire un prodotto vero e onesto. Sono valori a cui tiene molto la famiglia Mastrodomenico. Ed è per questo che è stata una delle pochissime aziende italiane del settore enologico ad appoggiare il al consorzio Europeo Farm To Fork un programma che vuole assicurare la massima e completa tracciabilità dei prodotti. Attraverso un codice QR sarà possibile verificare tutti i passaggi che sono stati compiuti prima di arrivare a destinazione dal consumatore. Questo per comunicare al cliente la genuinità del prodotto che sta bevendo.

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