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Cibus 2008, nuovo profilo del consumatore italiano

Difficile da coinvolgere attraverso nuove suggestioni emozionali, il consumatore italiano si rivela sensibile all’acquisto consapevole, sempre più informato e attento ma anche dinamico e volubile, in poche parole, tendenzialmente infedele a riacquistare lo stesso prodotto. E’ un consumatore esperto  che desidera un tipo di prodotto che le imprese non sanno ancora offrire. Vive fuori casa gran parte del proprio tempo ed è impaurito, agitato, irritato nei confronti di un sistema politico instabile e di una comunicazione mediale generatrice di ansia e insicurezza.
Bisognoso di figure influenti che lo guidino nella scelta e nell’acquisto, il consumatore è alla ricerca di un marchio che possa svelare il proprio know-how attraverso la dimostrazione di processi produttivi che contrastino il concetto di effimero e sostengano una policy di trasparenza e stabilità. Questo è il ritratto presentato da Giuseppe Minoia, presidente di Gfk Eurisko, nell’ambito di Cibus, presso la Fiera di Parma,  che rivela quanto oggi sia critico l’indice sentimentale del consumatore italiano, atteggiamento che sembra in parte migliorato nella settimana successiva al  risultato elettorale.

Ciò di cui il consumatore ha veramente bisogno, sostiene Minoia, sono delle nuove idee da riversare sulla marca alimentare. Il prodotto alimentare non deve esprimere semplicemente la finalità del nutrimento ma deve saper esaudire più che i bisogni del fruitore i suoi desideri. Il concetto di buono non è più legato soltanto alle proprietà organolettiche di un determinato alimento ma anche il fattore terapeutico riveste in questo ambito una grande importanza. Le aziende dovranno essere capaci di fare del prodotto alimentare uno strumento di insegnamento perché è questa, oggi, la principale richiesta del consumatore.
I temi del rinnovamento e della tecnoecologia stanno sfuggendo alla maggior parte delle aziende ed è indispensabile per il settore agroalimentare attuare quanto prima un piano di innovazione. Nella produzione di un determinato alimento bisognerà tener conto dei nuovi progetti di vita tra i quali il tema centrale dell’anziano e dell’efficientismo di lunga durata oltre a quello dell’efficientismo mirato riguardante i giovani, gli sportivi e altre categorie specifiche.
Sono necessarie soluzioni articolate che interpretino questi bisogni e le aziende che propongono le cosiddette soluzioni pacchetto, offrendo un’ampia gamma merceologica, accanto alle certificazioni scientifiche, unica e vera garanzia di tutela, stanno imboccando la direzione giusta per esaudire i desideri del consumatore.
Allo stato attuale, sostiene Minoia, gli italiani nelle scelte alimentari si muovono in due direzioni: da una parte la ricerca di sapori nuovi e genuini , ovvero un prodotto alimentare trasformato in veicolo di arricchimento del corpo e soprattutto della mente e dall’altra il desiderio di un prodotto che riconduca al tema della convivialità. Ricordiamo che l’Homo Italicus vive la maggior parte del proprio tempo fuori casa e il cibo diventa uno straordinario elemento di socializzazione.
Tutto questo è quello che il mercato sta chiedendo. Riusciranno le aziende a soddisfare tali richieste?

Azienda in Fiera

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