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Divani in pelle lavorazione e consegna in tutta Italia

Per poter produrre divani in pelle bisogna seguire delle fasi ben specifiche durante la lavorazione della pelle. Il primo fattore da tenere in considerazione è la fase di acquisto e lavorazione delle pelli da adoperare per costruirne e rivestirne il divano. Una volta acquistata, la pelle deve essere trattata e tale trattamento avviene sia per via di strumenti meccanici che adoperando agenti chimici appropriati. La parte della pelle che viene utilizzata per il rivestimento del divano è il derma che una volta trattato diventa cuoio, fanno parte dello scarto sia l’epidermide che lo strato sottocutaneo; in sostanza su una certa quantità di pelle, in effetti la parte utilizzata realmente non supera l’80%. Una volta che si è proceduto all’acquisto della pelle questa deve essere preparata alla concia ma questa operazione prende il nome di operazioni di riviera. Questo nome non è casuale in quanto ricorda i tempi in cui questa fase della lavorazione avveniva alla riva dei fiumi. Una volta effettuata questa prima operazione si potrà passare alla cosidetta “concia della pelle”. In questa fase si distingue una tipologia “vegetale” da una tipologia di concia detta “minerale”.
Le fasi di lavorazione preventiva della pelle viene effettuata in appositi locali che hanno una denominazione specifica e che è il cd: reparto bagnato; in questa fase è bene ricordare che esiste anche una concia a base di olio che porta a quella che è definita “scamosciatura”.
Per ciò che concerne la conservazione delle pelli appena lavorate dobbiamo far presente che esistono due pratiche fondamentali che sono basate sull’uso del sale o della refrigerazione. Una volta giunti qui le pelli prima di dover essere utilizzate vanno rinverdite e questa fase generalmente prevede dapprima l’uso di acqua e poi l’asciugamento delle stesse, al termine di questa ulteriore operazione detta anche di “rinverdimento” le pelli vengono pesate.
Una fase della lavorazione, assolutamente propedeutica all’uso delle stesse pelli, è il calcinaio, operazione che serve ad eliminare dalla pelle tutto ciò che non potrebbe riuscire a trasformarsi in cuoio. Al termine si procederà ad asciugare e rendere morbide le pelli. Questa operazione richiede quasi una settimana di lavorazione a temperature non eccessivamente alte, generalmente l’asciugatura si effettua in un range tra i 19 ed il 28 gradi.
Quanto è stato descritto sin qui assorbe una quantità di tempo che arriva complessivamente a quasi un mese di lavorazione. Solo dopo aver attraversato tutte queste fasi le pelli potranno subire la fase finale del lavoro che consiste letteralmente nella colorazione. Una volta effettuata questa ennesima operazione si potrà definitivamente passare al controllo della qualità del prodotto ed alla valutazione delle sue caratteristiche qualitative in generale.
La lavorazione delle pelli oltre ad essere un processo lungo, faticoso e a cui bisogna dedicare molta pazienza, è un’attività di gruppo effettuato da esperti con anni di dura esperienza alle spalle. La capacità di produrre pelli pregiate è una qualità non da tutti; solo aziende esperte e leader nella produzione sono in grado di generare la vera pelle.
Una volta che il prodotto è stato terminato viene inserito nel mercato. I vari punti di sbocco sono tantissimi anche se per la maggior parte le pelli vengono utilizzate per la produzione di salotti. L’economia di larga scala ha costretto i produttori di questo pregiatissimo prodotto a produrre quantità più grandi a prezzi meno convenienti, questo è dato da un problema strettamente di globalizzazione. Infatti, negli utlimi periodi è diventato molto difficile distinguere la pelle originale da quella che prodotta con agenti chimici diversi da quella animale, ossia quella chimica-vegetale, viene realizzata in paesi cui il costo di lavoro è matematicamente inferiore a quello dei paesi sviluppati. Importante quindi da questo punto di vista è il marchio dell’azienda produttrice che deve fornire informazioni precise, quali le tecniche utilizzate per la realizzazione e soprattutto la provenienza della merce in modo da sottolineare agli acquirenti che si tratta di una pelle esclusivamente originale. La pelle “sintetica” che viene inserita nel mercato da aziende di imitazione ha distrutto, se così si può dire, la tendenza di fare pelle buona; la continua corsa verso la capitalizzazione da parte delle aziende ha costretto esse ad inventarsene una più del diavolo pur di sboccare in mercati importanti a livello internazionale.

Nasce così il cosiddetto “made in Italy” che difende le proprie creazioni, le proprie capacità di lavorazione. Come in altri campi anche nel settore dei salotti è estremamente fondamentale per fa comprendere all’acquirente che la provenienza del materiale di assemblaggio è di esclusiva italiana. L’etichetta “made in Italy” oltre a difendere quello che è il settore nella propria produzione, ne restituisce la spettanza economica esatta. Certo, comprare un prodotto made in Italy, è molto più costoso, ma la qualità che ne deriva in termini di trasformazione del materiale, di lavorazione per l’assemblaggio e di durata del prodotto nel tempo sono componenti significativi che lasciano strada aperta a chi vuole davvero comprare qualcosa che vada aldilà del aspetto apparente.

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