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Fattura elettronica tra imprese: abbandonare la carta conviene!

In Italia per “fattura elettronica” si intende un documento, firmato digitalmente, scambiato tra un fornitore e un cliente, vincolati a gestire il documento per tutto il suo ciclo di vita (10 anni) in modalità esclusivamente elettronica. Della fatturazione elettronica strutturata fa parte la conservazione sostitutiva dei documenti, in formato digitale invece che su supporto cartaceo. Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, il decreto legislativo che introduce misure volte ad incentivare l’utilizzo della fattura elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi. La fatturazione elettronica tra imprese private e la revisione della tassazione dei redditi d’impresa rientrano nel secondo pacchetto di decreti attuativi della delega fiscale annunciati dal vice ministro dell’Economia, Luigi Casero, “per la ripresa dei lavori parlamentari dopo l’estate, al massimo a settembre”.
Per le imprese che aderiranno al sistema di fatturazione elettronica Casero ipotizza, davanti alle commissioni Finanze riunite, a “un sistema fortemente premiale, con l’immediato incasso dei crediti fiscali e procedure amministrative semplificate”.
La misura si rivolge a tutti i soggetti passivi Iva e introduce incentivi, in termini di riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili, a vantaggio delle imprese che la utilizzano. Dai decreti attuativi del Governo emerge che abbandonare la carta in favore della fattura elettronica conviene eccome.
Immediata la cancellazione di due obblighi a carico delle aziende: in primis lo spesometro, adempimento complesso e di difficile interpretazione, e in secondo luogo l’esonero dalle comunicazioni per le operazioni con Paesi “black-list” nell’ambito dell’Unione Europea.
Inoltre, il vantaggio ancor più tangibile e di sicuro interesse per tutte le società, piccole, medie o grandi, riguarda il rimborso dell’ IVA entro tre mesi dalla dichiarazione annuale, che permette alle imprese maggior liquidità e possibilità d’ investimento.
Importanti novità riguardano anche le modalità nuove e semplificate per i controlli fiscali (che saranno dettagliate con un decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze). I controlli potranno essere effettuati, anche ‘da remoto’, riducendo così gli adempimenti dei contribuenti ed evitando di ostacolare il normale svolgimento delle attività. Viene poi esclusa la duplicazione nella richiesta di dati.
Per tutti i soggetti che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi (essenzialmente il settore del commercio) è prevista la facoltà di trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati dei corrispettivi. L’opzione ha effetto per cinque anni e si estende di quinquennio in quinquennio. Si tratta del superamento dello scontrino a fini fiscali. Resta comunque fermo l’obbligo di emissione della fattura su richiesta del cliente.
Che dire, senz’altro un input importante per il processo di modernizzazione del nostro Paese: premiare le aziende che operano in trasparenza, adottando nuovi strumenti informatici in grado di migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi contabili e gestionali, significa promuovere un cambiamento in materia fiscale senza precedenti. Cambiamento che parte proprio dalla fattura elettronica tra imprese.

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