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Gli Head Hunter e il Curriculum Vitae.

Le agenzie di ricerca e selezione del lavoro sono costantemente a contatto con milioni di candidati, alla ricerca del “proprio” lavoro, i quali inviano i curriculum alle banche dati. Soprattutto in un periodo di grande crisi occupazionale, è importante presentare la propria candidatura in modo efficace, senza dover rischiare di non far trapelare, attraverso il proprio curriculum, il vero valore professionale che un candidato possiede. Bisogna sapere come presentare al meglio la propria candidatura a una società di cacciatori di teste. La competitività, infatti, rappresenta la chiave per ottenere il successo.
Il cacciatore di teste, una volta analizzato il profilo dei candidati, contatterà colui o colei che si presume possa ricoprire il ruolo professionale riferito alla sezione aperta in un preciso momento in una determinata azieda.
I sistemi più utilizzati dalle agenzie per individuare i profili ricercati sono, sicuramente, l’invio del curriculum tramite posta elettronica o attraverso il sito della società, ma non si esclude la possibilità di recuperare i nominativi dei selezionatori, o tramite le proprie conoscenze (convegni, contatti con professionisti del settore d’interesse o con ex colleghi di lavoro) o tramite internet, per rafforzare la componente motivazionale della propria proposta di collaborazione.
I cacciatori di teste analizzano nello specifico il cv, partendo dalla lettera di presentazione che rappresenta la cosiddetta “area intelligente del Curriculum”, il bigliettino da visita che permette al candidato di rappresentarsi al meglio e che fa emergere con immediatezza l’esatta rispondenza tra il profilo professionale del candidato e le esigenze dell’azienda. Il curriculum, però, non può prescindere da valori trasversali quali i valori professionali, che vanno a delineare il profilo del candidato, il quale serve ad introdurre e a incuriosire l’ attenzione dell’interlocutore per approfondire la descrizione relativa alla carriera, i valori culturali, tecnici e soprattutto i risultati raggiunti in relazione alla posizione ricoperta. Questi ultimi, però, spesso vengono sottovalutati da parte dei candidati che lasciano maggiore spazio alla descrizione delle aziende piuttosto che sottolineare la propria professionalità, rischiando di non apparire per quello che realmente rappresentano e svilendo il loro valore professionale.
Per l’individuazione del profilo ricercato gli Head Hunter potrebbero anche ricorrere ai social network, per cui se la scelta di utilizzare quest’ultimi derivasse dal desiderio di estendere la propria rete di conoscenze non esclusivamente a scopo professionale, sarà necessario prestare attenzione alle informazioni reperibili sul proprio conto, tenendo presente che le stesse dovranno avere un valore anche in riferimento all’ambito lavorativo e potranno essere anche valutate positivamente.
Dunque, è importante che il candidato trasmetta immediatamente al lettore che è la persona che si sta cercando. La persona giusta al momento giusto. L’head hunter, infatti, attraverso il curriculum valuta la professionalità dei candidati.

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