I “lavoretti estivi” esistono da sempre e da generazioni gli studenti e i più giovani cercano di guadagnare, durante i mesi estivi, piccole somme per andare in vacanza, per mantenersi negli studi o semplicemente per togliersi degli sfizi di gioventù come comprarsi un nuovo telefono cellulare, un motorino o un nuovo stereo.
Le possibilità sono tra le più disparate su tutto il territorio nazionale; consultando le offerte di lavoro Genova, si trovano ad esempio annunci per bagnini, baristi e personale da impiegare negli stabilimenti balneari della riviera, oltre a guide turistiche per accogliere i numerosi visitatori in arrivo per le vacanze estive.
Il lavoro stagionale inoltre, in momenti di crisi economica come quella che stiamo attraversando , si rivela una valida alternativa anche per i meno giovani, per tutte le persone precarie o disoccupate alla ricerca di un guadagno extra. Questo fenomeno interessa soprattutto settori come quello turistico e agricolo, che durante i mesi estivi necessitano di manodopera extra. Si pensi da un lato ai braccianti necessari per la raccolta dei prodotti della terra come frutta, ortaggi e uva e a dall’altro, a tutto il personale necessario nei villaggi turistici e negli stabilimenti balneari, che accolgono i numerosi turisti in vacanza nel nostro paese.

Esempi di lavoro stagionale in Emilia Romagna : offerte di lavoro Parma

Se si dà uno sguardo alle offerte di lavoro Parma, numerose sono le richieste per gli animatori turistici, per i promoter e il personale alberghiero e commerciale necessario per fare fronte all’ondata del turismo estivo.
Anche in questo caso, lontani dalla riviera adriatica, il picco stagionale della domanda di lavoro estivo, si rivela una valida opportunità per le fasce più bisognose del sistema economico: le casalinghe, i precari, i disoccupati e i giovani,studenti e non.
Questo meccanismo, comune anche ad altri paesi europei, fornisce di fatto un aiuto economico per incrementare i redditi delle famiglie ed è pertanto considerato positivamente ed incoraggiato anche attraverso i così detti buoni lavoro, estesi proprio a pensionati e studenti.