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CND ovvero Controlli Non Distruttivi – tecniche sperimentali non invasive

I controlli non distruttivi sono conosciuti attraverso l’uso di diversi tipi di acronimi: CND, PND, NDT, NDE. Sono tutte tecniche sperimentali NON invasive per riuscire a valutare:

  • l’integrità fisica di un materiale, un componente o di una struttura
    complessa
  • alcune caratteristiche geometriche (es.
    spessore) dei campioni in analisi

Definizione di prove non distruttive secondo ASNT:
"Il Controllo Non Distruttivo è la
determinazione delle condizioni fisiche di un oggetto
realizzata in modo tale da non compromettere le funzionalità per le quali
l’oggetto stesso è stato costruito".

In ambito industriale le prove non distruttive vengono utilizzate per un controllo di qualità su materiali determinandole l’accettazione od il rifiuto.

Le tecniche più
utilizzate in ambito industriale sono le seguenti:

  • – Controllo Visivo del materiale in analisi (CV): Analisi condotta ad occhio nudo da un
    operatore esperto per la ricerca di difetti evidenti.
  • – Radiografia (RT): utilizzo di radiazioni X o gamma. Il risultato
    è visibile su una pellicola
  • Controllo con utilizzo di Liquidi Penetranti (LPI;PI): Applicazione di un liquido che
    penetra nei difetti per capillarità. saltazione della visibilità del difetto
    mediante contrasto cromatico
  • – Misure ad Ultrasuoni (UT): Analisi delle onde ultrasoniche riflesse o
    trasmesse all’interno del componente
  • – Magnetoscopia (MPI, MT): Applicazione di un campo magnetico
    su materiali ferromagnetici. I difetti introducono variazioni delle linee di
    flusso del campo visualizzabili con speciali polveri
  • – Analisi con Correnti Indotte (ET): Analisi delle correnti indotte in un
    un corpo (conduttore) a seguito  dell’accostamento di una sonda che genera un
    campo magnetico alternato
  • Termografia infrarossa (IT) Analisi dell’emissione termica all’infrarosso da parte di un corpo. Il difetto genera
    un’alterazione del campo termico.

Campo di utilizzo dei Controlli Non Distruttivi:
– Controllo di getti, forgiati, estrusi ecc. in fonderie o acciaierie.
– In fase di accettazione delle materie prime (semilavorati) in assenza di
certificazione o per controllo qualità interno aziendale al fine di preservare un alto livello del prodotto finito.
– Dopo la realizzazione di processi tecnologici (es saldature, lavorazioni meccaniche, trattamenti termici di tempra, trattamenti di superficie).
– In esercizio o manutenzione del materiale o prodotto per la valutazione della corrosione, erosione, usura.

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