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Convegno Nazionale UNAI: “Parziarietà e/o solidarietà, nelle obbligazioni condominiali.”

Meno abusivismo e improvvisazione e più formazione professionale per essere al passo con l’evoluzione legislativa a giurisprudenziale del mondo del condominio. L’obbligo dei condomini di contribuire, solidarmente, alle spese condominiali è stato di recente oggetto di un “terremoto” giurisprudenziale. “Parziarietà e/o Solidarietà, nelle obbligazioni condominiali, fra Corte di Cassazione e Agenzia delle Entrate”, è il titolo del convegno che l’Unione Nazionale Amministratori d’Immobili (UNAI)* organizza sabato 11 giugno 2011 a Rimini. L’appuntamento, organizzato dalla presidenza nazionale UNAI, è, dalle ore 8,30 in poi, all’Hotel Mercure Rimini Artis in Viale Vespucci 38.
Il Segretario Generale UNAI, dott.ssa Concetta Cinque aprirà i lavori per poi passare il testimone ai numerosi e qualificati relatori dell’incontro: l’avv. Sergio Sentimenti (docente presso CTC, della Camera di Commercio di Bologna), che affronterà il tema “Le obbligazioni dei condomini verso terzi e verso la cassa condominiale: natura e presupposti”; a seguire il dott. Stefano Francioni (dottore commercialista – docente di Diritto Tributario), che illustrerà il tema “Detrazione Irpef 36% per ristrutturazioni condominiali e indicazione delle stesse nel modello Unico 2010, alla luce delle direttive emanate dall’Agenzia delle Entrate”. Il Presidente Nazionale UNAI dott. Rosario CALABRESE (Docente Universitario – Esperto di Diritto Comunitario) tratterà, invece, “Il punto sugli effetti, ad oggi, della sent. di Cassazione S.U. n. 9148 del 2008 nella vita condominiale e nelle aule dei Tribunali”.
Particolarmente atteso (verso le 10,50, dopo la pausa caffè offerta dagli sponsors della manifestazione) l’intervento di Roberto Triola (Presidente 2a Sezione Civile della Corte di Cassazione) che illustrerà gli “Orientamenti maturati nell’ambito degli operatori del diritto della Cassazione e prospettive in tema di solidarietà e parziarietà nelle obbligazioni condominiali”. A seguire (verso le 12,30) il Question Time con i relatori. Moderatore dei lavori del convegno sarà l’avv. Antonio Aluigi (Consigliere Ordine Avvocati di Rimini) che sintetizzerà i lavori della giornata con la sua “Relazione di chiusura”
Il convegno è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Rimini con n. 4 crediti formativi, validi per la formazione in itinere, obbligatoria, degli avvocati.
“Ancora oggi non è obbligatorio per legge avere la ‘patente’ di amministratore di condomini ma è fortemente consigliato per non ritrovarsi nei guai, sia come amministratore sia come condominio”, spiega il presidente Calabrese. “Fino a prima della riforma dell’ex Ministro Vincenzo Visco – continua Calabrese – la nostra era una categoria che non aveva alcuna incombenza fiscale, nemmeno quella di aprire la partita IVA. Bisogna, quindi, fare molta attenzione agli amministratori di condomini improvvisati – più uomini di fatica (cambiano le lampadine e falciano pure l’erba) che professionisti – che non sono assicurati contro gli errori professionali e gli infortuni di terzi e non hanno la fidejussione bancaria a tutela dei creditori. Un fenomeno – rivela il Presidente UNAI – che riguarda purtroppo ancora il 80% degli immobili italiani, percentuale che nelle città si abbassa al 70%, ma che è alla base dei fatti di cronaca, anche eclatanti, che leggiamo sistematicamente sui giornali, ma che MAI hanno riguardato un amministratore iscritto all’UNAI, nei suoi 44 anni di storia.”.
“Frequentare i nostri corsi è molto importante – conclude Calabrese – La materia condominiale è molto complessa e in buona parte, ancora, mal interpretata, di conseguenza gli amministratori non idoneamente formati rischiano di commettere errori alle cui responsabilità, qualcuno, sopperisce “scappando con la cassa”. La professione di amministratore di condominio è complessa, ma esaltante e gratificante, se espletata con la coscienza della conoscenza e la sicurezza della professionalità maturata sullo studio attento del Codice e alla luce delle tante sentenze che fanno giurisprudenza”.

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