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Studio Legale Penale Milano – Avvocato De Lalla – Via Francesco Sforza, 19

Lo studio dell’Avvocato Giuseppe Maria De Lalla è costituito dall’avvocato De Lalla e dalla sua collaboratrice, Avvocato La Ferrera. Lo studio si avvale inoltre anche di tutta una vasta gamma di “tecnici di fiducia” che vanno dalle indicazioni medico legali a quelle teelmatiche, alle traduzioni giurate ed ancora alle indagini investigative difensive. Lo studio Legale De Lalla è specializzato in Diritto Penale, nel particolare le speciamlizzazioni sono le seguenti:

  • Difesa tecnica in caso di reato (commesso o subito);
  • Consulenza ed assistenza tecnica in materia penale rivolta ad imputati (maggiorenni e minorenni), persone offese da reato e persone giuridiche, diritto penitenziario, diritto dell’immigrazione;
  • Difesa tecnica in materia penale nel campo degli stupefacenti, dei reati contro la persona (anche offesa da reato), dei reati contro il patrimonio, responsabilità penale in campo sanitario, nel campo dei reati dei reati c.d. sessuali (assistenza a sex offenders e vittime) e riguardanti i minori (sia imputati che persone offese);
  • Difesa tecnica nel campo dei reati tributari, fallimentari e c.d. dei “colletti bianchi”;
  • Assistenza nella fase delle indagini preliminari per mezzo di consulenti e collaboratori specializzati nell’espletamento di INDAGINI INVESTIGATIVE DIFENSIVE sia mediante la ricezione di dichiarazioni e/o colloqui che per mezzo di accertamenti tecnici;
  • Assistenza alle Persone Giuridiche nel capo della L. 231/2011;
  • Difesa tecnica nel caso di ammissione al beneficio del patrocinio a Spese dello Stato.

La particolarità del sito web dello studio De Lalla consiste nel fatto che lo stesso avvocato pubblica periodicamente con cadenza settimanale tutta una vasta gamma di articoli e di commenti alle leggi, alle normative, alle sentenze della cassazione. Seguendo il suo sito si è sempre molto informati, esiste una sezione glossario in cui sono esplicitati e spiegati tantissimi tra i termini tecnici più frequentemente adoperati in ambito giuridico. Esiste un generatore di link interni che consente di leggere articoli strettamente correlati a quello che si sta leggendo. esiste una sezione interamente dedicata alle news che prevede anche un rss feed per essere sempre aggiornati in merito alle novità in ambito giuridico. Attualmente tra le novità troviamo un articolo con il seguente sommario: La responsabilità professionale del medico nel caso di omesse cure necessarie: la responsabilità dell’incolpato deve essere valutata alla luce del c.d. “giudizio controfattuale” ovvero immaginando (da parte del Giudicante) le cure omesse come effettivamente prestate e valutando se tale azione (non effettuata) avrebbe – in concreto – evitato il decesso della vittima o ne avrebbe ritardato la morte in termini di ragionevole certezza e non già alla luce della sola probabilità statistica. Come si può notare il servizio è assolutamente di moda e consente al lettore di essere sempre aggiornato. Nell’ambito delle varie pagine del sito troviamo anche un modulo per contattare l’Avvocato. Non sono infrequenti le richieste di pubblicazione di articoli specifici anche da parte di studenti universitari che richiedono chiarimenti in merito a diversi argomenti didattici. Gli argomenti trattati sono sempre attuali, gli approfondimenti sono sempre utilissimi ed i fatti giuridici vengono spiegati con un linguaggio ed una terminologia che sono assolutamente comprensibili anche ai meno acculturati. Un articolo particolarmente interessante risale al 13 giugno 2011 I rapporti del difensore con la stampa e la televisione. Scritto il 23 giugno 2011 da giuseppedelalla
Trattandosi di un articolo firmato dall’Avvocato non possiamo stravolgerne il contenuto o cambiarne frasi o sostituire con sinonimi e, quindi, ne riportiamo il contenuto integralmente copiato ed incollato, questo a titolo descrittivo, siamo certi che dopo aver letto questo articolo vorrete visitare personalmente il sito dell’avvocato de lalla.
In qualità di responsabili del settore telematico indicati come tecnici telematici di fiducia nelle pagine stesse del sito siamo autorizzati a riportare il contenuto dell’articolo.
Negli ultimi tempi si assiste sempre più sovente a trasmissioni televisive alle quali partecipano (anche) i difensori di soggetti imputati e/o indagati nonchè dei professionisti nominati dalle vittime. Alle medesime trasmissioni partecipano anche i diretti interessati, gli amici, i parenti, i testimoni e, spesso, tutti coloro che in qualche modo potrebbero avere (anche solo potenzialmente) voce in capitolo. Si pensi ai recenti tristissimi e gravissimi delitti di Melania Rea e, particolarmente, della giovane Sara Scazzi che davvero pare essersi tramutato – e mi si perdoni il parallelismo azzardato ma azzeccato – in una telenovela. E’ un fenomeno piuttosto recente anche che molte di queste trasmissioni (sia sulle reti pubbliche che private) siano programmi di puro intrattenimento che vanno in onda nel pomeriggio e che alternano le opinioni di esperti più o meno qualificati su omicidi, sequestri, stupri e distruzioni di cadavere a notizie di puro gossip sentimental/sessuale. Quale può essere e deve essere il ruolo del difensore in tale circo mediatico che – in ogni caso – riscuote sempre maggiore successo sul pubblico? Quale la sua condotta? La partecipazione a tali trasmissioni giova al cliente? L’opinione di chi scrive è che è necessario valutare caso per caso. L’approccio dovrebbe essere sempre molto pragmatico: quale utilità può avere per l’assistito che il suo difensore partecipi ad una di queste trasmissioni dal taglio assolutamente a-tecnico ma che possono essere sicuramente delle sedi ove cominciare ad illustrare e/o corroborare la linea difensiva? Credo che – potendo scegliere – bisognerebbe che il difensore limitasse la propria partecipazione a quei programmi con un taglio il più possibile di approfondimento e non di intrattenimento. Con un parterre di ospiti e con un conduttore davvero esperti del settore capaci di dare vita ad un contraddittorio serio che dia l’opportunità all’avvocato di esporre dei concetti (a favore del proprio assistito) tecnicamente rilevanti e corretti preziosi per chiarire ed illustrare la posizione del cliente senza essere interrotti dall’”esperto” di turno (che magari non conosce nemmeno la differenza tra arresto e fermo) che chiama l’applauso con un’affermazione populista. Per chi patrocina la vittima, per la quale – solitamente – il pubblico nutre istintivamente comprensione, le cautele sono minori poichè anche un “contenitore” di cabotaggio anche contenuto potrà dare risonanza e rilievo al drmma patito dalla persona offesa. Se, poi, l’assistito ha le qualità necessarie (bella presenza, padronanza di linguaggio, una buona dose di freddezza e, se occorre, anche di teatralità), non sarà una cattiva idea (se opportunamente preparato) farlo apparire ed intervenire dandolgi la possibilità di esporre le proprie ragioni (evidentemente attentamente vagliate prima con il difensore). Avvocato Penalista Milano

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