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Addio ansiolitici! La mente vince su tutto.

Se alla mente e al pensiero, è affidato il compito della consapevolezza e del nostro comportamento, al corpo è richiesto di veicolare tramite le sensazioni e le percezioni i messaggi che captiamo dall’esterno e i cinque sensi aiutano in tal senso.

Vista, udito, olfatto, tatto e gusto ci consentono di percepire il mondo attorno a noi e di introiettarlo dentro di noi. Solo dopo tale percezione , la mente comincia ad elaborare quella che negli animali è una semplice reazione istintuale.

Il nostro corpo è come un albergo ed ogni parte di esso trasmette un messaggio ben definito al nostro interno: i piedi fungono da radici radicate alla terra, il tronco trasforma l’energia nutritiva proveniente dall’esterno, per non parlare della parte cerebrale che dà l’impulso perché il sangue porti al cervello l’energia e il nutrimento.

Insomma , una vera e propria piramide dove tutto si collega a  tutto: la base al vertice , il vertice alla parte mediale …..

L’intero sistema sensoriale si è sottoposto alla valutazione e al giudizio del cervello, che è divenuto il principale punto di riferimento di tutte le nostre decisioni quotidiane, cosicchè l’attività cerebrale è di gran lunga superiore alla nostra immaginazione. Ma pure il cervello necessita di pause per ricaricarsi e lo fa tramite il sonno.

Il sonno rilassa, rigenera, riportandoci ad un contatto psicofisico profondo con il mondo delle nostre sensazioni più istintive, con i misteri del nostro subconscio.. staccando la spina da una  realtà cosciente per entrare nella dimensione dei sogni.

Un’esigenza vitale primaria per defaticare il corpo in modo automatico…altrimenti si rischia di perdere l’equilibrio mente – corpo.

Il mancato recupero energetico porta la mente a non dominare gli eventi esterni e da quegli stessi eventi viene essa stessa dominata. Ecco allora che le difese psicologiche  e gli equilibri energetici si indeboliscono e lo stato di stress rischia di rompere le barriere cerebrali per attaccare parti fisiche sensibili all’interno del nostro corpo, dando luogo a ripercussioni psicosomatiche .

E allora che fare ?

Semplicemente “distrarsi”, sviare il proprio pensiero dalla realtà oggettiva, oggigiorno cosi’ negativamente giudicata, perché implica evasione , svago, rottura delle abitudini , in una sola parola rottura delle barriere del controllo degli eventi per non lasciarsi sfuggire il dominio del tutto.

Ed è solo  nell’equilibrio di questi due atteggiamenti, svago e controllo, che potremmo bilanciare la nostra salute psicofisica.

L’esigenza razionale di essere sempre, comunque, ovunque può essere fortemente dannosa in quanto necessitante di una costante tensione comportamentale, che, se prolungata, ci mette a rischio di un elevato tasso di stress.

La distrazione dunque come base di un nuovo modo di esistere dove l’evasione mentale diviene fonte di nutrimento per la nostra mente, per evitare stress ed ansia, malattie indelebili del nostro tempo . Per approfondimenti: http://psico-grafo-pnl.blogspot.com/

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