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Igiene orale: come, quando e perché

I problemi legati al cavo orale e ai denti sono molto spesso dovuti a una scarsa igiene orale. In odontoiatria esistono moltissime tecniche e terapie per porre rimedio alle varie patologie o problematiche del cavo orale ma la migliore medicina rimane sempre la prevenzione attraverso una buona igiene orale. Se non si effettua una corretta igiene, infatti, possono insorgere diverse problematiche: si forma la placca batterica e di conseguenza il tartaro, si infiammano la gengive e può insorgere la parodontite ed inoltre si possono cariare i denti.

Esistono molte tecniche e molti strumenti per una buona igiene orale ma nulla può sostituire l’azione corretta dello spazzolino da denti. E’ importantissimo lavarsi i denti tutti i giorni e più volte al giorno, soprattutto la sera prima di andare a letto. E’ fondamentale però lavarli in modo corretto. Al contrario di quello che la maggior parte delle persone pensa, il movimento giusto dello spazzolino non deve essere orizzontale; facendo così si rischia di spingere la placca batterica e il tartaro negli spazi interdentali e si rischia anche di rovinare lo smalto dentale. Il movimento corretto dello spazzolino è quello verticale, dalla gengiva verso il dente, con un’inclinazione di circa 45°. Questo movimento permette l’asportazione della placca dal solco gengivale. Lo spazzolamento deve avvenire su tutte le superfici dei denti: interna, esterna e occlusale (la superficie masticatoria). In questo ultimo caso il movimento deve essere dal dietro verso l’avanti.

In commercio, si trovano diversi tipi di spazzolino da denti, ma non tutti sono efficaci allo stesso modo. Lo spazzolino ideale deve avere il manico dritto e le setole morbide e anch’esse dritte, con punte arrotondate e di uguale lunghezza. Quando queste cominciano a usurarsi, a cambiare colore e a piegarsi è ora di cambiarlo. La scelta del dentifricio non è fondamentale, anche se il dentifricio al fluoro aiuta a prevenire la carie perché facilita il processo di remineralizzazione dei denti. Comunque quando acquistiamo un dentifricio conviene sempre controllare gli ingredienti. Un uso eccessivo di fluoro infatti, può causare seri danni alla salute e provocare una malattia che determina la formazione di macchie bianche irreversibili sui denti, chiamata fluorosi. Proprio per tutelare i consumatori da questo inconveniente, con il decreto del 2 aprile 2008 si introduce l’obbligo di riportare sulle confezioni dei dentifrici contenenti tra lo 0,1 e lo 0,15 mg di floruro di sodio la dicitura “controindicato nei bambini”.

Per un’igiene migliore, possiamo coadiuvare l’azione meccanica dello spazzolino con l’utilizzo di diversi strumenti e prodotti che possono aiutarci nell’igiene orale, ma ricorda: nulla può sostituire l’azione dello spazzolino!
Il filo interdentale è un sottile nastro di nylon, spesso cerato, che aiuta a rimuovere la placca e i residui di cibo, negli spazi tra i denti. Come si usa? Si inserisce negli spazi interdentali fino a toccare la gengiva, poi si tira verso l’esterno facendolo risalire prima su un dente poi sull’altro. Questa azione determina il distacco della placca, che attraverso un successivo sciacquo della bocca viene espulsa definitivamente. Il filo interdentale è un ottimo strumento per la prevenzione delle malattie parodontali.

Un altro efficace strumento per pulire gli spazi interdentali è lo scovolino, una sorta di mini-spazzola che si inserisce negli spazi fra i denti, anch’esso con la funzione di rimuovere la placca e residui di cibo. Questo strumento è utilizzato soprattutto da soggetti con spazi interdentali abbastanza ampi, dovuti alla recessione gengivale causata dalla parodontite.
Per un corretto uso, la setola deve essere delicatamente inserita mantenendo una piccola inclinazione dal basso verso l’alto per quanto riguarda l’arcata inferiore e dall’alto verso il basso per quella superiore. E’ molto importante utilizzarlo dopo ogni pasto e comunque, prima di lavarsi i denti.

Anche il colluttorio può essere molto utile per una buona igiene orale. Questo prodotto non rimuove la placca, ma può aiutare a prevenirla. Può essere utilizzato dopo il lavaggio dei denti per disinfettare o semplicemente per rinfrescare la bocca e l’alito. Quelli per disinfettare sono considerati anche “curativi” e generalmente vengono utilizzati per combattere batteri e infiammazioni e sono composti da sostanze come fluoro e clorexidina; ma questi colluttori possono essere usati soltanto per brevi periodi sotto prescrizione medica.
Quelli per rinfrescare possono essere usati anche per uso quotidiano e generalmente contengono sostante naturali.

Si sa prevenire è meglio che curare e le possibilità e gli strumenti per farlo ora ci sono, quindi cosa aspetti?

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