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Chi è l’ultima? Pièce teatrale contro la pratica dell’infibulazione in scena all’Arena del Sole

“Chi è l’ultima? Vorrei vederla. Potremmo mai vederla? Chi è l’ultima? L’ultima ad essere violata, controllata, costretta a vergognarsi del proprio corpo. L’ultima ad essere venduta e comprata. Definitivamente l’ultima.”  E’ la domanda che chiude la pièce teatrale “Chi è l’ultima?” in scena sabato 7 marzo alle 21, ingresso gratuito, all’Arena del Sole. Lo spettacolo, prodotto dall’associazione Almateatro di Torino con il sostegno del Centro per la Salute delle Donne Straniere ed i loro bambini dell’Azienda USL di Bologna, e con il patrocinio del Comune di Bologna, Assessorato Scuola, Formazione e Politiche delle Differenze, ha l’obiettivo di indurre ad abbandonare la pratica delle mutilazioni genitali femminili evidenziando i danni e le conseguenze che ne derivano.

La pratica della mutilazioni genitali femminili è estesa a gran parte dell’Africa e in alcune regioni in Asia e America Latina, ma il problema inizia ad interessare anche diverse città italiane a seguito del fenomeno migratorio. L’abbandono della pratica delle mutilazioni genitali femminili è strettamente correlato alla integrazione delle comunità straniere presenti in Italia. Condizioni socio-economiche di provenienza, livello di scolarità posseduto, cultura d’origine, conoscenza della lingua italiana, percorsi di socializzazione, di formazione e di lavoro sviluppati condizionano significativamente tempi e qualità della integrazione nel tessuto sociale delle nostre comunità.

Il Centro per la salute delle donne straniere ed i loro bambini dell’Azienda USL di Bologna, attivo dal 1991 presso il poliambulatorio Zanolini, via Zanolini 2, accoglie le donne immigrate presenti a qualsiasi titolo in Italia. Le donne vengono accolte dalle mediatrici culturali e possono usufruire dei diversi servizi sanitari offerti dal pediatra, dalla assistente sanitario, dalla ginecologa, dall’ostetrica, dalla psicologa, dal medico di base, tutte donne. Nel Centro vengono assistite circa 3.000 donne l’anno.

Il Centro per la salute delle donne straniere ed i loro bambini dell’Azienda USL di Bologna, attivo dal 1991 presso il poliambulatorio Zanolini, via Zanolini 2, accoglie le donne immigrate presenti a qualsiasi titolo in Italia. Le donne vengono accolte dalle mediatrici culturali e possono usufruire dei diversi servizi sanitari offerti dal pediatra, dalla assistente sanitario, dalla ginecologa, dall’ostetrica, dalla psicologa, dal medico di base, tutte donne. Nel Centro vengono assistite circa 3.000 donne l’anno.

Il Centro per la salute delle donne straniere ed i loro bambini dell’Azienda USL di Bologna, attivo dal 1991 presso il poliambulatorio Zanolini, via Zanolini 2, accoglie le donne immigrate presenti a qualsiasi titolo in Italia. Le donne vengono accolte dalle mediatrici culturali e possono usufruire dei diversi servizi sanitari offerti dal pediatra, dalla assistente sanitario, dalla ginecologa, dall’ostetrica, dalla psicologa, dal medico di base, tutte donne. Nel Centro vengono assistite circa 3.000 donne l’anno.

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