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Combattere la Calvizie con il Trattamento Miobiotico del cuoio capelluto.

Un fattore fondamentale per il ripristino del trofismo del cuoio capelluto, e quindi della ricrescita dei capelli, è rappresentato dall’attivazione funzionale trofica dei muscoli pellicciai, essenzialmente del cuoio capelluto, ma anche del viso e del collo.
Ferma restando l’importanza di tutto il trattamento vitalizzante eubiotico dell’organismo in generale e dei trattamenti tricobiotici in particolare, l’attivazione trofica dei muscoli pellicciai si ottiene essenzialmente con una ginnastica educativa, e in molti casi rieducativa dei muscoli stessi.
Con particolare frequenza i muscoli pellicciai del cuoio capelluto non si contraggono, non soltanto per l’incapacità della persona di comandare la contrazione volontaria dei muscoli, da mancata abitudine, ma anche per una difficoltà di attuare la contrazione, quando il cuoio capelluto è fissato alla teca cranica.
E questo si verifica quando il connettivo lasso interposto tra cuoio capelluto e teca cranica, è diventato da lasso, sclerotico ed aderente al connettivo fibroso del periostio.
Da ciò deriva l’impossibilità di effettuare il movimento fisiologico di va e vieni attraverso una contrazione ritmica, alterna, del muscolo frontale in avanti e del muscolo occipitale in dietro.
Sebbene questi muscoli siano costituiti da fibre striate e quindi fisiologicamente muscoli volontari, sono in parte sottratti alia volontà, in quanto muscoli mimici, dai quali deriva tutta la mimica facciale, correlata ai vari sentimenti.
Tutti infatti sono in grado di contrarre il muscolo orbicolare delle labbra e il corrugatore del sopracciglio, così come quasi tutti sono in grado di contrarre il muscolo frontale, da cui deriva la formazione di rughe frontali, e di dilatare o restringere le ali dei naso.
La maggior parte delle persone però, non è in grado di comandare la contrazione dei muscoli auricolari, del muscolo occipitale e del muscolo platisma del collo.
Per ciò che riguarda quest’ultimo muscolo, nei trattati di anatomia si precisa, che la contrazione del platisma del collo influisce sulla contrazione dei muscoli mimici del viso e quindi sulla mimica facciale, mentre, a prima vista, questa contrazione sembrerebbe irrilevante, anche perché pochissimi sanno contrarre il platisma.
La contrazione di questo muscolo in verità si può si verificare, ma in modo involontario, quando viene compiuto uno sforzo muscolare, che induce una contrazione dei muscoli scheletrici del collo.
E questo avviene per le correlazioni anatomiche di questi muscoli col platisma.
E’ quindi evidente, che in un programma di prevenzione e cura degli inestetismi del capo e del viso non ci si deve limitare all’attività trofica dei muscoli pellicciai del cuoio capelluto, quando il problema è la caduta dei capelli, o dei muscoli del viso e del collo, quando il problema è rappresentato dalie rughe, dalle borse sotto gli occhi, dalle guance cascanti, o dal “doppiomento”.
Quindi, per combattere la caduata dei capelli, tutti i muscoli pellicciai devono essere armonicamente attivati, a cominciare dal più negletto, cioè il muscolo platisma del collo, anche se il problema è soltanto quello di far ricrescere i capelli.

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