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Nello scegliere tra l’infinito numero di formule dietetiche, tutte promettenti una rapida perdita di peso con effetti secondari minimi o nulli, le persone sono comprensibilmente confuse in merito a quali rappresentano quello che può funzionare per loro. Molti si lasciano convincere dalle promesse per poi finire frustrati una volta che il farmaco non si rivela efficace. Altri, fanno del costo la considerazione principale, senza sapere che magari sprecano il loro denaro in metodi inappropriati per dimagrire. A volte si può perdere anche più del denaro: la salute che si voleva migliorare mettendola al primo posto.
È vero è necessaria una conoscenza base per capire il funzionamento delle pillole dimagranti e quelli che sono i loro possibili effetti secondari. Una volta conosciuti i meccanismi d’azione delle pillole, coloro che si sottopongono ad una dieta possono combinare i loro bisogni al programma e al farmaco giusto e raggiungere gli obiettivi prefissati per combattere il grasso in eccesso. Seguono i metodi essenziali attraverso i quali le pillole dietetiche funzionano, la chiave per svelare i misteri delle diete.
Soppressori dell’appetito
Ne esistono tre tipi: stimolanti, riempitori e stimolanti ormonali. Gli stimolanti danno quella senzazione di euphoria chef a dimenticare la fame e forniscono più energia. La Caffeina è un commune stimolante, con pochissimi effetti indesiderati, ma lavora sull’efficienza dell’insulina per favorire la perdita di peso.
Acido Idrossicitrico (HCA) è anch’esso un altro soppressore dell’appetito che si trova nelle formulazioni dietetiche, spesso derivato dal citrus aurantium. Il Ginseng può essere classificato in questa categoria e anche l’ idrocloride Dimetilphenetilamina (phentermina idrocloride). Effetto secondario di questo soppressore: siete affamati senza sentirlo.
Riempitori spesso dilatano lo stomaco per dare quella sensazione di sazietà, riducendo quindi la reale assunzione di cibo. Si tratta spesso di fibre alimentari naturali come glucommannao derivato dalla radice di konjac.
Stimolanti ormonali sono quelli che stimolano le ghiandole della tiroide per aumentare il metabolismo del corpo. Le alghe (in particolare quella giapponese wakame) possono essere classificate in questa categoria. Il Coleus forskohlii, uno stimolante cAMP, aumenta I livelli ormonali della tiroide per favorire la perdita di peso. Un altro della stessa categoria è feniletilamina (PEA and sinefrina anche).
Brucia grassi
La maggior rivendicazione effettuata dai brucia grassi è la promozione della termogenesi, l’azione di produzione del calore da parte del corpo che brucia il grasso. La Termogenesi viene utilizzata per combattere la bassa temperatura esterna, bruciare i grassi per trasformarli in energia e migliorare il metabolismo. I comuni termogenici (sostanze che dano inizio alla termogenesi) sono efedra (ora bandita), l’arancia amara (Citrus aurantium) capsicum (derivato d apepe e pepeoncini), zenzero, estratti di te verde, sinefrina, salicina (derivata dalla corteccia di salice) e caffeina.
Secondariamente, alcune sostanze sono lipotropiche, in quanto migliorano la rimozione dei grassi o lipolisi, in questo modo il processo è più veloce. Le sostanze lipotropiche comprendono il cromo, la colina, inositolo, carnitina e acido idrossicitrico (HCA). Bloccanti dei grassi
I bloccanti dei grassi inibiscono l’assorbimento del grasso nel corpo, riducendo quindi la formazione dei grassi costringono il corpo durante il metabolismo ad attingere dale riserve di grasso. Il più famoso bloccante del grasso è l’ Orlistat (Xenical Generico), un tetraidrolipostatina che inibisce l’azione dell’enzima pancreatico, detto lipase, evitando che questo idrolizzi i grassi e il loro assorbimento nel corpo come acidi grassi liberi. L’acido idrossicitrico è un altro bloccante dei grassi, così come il chitosano, anche se i suoi effetti sono minimi.
Bloccanti dei carboidrati
Per assorbire i nutrienti dal cibo, il sistema digerente distrugge amidi e oli e li trasforma in semplice glucosio o zucchero attraverso l’azione dell’enzima pancreatico alpha amilase. I bloccanti dei carboidrati inibiscono l’azione di questo enzima cosicché lo zucchero non venga assorbito, facendo si che il corpo utilizzi il grasso delle riserve per il metabolismo, e facendo si che in questo modo si perda peso.
Il più efficace bloccante dei carboidrati sembra essere il Phaseolus volgaris, una sottoclasse dei fagioli Lima bianchi.
Molti principi attivi delle formulazioni dietetiche agiscono in diversi modi. Possono essere bloccanti dei carboidrati così come soppressori dell’appetito, per esempio, o stimolatori ma allo stesso tempo brucia grassi. Non si può pertanto affidarsi agli ingredienti da soli nella scelta della formula che risponda ai vostri bisogni. Per determinare quale metodo funzionerà meglio per voi, consultate il vostro medico.
Tags: orlistat, pillole dimagranti
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