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La sedazione cosciente la nuova strategia adoperata dagli odontoiatri per abbattere il dolore

Recarsi dal dentisti anche solo per una visita di controllo è di per se un trauma. Lunga è infatti la lista dei pregiudizi che avvolgono la figura dell’Odontoiatra, frutto certamente dell’ignoranza generale per la materia, che viene con troppa rapidità e sicurezza bollata come pratica dolorosa e da evitare il più possibile. Quanti infatti possono affermare con certezza di recarsi dal dentista almeno una volta ogni tre o quattro mesi? Quanti temono la scoperta di qualche complicazione e la conseguente necessità di sottoporsi ai vari interventi che possano eliminare o ridurre il problema? Siamo sicuri che tali abitudini siano più comuni di quanto si pensi. Tanto comuni quanto disastrose, dicono i dentisti Monza, poiché spesso piccoli sintomi trascurati possono portare ad una degenerazione seria di malattie orali per l’ignaro paziente. Il dolore ed il conseguente terrore sono i punti su cui concentrare l’attenzione. Possono davvero divenire un impedimento per la cura? Purtroppo si, ed il fenomeno sembra persistere nelle generazioni. In una società più arcaica della moderna (come poteva essere la nostra Nazione una cinquantina di anni fa) quando le metodologie curative risultavano certamente meno delicate di quelle odierne, la paura del dentista poteva anche essere in qualche modo giustificata. Molti interventi venivano effettuati senza l’ausilio di farmaci anestetici, in ambienti discutibili e con strumentazioni meccaniche dall’aspetto e il nome terribili: trapani, incisori, ganci, estrattori, pinze. Quasi una nomenclatura da autofficina! Proprio la “rozzezza” dei vecchi interventi ha portato alla creazione dei pregiudizi citati in apertura. Eppure, come già, specificato, è spesso l’ignoranza a perpetuare in modo evidente il mantenimento in vita di questi pregiudizi. Oggi infatti la medicina odontoiatrica ha raggiunto uno sviluppo notevole, che l’ha resa decisamente più efficiente rispetto ai periodi precedenti. La grande evoluzione degli studi in materia è andata di pari passo con l’applicazione delle nuove tecnologie. Esse hanno contribuito alla creazione di macchinari clinici e diagnostici in grado di snellire le operazioni vere e proprie e le analisi correlate. I risultati raggiunti e i vantaggi ottenuti dalle nuove tecniche curative hanno decretato lo sviluppo e l’emancipazione dal passato della Medicina Odontoiatrica in tutte le sue diverse branche. Un particolare aspetto degli interventi chirurgici è quello inerente la sedazione del paziente. Gli anestesisti di tutto il mondo hanno sviluppato tecniche innovative, che possono essere applicate ai diversi casi riscontrati. Il dentista per esempio può avvalersi oggi dell’uso della sedazione cosciente, chiave di volta per l’annullamento di qualunque sensazione di dolore per il paziente. E’ una tecnica poco invasiva ma molto efficace, consigliata soprattutto per le operazioni su pazienti infanti. La branca dell’Odontoiatria che si occupa delle problematiche del cavo orale dei bambini è la Pedodonzia, che ha subito sposato la causa della sedazione cosciente. Sostanzialmente questo tipo di anestesia si effettua mediante la somministrazione di una particolare miscela di ossigeno e protossido di azoto, erogata da un macchinario apposito. I vantaggi della sedazione cosciente sono tutti nei suoi effetti: il paziente viene veicolato in uno stato di leggero dormi veglia, abbastanza profondo da annullare la sensazione del dolore e da provocare un rilassamento generale del corpo, ma così leggero da lasciare il paziente in grado di collaborare al buon esito dell’operazione. E’ bene sottoporre i bambini a questo tipo di sedazione, poiché essa è davvero in grado di tranquillizzarli e di impedire l’insorgere di dolori durante e dopo l’operazione. Se i pregiudizi circa il lavoro dei dentisti era legato proprio a queste problematiche, allora viene da se che la sedazione cosciente potrebbe contribuire alla loro eliminazione, dimostrando che il dolore fisico non è necessario, che può essere evitato. Le nuove generazioni cresciute con questo esempio potrebbero perdere del tutto i giudizi affrettati delle generazioni precedenti, fruendo così di una più consapevole e pacifica frequentazione degli studi medici. Porterà tutto ciò ad un crescita dell’attenzione verso anche i più piccoli sintomi avvertiti ed ad un abbandono delle abitudini di trascuratezza? Ci auspichiamo davvero di si, ma, come si dice, ai posteri l’ardua sentenza.

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