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Come far ritornare gli addominali in otto settimane senza attività aerobica

COME FAR RIAFFIORARE GLI ADDOMINALI IN OTTO SETTIMANE ( …SENZA
ATTIVITÀ AEROBICA !!!)

 

È
tutta colpa dell’8 marzo! Lo scorso anno, in occasione di quella data, si è
deciso di organizzare una particolare “festa della donna†per tutte le clienti
della palestra. Si trattava di una cena dove le clienti sarebbero state servite
al tavolo da “particolari†camerieri ingaggiati appositamente per la serata… noi
istruttori maschi della sala pesi! Oltre a servire ai tavoli, ci saremmo
liberati di un capo di abbigliamento ad ogni portata, fino a servire il dessert
in perizoma! Alla serata si sono presentate ben 145 donne fra le clienti della
palestra.

Per rendere il tutto ancor più “piccanteâ€, quei burloni dei nostri
amici proprietari del locale hanno pensato di dotare ogni tavolo di finte
banconote da infilare nei nostri perizomi, e di bombolette di panna montata
spray. Lascio a voi immaginare come possa essersi evoluta la serata! La festa è
stata un vero successo e si è inoltre rivelata un modo divertente per favorire
la socializzazione fra le clienti e lo staff. Lo smacco morale non ha però
tardato ad arrivare, allorché ho visto delle foto scattate da alcune presenti.

Dopo
12 anni di assenza dalle competizioni di bodybuilding, nonostante gli allenamenti
costanti e gli sforzi fatti per cercare di tenere sotto controllo
l’alimentazione (a parte qualche sporadico eccesso… ehm…), gli addominali,
che al tempo delle competizioni erano il mio “punto forte†apparivano ormai completamente
sepolti sotto uno strato omogeneo di adipe e, nonostante la muscolatura
apparisse trofica e tonica, il mio aspetto era liscio ed appannato. Ho così
realizzato che era giunto il momento di rimettermi in forma, e che era
necessario farlo nel più breve tempo possibile.

La fortuna ha voluto che in
quel il periodo dell’anno tutti gli atleti agonisti della mia palestra si
accingessero ad iniziare la preparazione per le competizioni di natural
bodybuilding sotto l’egida della AINBB, ed avrebbero dunque intrapreso un
periodo di dieta che li avrebbe portati, nell’arco di un paio di mesi, sul
palco di gara. Come ex bodybuilder, accompagnare i ragazzi nella loro
preparazione, vedere la loro forma migliorare settimana dopo settimana, e percepire
il loro entusiasmo e la loro determinazione, risvegliava in me la voglia di rimettermi
in gioco.

Mi chiedevo come sarebbe stato riassaporare quella tensione emotiva
che cresce giorno dopo giorno all’avvicinarsi della data del concorso, per
raggiungere il culmine un attimo prima di salire sul palco, e se sarei ancora
stato in grado di essere competitivo.  Si aggiunga il fatto che la maggior
parte degli atleti che alleno sono anche i miei amici, le persone che frequento
nella vita privata, con i quali divido molti momenti del mio tempo libero.

Alla
fine ho deciso che, dopo anni di inattività, questa volta mi sarei preparato
assieme a loro, come se avessi dovuto gareggiare anch’io. Il compito sarebbe
inoltre stato facilitato, in quanto è molto meno impegnativo restare ligi alla
dieta ad al programma di allenamento quando si è circondati da persone che
stanno facendo altrettanto.

Non so se vi è mai capitato di essere a dieta ed
uscire con i vostri amici che, a differenza vostra, si possono concedere una
portata in più, possono annaffiare il cibo con del buon vino, o accettare una seconda
porzione di dolce. Vi sentireste un pesce fuor d’acqua, e verreste bollato come
asociale se vi negate ad un brindisi oppure rifiutate la fetta di torta che vi
viene offerta.

Per non parlare delle insistenze di chi vorrebbe convincervi ad
assaggiare per forza quella gustosissima pietanza, asserendo che, per una
volta, assumere qualche caloria in più non avrebbe potuto nuocervi.

Per una
volta avrei avuto la fortuna di trovarmi nella situazione diametralmente
opposta, se mi fossi lasciato andare sarei stato l’unico a farlo fra un gruppo
di persone che sarebbe invece stata ligia alla dieta e che mi avrebbe giudicato
un debole. Il problema stava nel fatto che il mio punto di partenza era
decisamente più arretrato rispetto a quello degli altri atleti, soliti a
gareggiare ogni anno, la cui % di grasso di partenza era dunque decisamente più
bassa della mia.

Mi trovavo quindi nella condizione di avere lo stesso tempo a
disposizione degli altri atleti, ma molto grasso in più da smaltire. L’esperienza
mi ha insegnato che la difficoltà non risiede tanto nel liberarsi del grasso in
eccesso, quanto nel farlo in breve tempo e senza sacrificare una quantità
eccessiva di massa muscolare. Dovevo quindi escogitare una strategia alimentare
utile a dimagrire in breve tempo, ma che mi consentisse nel contempo di
preservare la massa muscolare. Sarebbe stato molto più facile raggiungere
l’obbiettivo includendo alcune sedute aerobiche nel programma di allenamento,
ma ciò avrebbe sicuramente comportato una perdita di massa magra non
trascurabile.

Decisi dunque di affidarmi al solo esercizio anaerobico con
sovraccarichi, includendo esclusivamente esercizi base (squat, stacchi,
trazioni alla sbarra, rematori, lento avanti in piedi, parallele, ecc) eseguiti
con carichi pesanti.

Ciò in quanto questo era l’unico modo per mantenere forza
e massa muscolare e contemporaneamente godere dei benefici della stimolazione
metabolica degli esercizi base rispetto ai complementari. Un altro ostacolo da
superare era rappresentato, a causa impegni di lavoro e studio, dallo scarso
tempo a disposizione per gli allenamenti, perciò decretai di impostare il
programma di allenamento su 3 sedute settimanali di allenamento “pesante†della
durata di circa 45’.

A questo punto restava da definire il punto chiave della
strategia: il programma alimentare. Non potevo limitare l’apporto calorico in
maniera troppo drastica e repentina, altrimenti avrei rischiato di trovarmi
senza energie per il lavoro e l’allenamento e di incappare in un notevole
catabolismo muscolare. Decisi dunque di impostare un protocollo basato
sull’alterazione graduale e non lineare del rapporto fra i macronutrienti,
piuttosto che sulla mera riduzione delle calorie. Ecco cosa ne è uscito fuori:

 

NB: quello che segue è il programma alimentare
seguito personalmente dell’autore dell’articolo, ed è riportato a puro titolo
esemplificativo. Esso non deve essere assolutamente inteso come un invito nei
confronti del lettore a seguire tale protocollo o a trarre ispirazione dallo
stesso per crearne uno simile. Prima di affrontare una dieta chiunque dovrebbe
prima sentire il parere del proprio medico.

 

DIETA A

DIETA B

DIETA C

COLAZIONE

COLAZIONE

COLAZIONE

3 fette Wasa integrali

3 fette Wasa integrali

3 fette Wasa integrali

300 g ananas al naturale

150 g ananas al naturale

150 g ananas al naturale

25 g proteine in polvere

30 g proteine in polvere

30 g proteine in polvere

30 g mandorle

30 g mandorle

30 g mandorle

SPUNTINO

SPUNTINO

SPUNTINO

3 fette Wasa integrali

3 fette Wasa integrali

3 fette Wasa integrali

300 g frutta di stagione

150 g frutta di stagione

150 g frutta di stagione

50 g bresaola

70 g bresaola

70 g bresaola

30 g mandorle

30 g mandorle

30 g mandorle

PRANZO

PRANZO

PRANZO

60 g riso integrale

40 g riso integrale

40 g riso integrale

150 g carne bianca o pesce

200 g carne bianca o pesce

200 g carne bianca o pesce

Verdura a volontà

Verdura a volontà

Verdura a volontà

20 g olio di oliva
extravergine

20 g olio di oliva
extravergine

20 g olio di oliva
extravergine

SPUNTINO

SPUNTINO

SPUNTINO

3 fette Wasa integrali

3 fette Wasa integrali

3 fette Wasa integrali

150 g frutta di stagione

150 g frutta di stagione

125 g trancio di tonno al
naturale

100 g trancio di tonno al
naturale

100 g trancio di tonno al
naturale

30 g mandorle

30 g mandorle

30 g mandorle

CENA

CENA

CENA

40 g riso integrale

40 g riso integrale

3 fette Wasa integrali

200 g carne rossa magra

200 g carne rossa magra

250 g carne rossa magra

Verdura a volontà

Verdura a volontà

Verdura a volontà

20 g olio di oliva
extravergine

20 g olio di oliva
extravergine

20 g olio di oliva
extravergine

SPUNTINO

SPUNTINO

SPUNTINO

30 g proteine in polvere 

30 g proteine in polvere 

30 g proteine in polvere 

 

DIETA D

DIETA E

DIETA F

COLAZIONE

COLAZIONE

COLAZIONE

3 fette Wasa integrali

3 fette Wasa integrali

40 g proteine in polvere

35 g proteine in polvere

35 g proteine in polvere

30 g mandorle

30 g mandorle

30 g mandorle

SPUNTINO

SPUNTINO

SPUNTINO

3 fette Wasa integrali

3 fette Wasa integrali

100 g bresaola

85 g bresaola

85 g bresaola

30 g mandorle

30 g mandorle

30 g mandorle

PRANZO

PRANZO

PRANZO

3 fette Wasa integrali

3 fette Wasa integrali

300 g carne bianca o pesce

250 g carne bianca o pesce

250 g carne bianca o pesce

Verdura a volontà

Verdura a volontà

Verdura a volontà

20 g olio di oliva
extravergine

20 g olio di oliva
extravergine

20 g olio di oliva
extravergine

SPUNTINO

SPUNTINO

SPUNTINO

3 fette Wasa integrali

150 g trancio di tonno al
naturale

150 g trancio di tonno al
naturale

125 g trancio di tonno al
naturale

30 g mandorle

30 g mandorle

30 g mandorle

CENA

CENA

CENA

3 fette Wasa integrali

300 g carne rossa magra

300 g carne rossa magra

250 g carne rossa magra

Verdura a volontà

Verdura a volontà

Verdura a volontà

20 g olio di oliva
extravergine

20 g olio di oliva
extravergine

20 g olio di oliva
extravergine

SPUNTINO

SPUNTINO

SPUNTINO

30 g proteine in polvere 

30 g proteine in polvere 

30 g proteine in polvere 

 

SETTIMANA

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

DOM

1

A

A

A

B

B

B

C

2

C

C

B

B

B

C

C

3

C

D

D

D

C

C

C

4

D

D

D

E

E

E

D

5

D

D

E

E

E

F

F

6

F

A

B

F

F

F

A

7

B

F

F

F

A

B

F

8

F

F

F

A

B

C

 

 

Non
è scopo del presente articolo sviscerare le ragioni fisiologiche (che non
sarebbero peraltro universalmente ritenute valide) per cui tale approccio
alimentare ha funzionato, mi limiterò quindi alla semplice descrizione della
strategia da me applicata. Analizziamo nel dettaglio la dieta riportata nelle
tabelle:

La
dieta
di partenza (Dieta A) prevede un introito totale giornaliero di  circa
2400
Kcal, di cui il 40% circa (250 g) derivanti da carboidrati, il 30%
circa (170 g) da proteine,  ed il restante 30% (85 g) da lipidi.
L’ultima dieta (Dieta F) prevede invece un
introito totale giornaliero di  circa 1800 Kcal, di derivazione quasi
pariteticamente
proteica (250 g) e lipidica (85 g), con una minima quota di
carboidrati. Il gap
calorico fra la prima e l’ultima dieta è dunque di sole 600 kcal, ma la
ripartizione fra i macronutrienti è notevolmente diversa. In
particolare, ad
ogni passaggio da una dieta alla seguente, si assiste ad una riduzione
della
quota di carboidrati, in parte controbilanciata da un incremento della
quota
proteica. La dieta B è infatti caratterizzata da una riduzione totale
di circa 45 g di carboidrati compensata da un incremento di circa 25 g
di proteine, per un totale di 80 Kcal
in meno; le differenze fra le due diete interessano la colazione, lo
spuntino
mattutino ed il pranzo. La dieta C prevede altri 30 g di carboidrati in
meno e 15 g di proteine in più rispetto alla dieta B, con una riduzione
calorica di altre 60 Kcal rispetto alla dieta B; stavolta le differenze
fra le
2 diete interessano lo spuntino pomeridiano e la cena. La strategia di
riduzione di carboidrati e calorie ed aumento di proteine procede in
modo
simile fino alla dieta F. Il programma inizia con la dieta A che viene
mantenuta per i primi 3 giorni, dopodiché si passa alla dieta B, che è
mantenuta per altri 3 giorni, ed infine alla dieta C. A questo punto,
al fine
di evitare un decremento calorico eccessivamente drastico e repentino,
e di
scongiurare il pericolo di incappare in un adattamento in negativo del
tasso
metabolico di base, si compiono 2 passi indietro, ripartendo dalla
dieta B. Quest’ultima
sarà quindi mantenuta per 3 giorni e sarà seguita per altri 3 giorni
dalla
dieta C e quindi per altri 3 giorni dalla dieta D.  Questo metodo “a
dente di
segaâ€, che comporta il passaggio da una dieta all’altra ad intervalli
temporali
di 3 giorni, e che prevede un re-incremento delle calorie ogni 9
giorni, è
applicato fino al lunedì della 6° settimana.  Le ultime 2 settimane
presumono
invece l’alternanza di 3 giorni di iperproteica – ipoglicidica (“la
cosiddetta
“fase di scarica dei carboidratiâ€), seguite da 2 giorni di dieta più
ricca in
carboidrati (la cosiddetta “fase di ricarica dei carboidratiâ€). È
quindi
previsto un ciclo composto da 3 giorni consecutivi di dieta F, seguiti
da un
giorno di dieta A ed un giorno di dieta B. 

Grazie
ai
dati ottenuti dall’analisi computerizzata della composizione corporea
(FitNext), ho avuto la possibilità di quantificare il risultato
ottenuto con
questo programma alimentare. In 8 settimane di dieta ho raggiunto,
partendo da
un peso corporeo di 93 Kg con il 12% di grasso, il peso corporeo di 84
Kg con il 4% di grasso. La perdita di massa magra è stata minima, di
circa 2 Kg. E tutto questo con 3 sedute di allenamento di 45’ la
settimana, e senza svolgere alcun tipo di
attività aerobica !

 

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