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Dormire bene: ecco le posizioni migliori

Tutti noi sentiamo l’esigenza, dopo una lunga giornata di lavoro, studio, o alle prese con tutte le varie attività quotidiane che ci riempiono le ore, di farci una bella dormita per ritemprarsi e ricaricarsi, ed essere pronti ad affrontare una nuova, intensa giornata. Si fa presto però a dire riposare: non sempre andare a dormire significa alzarsi la mattina dopo belli riposati. Può infatti capitare, al risveglio, di accusare dolore alle braccia o in altre parti del corpo, di non essere del tutto pimpanti, e in generale di non sentirsi per nulla riposati.

Ci sono molti fattori che permettono di dormire più o meno bene: dal materasso che si usa e in generale dalle condizioni della stanza in cui si dorme al vostro stato mentale, dalla posizione che assumete ai problemi fisici che potete avere. Quando si riposa male, dunque, risalire alla causa del problema non è sempre così facile, ma ci sono alcuni accorgimenti utili che si potrebbero adottare per riposare meglio.

La posizione a letto, in particolare, può essere un fattore davvero determinante. Innanzitutto c’è da dire che non esiste una posizione ideale per tutti: chi accusa alcuni problemi particolari, come per esempio dolori alla schiena, o chi sta cercando di curare un’ernia cervicale, potrebbe trarre sollievo da una precisa posizione, mentre chi solitamente russa potrebbe adottare una soluzione diversa. Ad ogni persona, a seconda delle proprie esigenze e del proprio fisico, corrisponde una posizione che è migliore di un’altra, adottando la quale si può davvero dormire meglio.

Partiamo dalla posizione sulla schiena: da una ricerca effettuata da Covenant Health System, questa è una delle posizioni più salutari, poiché dormendo in questo modo è possibile prevenire fastidiosi dolori alla schiena e al collo, ma non è tutto. La posizione supina, infatti, riduce il reflusso di acido gastrico e sembra che riduca persino le rughe. Come detto, però, la posizione che va bene per una persona potrebbe non essere la migliore per altre, e infatti chi soffre di apnee notturne o è portato a russare dovrebbe assumere un’altra posizione quando dorme. Chi russa, per esempio, potrebbe trarre dei benefici dal dormire su un fianco, come pure le donne in gravidanza. In caso di problemi al collo e alla schiena, anche questo tipo di posizione potrebbe risultare ottimale, ma c’è il rischio che adottando questa posizione i muscoli delle spalle e del collo si comprimano. Anche chi soffre di mal di schiena può adottare questa posizione, mettendo magari un cuscino sotto le ginocchia: in questo modo la tensione sulla zona lombare viene alleviata.

Sembra invece che non ci siano scusanti per chi dorme a pancia in giù: secondo la ricerca, infatti, questa sarebbe la posizione in assoluto peggiore. Non adatta a chi russa, perché facilita il russare, la posizione a pancia in giù comporterebbe anche molti altri problemi: favorirebbe il reflusso di acidi a causa della compressione dello stomaco e potrebbe comportare problemi di infiammazione dei nervi, formicolio ed intorpidimento degli arti a causa della pressione esercitata sulle articolazioni e sui muscoli della colonna vertebrale.

Tenendo presenti queste considerazioni di carattere generale, cercate di trovare la vostra posizione ideale, e vedrete che il vostro sonno ne trarrà dei benefici, permettendovi di riposare davvero e di cominciare ogni giorno una nuova, impegnativa giornata nel migliore dei modi.

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