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Fumare è assurdo! Trucchi e segreti per combattere e sconfiggere il tabagismo

Fumare e non avere nessuna intenzione di smettere, alla luce delle recenti e passate scoperte della scienza medica, rappresenta una scelta assurda ed autolesionistica. Per quanto mi riguarda, io sono un ex tabagista da circa un anno e sono stato vittima del vizio per oltre due decenni.
Nell’arco di questo lungo periodo ho dovuto sopportare un conflitto interiore lacerante che mi faceva oscillare schizzofrenicamente tra un sentimento violento di repulsione ed il desiderio irresistibile di accendermi una sigaretta. Tutto ciò mi procurava delle gravi crisi di depressione e di frustrazione che non facevano altro che peggiorare la mia situazione. Un forte condizionamento mentale dirigeva il corso, senza che io ne avessi sentore, dei miei pensieri, sentimenti ed azioni. Era come se una sorta di demone si fosse insinuato nei recessi più intimi del mio cervello ed in un certo senso è, a mio parere, quello che avviene, in misure differenti, a tutti i fumatori.
Le ragioni di ciò sono certamente molteplici, ma vanno ricercate soprattutto nella pubblicità occulta del tabacco. Per il tramite di essa ci convinciamo che fumare sia in qualche modo un qualcosa d’innocuo che ci da una spinta in più, facendoci addirittura sembrare delle persone sicure di sè o addirittura affascinanti. C’è chi vuol sembrare un duro, chi un intellettuale, chi vuol far colpo su un potenziale partner e via di seguito.
Diventare consapevoli delle motivazioni inconscie che ci hanno spinto ad iniziare a fumare e che ci impediscono di smettere è il primo grande passo lungo la via dell’emancipazione “dalle bionde”. Occorre demolire uno ad uno tutti gli alibi costruiti ad arte dal nostro ego malato di fumatori. Una volta ripuliti da tutto questo pattume mentale, chiudere con il fumo diventerà relativamente facile. Scavare a fondo nelle nostre sovrastrutture mentali non è impresa da poco, ma è necessaria per arrivare a recidere le profonde radici da cui il desiderio di fumare trae la linfa vitale. Interrompere questo circuito aumenta enormemente le nostre probabilità sia di smettere che di non ricadere in tentazione.
Per fare ciò è importantissimo leggere ed informarsi sul tabagismo il più possibile. Soltanto in questo modo, potremo trasformare i nostri schemi mentali e dare vita ad un circuito mentale virtuoso di pensieri, sentimenti ed azioni dirette al nostro scopo.
Se quando spegniamo l’ultima sigaretta, abbiamo compiuto preliminarmente questo lavoro, partiamo nettamente in vantaggio rispetto a chi deve continuamente reprimere il desiderio. Per costoro bisogna, in questo modo, fare esclusivo affidamento sulla forza di volonta e portare a compimento il proposito di uscire dalla dipendenza può trasformarsi in un vero e proprio calvario.
In tal guisa è molto facile cadere in depressione e da qui tornare a fumare. Inoltre il desiderio represso, spesso e volentieri, viene surrogato con quello di mangiare. Sostituiamo la fame nervosa di nicotina con quella di cibo per cui ne deriva tutta una serie di problematiche connesse con un consistente aumento di peso.
In definitiva la via più breve per smettere consiste nel decondizionare la nostra mente e nel cambiarne la struttura. La forza di volontà permane un elemento importante e decisivo che deve comunque esser affiancata dalla consapevolezza di aver tutto da guadagnare e nulla da sacrificare.

Ricard

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