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La Legge di Attrazione ai tuoi ordini in 5 semplici mosse

Una delle difficoltà più ricorrenti nell’applicazione della LOA (Law of Attraction, ovvero Legge di Attrazione) è trovare un metodo infallibile (quindi, un metodo che valga per tutti, e a tutti permetta di ottenere risultati). Tante volte ci siamo chiesti: “ma esisterà davvero un metodo così“? Partendo dalla premessa che la Legge di Attrazione esiste, che opera ogni giorno, a prescindere dalla nostra consapevolezza o meno, ritengo che un metodo debba esistere per forza di cose. Il problema è semmai trovarlo. Fatta questa premessa doverosa, soprattutto perché ho letto in rete molti articoli che ne mettevano in discussione l’esistenza e, quindi, traevano la conclusione, o quantomeno il dubbio, che la LOA esistesse davvero (come a dire, se non ho trovato io il metodo allora la Legge non esiste!), possiamo passare a individuare 5 “segreti” che ci permetteranno di:

  • stare bene sin da subito;
  • familiarizzare con la Legge dell’Attrazione;
  • ottenere risultati (quindi, manifestare la vita che vorremmo).

Iniziamo.
1) Sgombriamo la mente dai pregiudizi e da quello che conosciamo su ciò che è possibile e ciò che non lo è. Cosa significa? Significa innanzitutto “rilassiamo la mente” dai soliti pensieri che la invadono quotidianamente. Tengo a precisare che non potrete controllare tutti i vostri pensieri e non ha alcun senso mettersi in uno stato di “ansia” semplicemente perché non si è in grado di tenere tutti i pensieri sotto il nostro dominio. Ho letto articoli sul web, anche molto votati nei network, dove si parla proprio di questa difficoltà iniziale (essendo articoli molto votati è logico presumere che la difficoltà sia di molti). Quindi inizio subito col dirvi di non provarci neppure a tenere sotto controllo ogni pensiero e menchemeno di andare in panico o provare sensi di colpa per non esserci riusciti. In questa fase dobbiamo solo attivare un “contro-dialogo“interno ogni volta che prendiamo coscienza di un pensiero limitante. Ad esempio: “riescono solo i raccomandati“, possiamo replicare a noi stessi “ma sarà davvero così? Sarà che riescono solo i raccomandati o non sarà invece un alibi per non provarci neppure e non avere delusioni in futuro?”. Se poi la maggioranza dei pensieri negativi ci sfugge, non preoccupiamoci . All’inizio è normale, dobbiamo concederci del tempo per “fare pratica” (e si sa che “la pratica val più della grammatica”).
2) Capiamo quello che vogliamo davvero. Siamo dinanzi a un punto fondamentale. Molto spesso mi capita di rendermi conto che do per scontato che ci sono cose che “non posso non volere”. Ad esempio, non posso non volere “una montagna di soldi” perché è una cosa normale, e chi non vorrebbe smettere di lavorare per dedicarsi alla famiglia, agli hobbies e ai piaceri della vita? Non commettiamo l’errore di pensare che “sia ovvio che vogliamo una certa cosa” perché qui di ovvio non c’è proprio nulla. Se quello che mi rende davvero felice è lavorare, non c’è nulla nè di male nè di sbagliato in questo. Non siamo tutti uguali e quindi non possiamo desiderare tutti la stessa cosa. Detto questo, è normale che il denaro non deve mancare per soddisfare le necessità quotidiane, altrimenti non avremmo la possibilità di dedicare del tempo a noi stessi e alla nostra crescita personale. Occorre quindi un giusto equilibrio. D’altro canto non potremmo essere felici neppure con moltissimi soldi ma senza affetti. Tutti questi elementi devono essere presenti per renderci felici, come ingredienti di una ricetta perfetta: famiglia, soldi, autostima, amici, hobbies e qualsiasi altra cosa che ci dia gioia. Quindi, interroghiamoci su quello che vogliamo davvero. Come? Proviamo a “fare un’anticipazione mentale del risultato“, quindi a immaginarci in prima persona come se avessimo già ottenuto quel risultato. Cosa proviamo? Niente? Non fa per noi. Gioia? E’ il nostro obiettivo.
3) Immaginiamoci in modo costante all’interno della situazione desiderata e godiamoci la gioia e la serenità che questa immaginazione ci trasmette. Anche questo è un punto importantissimo. Ancora una volta tengo a premettere che non dobbiamo in nessun modo colpevolizzarci se “cadiamo” nella realizzazione di questo esercizio e se non riusciamo sin da subito ad avere la concentrazione giusta per portarlo a termine come vorremmo. E’ normale. Il segreto è “prenderla come un gioco” un po’ come fanno i bambini (a cui non verrebbe mai in mente di sentirsi in colpa o in difetto se un gioco non è riuscito proprio come volevano). Questo “trucco” allegerisce gli animi e ci porta a divertirci mentre ci immaginiamo in prima persona perfettamente realizzati. Una piccola deviazione: è importante immaginarci in prima persona (quindi dentro la scena) e non in terza persona come osservatori, in quanto l’inconcio percepisce le immagini senza discuterle né commentarle, ma letteralmente. Quindi, un conto è osservare una scena dall’esterno, un conto è vederci dentro la scena, con tutte le emozioni positive che essa ci infonde. Questo esercizio di “immaginazione creativa”, se svolto correttamente e per un tempo di almeno 20 giorni, produrrà di sicuro il risultato voluto. Lo dico per averlo provato in prima persona con lo stupore e la gioia che potete immaginare.
4) Allineamoci alla nostra frequenza vibrazionale. Cosa significa? Ognuno di noi emette energia in relazione ai pensieri ricorrenti che possiede. Questa energia (o frequenza vibrazionale) può essere positiva, negativa, o come più di frequente accade, positiva per alcuni aspetti e negativa per altri. Questa situazione ci pone sui gradini di una scala energetica immaginaria. Un esempio chiarirà il tutto. Ammettiamo che io lavori come segretaria in un’azienda, percependo uno stipendio mensile di € 1.400, ma che il mio desiderio più intimo sia quello di essere ricchissima, diciamo di possedere 100 mln di euro. Capite che se sono una segretaria di un’azienda, sarà molto difficile per me, se non impossibile emettere una frequenza vibrazionale da 100 mln di euro, il che significa immaginarmi dentro una situazione da 100 mln di € e provare tutta la gioia conseguente! E’ meglio andare quindi per gradi e se il mio obiettivo sono i soldi, focalizzarsi su un obiettivo minore, ma che la mente riconosce come possibile, ad esempio 25.000 €, e poi alzare sempre di più le mie aspettative.
5) Siamo coerenti e grati. Abbiamo detto che stiamo giocando, e mentre lo facciamo (nel segreto del nostro cuore, perché è meglio non condividere con altri i nostri progetti) dobbiamo essere coerenti. Infatti l’Universo è come un bambino: se esprimi un desiderio, ma nella vita di tutti i giorni assumi un atteggiamento incoerente con le tue aspettative (vuoi per paura, diffidenza o altro), l’Universo lo percepirà e non ti darà ciò che desideri. Infatti l’incoerenza è data dal dubbio, a sua volta scatenato da pensieri (coscienti o meno) negativi. Pertanto prestiamo attenzione al nostro atteggiamento quotidiano non cedendo al dubbio e alla paura. Quindi, tornando all’esempio di prima, se la mia aspettativa è di ricevere 25.000 €, mi devo comportare come se li avessi già, provando la sensazione corrispondente. Infine è fondamentale essere grati. Grati per tutto quello che si ha (e che non è affatto scontato), grati per gli affetti, per il lavoro, il marito/moglie, per i figli, per i soldi, per i genitori, per un paesaggio, per una vacanza etc. La gratitudine alimenta uno stato d’animo di gioia molto potente, che apre le porte all’Universo, permettendogli di esaudire i nostri desideri. E ora che aspettate? E’ tempo di giocare al “gioco della Vita” e di vincere!

Nadine www.vivereilsegreto.it

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