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La ricetta anti-cancro a base di Aloe di Padre Romano Zago

Sta davvero spopolando in questi ultimi anni una ricetta che, a detta del suo “scopritore” sarebbe perfino in grado di guarire dal Cancro. Sto parlando della ricetta di Padre Romano Zago, un frullato composto da tre semplici ingredienti naturali: un po’ di grappa, del miele e le foglie di un particolare pianta, molto conosciuta tra gli esperti del settore: l’Aloe. In questo caso parliamo però di Aloe Arborescens e non della più comune e ricercata Aloe Vera. Quest’ultima infatti, a detta del frate brasiliano, sarebbe di qualità inferiore rispetto all’Aloe Arborescens, che oltre ad adattarsi meglio ai climi freddi, ha un maggiore concentrazione di nutrienti, quali sali minerali, vitamine e soprattutto elementi antrachinonici, come l’aloina. Infatti recenti studi scientifici hanno dimostrato il potere lassativo, citoprotettivo e soprattutto antitumorale di queste sostanze, contenute per lo più nella parte esterna del gel e nella buccia dell’Aloe Arborescens. In particolare sono stati due italiani a mettere in luce le proprietà terapeutiche di questi composti: la dottoressa Teresa Pacere e il dottor Paolo Lissoni. Tornando al campo dello “studio empirico”, cioè delle scoperte fatte sul campo, Padre Romano Zago, un frate brasiliano dell’ordini dei francescani, è colui che ha scoperto, sperimentato e poi divulgato la ricetta anti-cancro a base di Aloe Arborescens, miele e grappa. La ricetta è originaria di un distretto povero delle Favelas, in Brasile, dove gli abitanti sono alla fame e non hanno i soldi necessari per permettersi le normali cure mediche. Facendo di necessità virtù, hanno trovato metodi naturali alternative per far fronte alle malattie e tra questi l’Aloe riveste un ruolo di primo piano. Padre Zago, dopo aver scoperto l’esistenza di questa famosa ricetta miracolosa, si è recato in questo villaggio ed ha ottenuto la ricetta. Inizialmente scettico ebbe subito modo di ricredersi quando un paziente affetto da cancro, ormai dato per spacciato dai medici, riuscì a guarire completamente grazie all’assunzione di questo preparato. Da allora il frate brasiliano ebbe modo più e più volte di sperimentare le magiche virtù di questo semplice frullato, ottenendo centinania di guarigioni anche in casi del tutto disperati. Certo la ricetta non è una panacea e non sempre è in grado di guarire il paziente, ma riesce comunque e sempre a migliorare lo stato di salute, o almeno a contrastare gli effetti collaterali della chemio, qual’ora si volesse tentare di seguire entrambe le strade. Visti i tantissimi casi di guarigione, Padre Romano Zago, con l’intento di divulgare questi risultati incredibili, decise di scrivere un libro che descrivesse la ricetta e che raccontasse della possibilità concreta di guarire, seguendo con scrupolo le sue istruzioni. Il libro, che in Italiano si intitola “Di Cancro si può Guarire” è diventato in breve tempo un successo mondiale, vendendo migliaia di copie in tutto il mondo. Oggi grazie a questo volume molte persone hanno potuto replicare la scoperta di Padre Zago procurandosi una pianta di Aloe, del miele e un qualsiasi tipo di distillato (grappa, gin, whisky, cognac, ecc..) e sono in molti a giurare sulla sua efficacia e non solo per il cancro, ma anche contro tante altre patologie meno serie. La ricetta non è più un segreto e può essere divulgata senza problemi, dato che non è brevettabile da nessuno, ne da Padre Zago, ne dalle case farmaceutiche.
Si tratta appunto di un semplice frullato, così composto:
– 350 g di foglie di Aloe Arborescens;
– 500 g di miele biologico;
– 3-4 cucchiai di grappa o di altro distillato.
Nient’altro. Ci sono però alcune accortezze da seguire per evitare di compromettere le proprietà nutrizionali della ricetta. Per esempio la pianta dovrebbe avere almeno 4-5 anni d’età, in modo che sia giunta a piena maturazione e che abbia quindi il massimo contenuto di principi attivi. Va acquistata una pianta coltivata biologicamente e all’aperto, dato che le sue proprietà derivano dalla qualità del terreno e soprattutto dal sole. Le foglie vanno raccolte dopo 6-7 giorni che non ha piovuto, in modo che la foglia contenga meno acqua e più sostanze nutritive e andrebbero raccolte e frullate al buio, dato che la luce del sole distrugge alcuni principi attivi molto importanti.
Chiunque può prepararsi questo semplice frullato a casa a costo quasi zero e gli effetti benefici sono assicurati. Provare per credere.

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