No Banner to display

Article Marketing

article marketing & press release

Parto in casa sicuro come in ospedale

Il rischio di complicanze è praticamente lo stesso per una donna che inizia il travaglio in casa col supporto di un’ostetrica e per una che lo fa in ospedale.

 

Il parto in casa é da molti percepito come primitivo e pericoloso. Ad analizzarne le caratteristiche e le percentuali di rischio comportate da questa pratica arriva una ricerca olandese che afferma: il parto in casa é sicuro come quello in ospedale.

 

Quello condotto dall’équipe olandese é il più ampio studio mai realizzato sul tema del parto in casa. I ricercatori del "TNO Institute for Applied Scientific Research" hanno preso in esame un campione di 530.000 nascite ed hanno scoperto che i tassi di mortalità sia del bambino che della partoriente in caso di parto in ospedale o domestico non presentano differenze sostanziali.

 

“Abbiamo concluso che il rischio di complicanze è praticamente lo stesso per una donna che inizia il travaglio in casa col supporto di un’ostetrica e per una che lo fa in ospedale sempre con un’ostetrica” ha spiegato Simone Buitendijk, lo studioso che ha guidato il team di ricercatori. 

 

I Paesi Bassi presentano un numero altissimo (rispetto alle medie europee) di donne che decidono di partorire nella propria casa. Negli ultimi anni però in Olanda si era anche registrato il più alto tasso di mortalità neonatale di tutta l’Europa e questi dati preoccupanti avevano portato le autorità a promuovere diverse campagne di sensibilizzazione. Il consiglio per tutte le donne in attesa di un bambino era quello di scegliere di darlo alla luce in ospedali attrezzati, preferendo queste strutture al parto in casa.

 

Tra i casi presi a campione, circa un terzo delle donne che avevano deciso di partorire in casa e che qui avevano iniziato il travaglio é stato trasferito comunque in ospedale. Questo perché durante il travaglio sono insorte complicazioni, come la presenza di un battito cardiaco fetale anomalo o la necessità di somministrare antidolorifici specifici alla madre. "Ma anche in questi casi il rischio corso da madre e figlio non è risultato maggiore che se la madre fosse stata fin dall’inizio in ospedale" precisa il Professor Buitendijk.

 

In Olanda un terzo delle donne in attesa di un figlio sceglie di portare a termine la gravidanza mettendo alla luce il proprio bambino tra le mura domestiche, con l’aiuto e la supervisione di un’ostetrica professionista.

 

La ricerca olandese, pubblicata dalla rivista scientifica "Bjog", nasce proprio dall’esigenza di verificare quanto i rischi e i problemi derivanti dal parto domestico abbiano influito sulle statistiche, facendo aumentare i tassi di mortalità neonatale in Olanda. Le premesse sono state però smentite ed il parto nella propria abitazione si é rivelato non molto diverso da quello in ospedale e di certo non meno sicuro. "Il parto a casa, se la gravidanza non è a rischio, è sicuro come in ospedale" continua il Professor Simone Buitendijk. Per non correre rischi inutili il bambino deve essere in una posizione ottimale, non deve presentare difetti congeniti e la madre non deve avere subito un cesareo in precedenza.

 

Insomma nei casi definiti dai medici come "gravidanze a basso rischio" i pericoli rappresentati da un parto tra le mura domestiche si equiparano sostanzialmente a quelli in cui madri e figli potrebbero incorrere anche se ricoverati presso una struttura ospedaliera. E’ in ogni caso fondamentale che l’ostetrica sia esperta e preparata, e soprattutto che sia in grado di riconoscere immediatamente l’insorgenza di problemi che potrebbero rappresentare un rischio per la partoriente e per il neonato. "Anche nelle gravidanze senza rischi – avvertono gli esperti – si possono verificare emergenze inaspettate (da un travaglio troppo lungo a un’emorragia post-parto) che solo in un ospedale possono essere affrontate nella maniera adeguata.

Leave A Comment

Your email address will not be published.

Article Marketing