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Guida per la conservazione delle staminali: le banche del sangue e la conservazione

Una volta estratte le staminali dalla vena cordonale, in Italia non sarà possibile conservarle, per questo bisognerà trasferirle in una banca del sangue estera. Con Futura Stem Cells, nella seconda para della guida alla consevazione, scopriamo qual è il percorso delle staminali una volta prelevate.

  • Come conservare le cellule staminali cordonali?

In Italia è possibile prelevare il sangue del cordone ombelicale per donarlo oppure per conservarlo privatamente a uso famigliare.
Le leggi Italiane non permettono attualmente la conservazione famigliare entro i confini nazionali, ma consentono di trasportare all’estero il campione di sangue cordonale prelevato dopo il parto. Non esiste alcun divieto relativo all’utilizzo del campione crioconservato fuori dal territorio nazionale, come per altro testimoniano i trapianti di campioni autologhi già effettuati in molti paesi al mondo. Nel caso in cui fosse necessario, esso sarebbe trasportato in Italia e messo a disposizione di équipe mediche specializzate nell’utilizzo delle cellule staminali.
Le cellule staminali donate a uso eterologo attualmente possono essere utilizzate solo nella medicina trapiantologica, mentre le cellule staminali conservate ad uso privato possono essere impiegate sia nelle terapie trapiantologiche che in quelle rigenerative sperimentali, poiché la famiglia ha la facoltà di decidere come impiegare il proprio campione anche sperimentando tecniche in fase di sviluppo.
Vuoi donare il sangue del cordone? Ecco cosa devi fare:

  • Prima del parto:

Verifica che l’ospedale che hai scelto per partorire sia un centro di raccolta: non tutti i punti nascita offrono questo servizio pubblico.
Visita il sito dell’Adisco che fornisce l’elenco completo delle strutture ospedaliere in cui si raccoglie il sangue da cordone ombelicale.
Contatta il reparto di ostetricia/ginecologia dell’ospedale e prendi appuntamento con la persona che ha l’incarico di raccogliere le candidature alla donazione del sangue cordonale: ti farà compilare un consenso informato ed un questionario con domande specifiche sullo stato di salute della madre, del padre e delle rispettive famiglie.

  • Il giorno del parto

Ricorda al personale ostetrico la tua scelta di donare il sangue del cordone ombelicale.

  • Dopo il parto

Dopo i 6 mesi di “quarantena” sarai contattato dal personale dell’ospedale in cui hai partorito, che ti darà l’appuntamento per un prelievo di sangue per garantire il tuo buono stato di salute e quello del tuo bambino e per evitare di trasmettere malattie a chi riceverà il sangue donato. Ricorda che la donazione è anonima e che sarà rifiutata se:

  • Non puoi garantire dopo 6 mesi dal parto il prelievo di controllo nell’ospedale che ha effettuato la raccolta
  • La tua gestazione sarà inferiore alle 35 settimane.
  • La rottura delle acque sarà superiore alle 12 ore.
  • Durante il travaglio avrai febbre superiore ai 38° C.
  • Se il piccolo presenterà stress fetale, peso inferiore ai 2500 grammi, malattie batteriche o virali contratte durante il periodo di gestazione.
  • Verrà raccolta una quantità di sangue identificata come non sufficiente (al di sotto di 80 ml).
  • Il parto avverrà nel weekend, di notte, durante i giorni festivi o in assenza di personale accreditato.

Sappi inoltre che se il tuo bambino presenta una patologia alla nascita o evidenziata in epoca prenatale, o se hai già dei figli affetti da malattie per le quali risulti idoneo l’utilizzo delle cellule staminali, puoi fare la “donazione dedicata”: la raccolta del sangue del cordone viene garantita dal Sistema Sanitario Nazionale, le cellule staminali vengono conservate gratuitamente nelle banche italiane e sono a disposizione esclusiva della tua famiglia. In questi casi chiedi aiuto al tuo ginecologo perché prima del parto dovrai fornire la documentazione clinico-sanitaria adeguata. Stai per diventare mamma e hai scelto la conservazione privata? Segui questi passaggi:

  • Prima del parto

Contatta per tempo telefonicamente o via mail l’azienda scelta, firma il contratto confermando l’adesione e aspetta di ricevere il kit di raccolta direttamente a casa tua.
Recati presso la Direzione Sanitaria dell’ospedale in cui hai scelto di partorire per avere informazioni sull’eventuale ticket da pagare, per depositare il foglio informativo allegato al kit e per consegnare i documenti necessari all’ottenimento del nulla osta all’espatrio del campione. Nei 30 giorni prima della data presunta della nascita, effettua le analisi richieste.

  • Il giorno del parto

Il giorno del parto, porta con te il kit e consegnalo al personale sanitario che ti assisterà ed eseguirà la raccolta del sangue cordonale. Contatta il corriere, come ti sarà stato indicato dall’azienda per il ritiro ed il trasporto del Kit.

  • Dopo il parto

Aspetta i 6 mesi di “quarantena” (che servono per garantire l’idoneità alla conservazione delle cellule staminali), dopo i quali sarai contattato dall’azienda per confermare l’avvenuta crioconservazione.
Nel caso in cui ti servissero le cellule staminali conservate per il tuo bambino o per un membro della famiglia, contatta tempestivamente l’azienda, che provvederà subito al recupero del tuo campione ed al suo trasporto. Seguendo questi passi potrai donare e conservare le cellule staminali del cordone ombelicale, ricorda però di muoverti per tempo. Per maggiori informazioni:Scarica la guida completa. A cura di Futura Stem Cells
Per info [email protected]

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