P { margin-bottom: 0.21cm; }Credo si capitato a tutti di domandarsi perché alcune cose apparentemente ed intuitivamente facilmente da mettere in atto e dal potenziale grande beneficio non vengano realizzate da chi avrebbe l’incarico istituzionale e i mezzi materiali per poterle fare.
In questo contesto la breve e personale considerazione che si voleva portare avanti riguardava la sanità in Italia e il suo rapporto con le campagne di prevenzione molto pubblicizzate e diffuse in televisione ma per cui, a ben guardare, c’è pochissimo materiale informativo ufficiale a disposizione. Ci si domanda come mai l’azienda sanitaria italiana non abbia mai pubblicato e capillarmente diffuso un semplice prontuario di esami consigliati specifici per età, sesso e classi di rischio (ereditarietà, morfologia etc.) per tutte quelle patologie in cui la prevenzione ha un riconosciuto e scientificamente dimostrabile ruolo fondamentale.
Non è che non si parli della cosa, anzi, i programmi televisivi dedicati all’argomento salute sono numerosi e la parola prevenzione fa sicuramente audience, ma non si tratta di canali di informazioni ufficiali e sono essenzialmente programmi divulgativi e di intrattenimento. Quando si arriva al punto di sistematizzare tutti quei discorsi con i numeri e di rispondere a domande specifiche del tipo: “Quando e quali esami devo fare”, ecco che le cose sembrano assumere un’aria più fumosa e manca un voce che faccia da comune denominatore a questi discorsi.
E’ cosi difficile mettere assieme questi dati, formalizzarli in un linguaggio semplice e chiaro per il cittadino e diffonderli al grande pubblico attraverso un opuscoletto di poche pagine ben scritte? Non sappiamo se il paragone regga ma ci immaginiamo qualcosa di molto simile al sistema dei tagliandi delle autovetture dove ogni tot di chilometri percorsi (o anni di vita) vengono previste una serie di verifiche e sostituzione da fare (olio ogni 20oookm, cambio della cinghia ogni 150.000 …). Il tutto con il preciso 0biettivo di allungare la vita dell’automobile e mantenerla in piena efficenza. Immaginiamo che qualcosa di molto simile, magari sepolta in qualche cassetto del ministero della salute, esista, ma l’informazione fa fatica a saltare fuori.
Oltre a molte forme tumorali, cardiopatie, problemi vascolari e via dicendo, esistono tutta una serie di problemi potenzialmente invalidanti che possono essere facilmente diagnosticati e messi sotto controllo con esami che non richiedono nemmeno la visita in ospedale dato che possono essere eseguiti presso centri privati specializzati. Un esempio sono gli esami della vista per diagnosticare patologie dell’occhio come retinopatie e glaucoma, facilmente e velocemente eseguibili presso molti centri di ottica.
Le obiezioni si possono ben immaginare: che una persona non è paragonabile ad una macchina, la pletora dei fattori individuali ambientali ereditari etc. etc.
Certo, esporsi con un documento ufficiale da diffondere in maniera sistemica comporta una serie di rischi, ma proporre delle poche e semplici linee guida per la prevenzione delle principali patologie, propendo un calendario di esami da fare nell’arco della vita individuale di ognuno, crediamo ed immaginiamo possa essere quel passo in più per fare delle prevenzione un arma effettiva per il benessere e la salute del cittadino.