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Smettere di fumare: consigli pratici e strumenti utili

Che il fumo faccia male è ormai cosa nota. Eppure leggere sul pacchetto di sigarette che il “fumo uccide” o “provoca il cancro” non ha mai sortito particolari effetti sul fumatore. Evidentemente incutere nel fumatore la paura di contrarre una malattia non è un deterrente efficace. Ma è un dato di fatto che smettere di fumare è possibile. Oggi il fumo non è più considerato come simbolo di appartenenza ad una certa classe sociale e il “fumare” non conferisce più un’immagine virile. Al contrario oggi il fumatore è visto come una persona debole caratterialmente, incapace di vincere una dipendenza che lo rende schiavo. In alcuni casi il fumatore è visto come un vero proprio appestato. Diventa importante riuscire a smettere di fumare anche per riguadagnare un certo status in ambito sociale e professionale, oltre che per limitare il rischio di malattie. Ma come smettere di fumare da soli e quali sono gli strumenti utili per riuscire a raggiungere questo obiettivo? Ormai da anni esistono sul mercato dei surrogati che contengono nicotina: si tratta di cerotti o di chewingum che permettono di assumere nicotina senza fumare. Questi surrogati aiuterebbero il fumatore perché gli permetterebbero di continuare ad assumere nicotina da altre fonti e quindi di resistere più facilmente alla prima fase post-fumo. Da qualche tempo è stata poi introdotta sul mercato la sigaretta elettronica: si tratta di un dispositivo cilindrico, simile nella forma ad una comune sigaretta. E’ dotata di batteria e, ad ogni boccata, permette di inalare il vapore di una soluzione di glicole propilenico, glicerolo, nicotina (in quantità variabile o anche assente) e aromi naturali. La sigaretta elettronica impedisce l’assunzione di tutte le sostanze tossiche contenute nel tabacco e nella carta, ma non aiuta il fumatore a vincere i sintomi psicologici di astinenza dal fumo: infatti il fumatore non fa altro che sostituire una sigaretta reale con una finta e quindi conserva tutta le gestualità e le abitudini che ha radicato negli anni. Tra i sistemi per smettere di fumare conservano un ruolo importante anche quelle tecniche mutuate dalle discipline orientali come l’agopuntura o l’auricoloterapia. Alcuni invece ricorrono a sedute di ipnosi presso studi qualificati o centri antifumo specializzati. Alcuni terapeuti promettono di ottenere il risultato dopo una sola seduta di ipnosi. Ci sono tantissimi ex-fumatori che hanno smesso di fumare dopo aver letto il celebre libro di Allen Carr dal titolo “è facile smettere di fumare se sai come farlo”. Si tratta di un libro che aiuta il fumatore a trovare una nuova interpretazione della sua dipendenza e lo aiuta a prendere consapevolezza di come non fumi per piacere, per trovare concentrazione o per cercare di rilassarsi: in realtà la sensazione di piacere o di rilassamento è una conseguenza del fatto che, assumendo nicotina, si va a colmare quel senso di vuoto e insofferenza causato dalla mancanza di nicotina stessa. Allen Carr guida il lettore in un percorso che permette di attribuire alla sigaretta un significato diverso da quello che ogni fumatore le ha sempre attribuito: la sigaretta non è più uno “zuccherino” o un premio da concedersi ogni tanto, ma al contrario un veleno che logora la salute fisica e psichica. Quando il fumatore matura questa nuova visione del fumo trova molto più facile uscire dal tunnel, perché vive tale processo come un percorso di liberazione e non di privazione.
Insomma, di sistemi per provare a smettere di fumare ce ne sono tanti e vale sicuramente la pena investire in uno di essi per liberarsi di questo vizio. O, in alternativa, se proprio si vuole evitare di investire dei soldi, si può sempre ricorrere al metodo più antico che esista: la forza di volontà.

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