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Terapia all’ossigeno iperbarico

La tecnologia applicata al campo dell’estetica si sta evolvendo rapidamente, e proposte sempre nuove si affacciano rapidamente sul mercato. La tendenza generale sembra rivolgersi verso tecniche che siano il meno invasive possibili. Nel campo del ringiovanimento cutaneo l’ultimo "grido" è rappresentato dalle applicazioni di ossigeno iperbarico, ampiamente pubblicizzate da famose star internazionali che ne hanno fatto uso con risultati decisamente apprezzabili. Il principio fondamentale sul quale si basa la terapia all’ossigeno iperbarico diventa evidente considerando la struttura funzionale dell’epidermide: il derma è infatti costituito da varie cellule comprendenti anche i fibroblasti che sono deputati a produrre le proteine collagene (costituito da prolina, glicina e idrossiprolina) ed dall’elastina (contenente gli aminoacidi desmosina e isodesmosina). Il derma è assai ricco di vascolarizzazione e terminazioni nervose.
La bellezza della pelle dipende essenzialmente da due fattori: la leggera acidità del manto protettivo (sebo) ed il rapido "turnover" delle cellule che hanno la funzione di ricostruire il collagene e l’elastina.
Man mano che l’età avanza è proprio questo turnover che tende a rallentare inevitabilmente, e conseguentemente la qualità e la velocità della sostituzione della pelle tendono progressivamente a ridursi: mentre all’età di 20 anni la pelle si rinnova completamente ogni tre settimane all’età di 50 anni tale processo di settimane ne richiede ben nove.
E qui entra in gioco la terapia all’ossigeno: le cellule tendono naturalmente a perdere la loro battaglia contro l’invecchiamento a causa dell’avanzare dell’età, dello stress, delle malattie, dell’esposizione eccessiva ai raggi solari e dell’inquinamento; fattori questi che portano alla degradazione dei microcapillari che vascolarizzano il derma, con conseguente riduzione della quantità di ossigeno veicolata dal sangue ai tessuti stessi. Il trattamento topico all’ossigeno dunque, aumentando significativamente l’apporto dell’ossigeno stesso ai tessuti, tende a compensare questa deficienza e rivitalizza pertanto i processi di ricostruzione della pelle grazie all’azione perfettamente naturale dell’ossigeno. Il gas iperbarico è in grado di produrre dunque un’efficace accelerazione metabolica a livello dei tessuti e presenta inoltre la caratteristica di veicolare efficacemente determinate molecole attraverso gli strati del derma. Siamo in presenza quindi di una tecnica non invasiva che da una parte stimola naturalmente i tessuti, dall’altra facilita l’assorbimento dei farmaci anti-aging previsti dal medico nei singoli casi diagnosticati.
La tecnologia dell’ossigeno iperbarico lavora grazie alla cosiddetta infusione percutanea. La macchina è in grado di estrarre l’ossigeno dall’aria circostante e di concentrarlo portandolo ad una pressione superiore a quella atmosferica. Il gas così prodotto viene a diretto contatto con la pelle tramite un apposito manipolo che consente all’operatore di graduare l’intensità dell’azione.
L’ossigeno iperbarico è in grado di garantire grandi benefici a tutte quelle patologie della pelle ove i processi di ricostruzione giocano un ruolo importante, e quindi tutte le forme di acne, dermatiti irritative ed allergiche, edemi, smagliature, psoriasi, iperpigmentazioni, lassità.
I risultati più eclatanti della terapia all’ossigeno iperbarico riguardano la significativa riduzione delle rughe cutanee dovuta ad un maggiore tono, elasticità e spessore della pelle (stimolazione del collagene), la regressione dei processi acneici e delle cicatrici conseguenti all’acne stessa. I risultati si rendono maggiormente evidenti dopo 7/10 giorni dal primo trattamento e migliorano ulteriormente con il progredire delle sedute, rimanendo successivamente stabili nel tempo. per ulteriori approfondimenti visita il sito www.ossigenoiperbarico.eu.

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