I Tarocchi Visconti-Sforza
Hai mai sentito parlare dei tarocchi Visconti-Sforza? Forse di questi particolari tarocchi no, ma di certo le famiglie Visconti e Sforza ti saranno note, almeno per sentito parlare.
La famiglia Visconti è un’antica dinastia europea i cui membri divennero signori di Milano dal 1277 al 1395; tuttavia essi dominarono la scena politica italiani sino al 1447. Alla morte di Filippo Maria Visconti, avvenuta nel 1447, subentrarono gli Sforza con il matrimonio di Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti (figlia di Filippo Maria Visconti); fu così che Francesco Sforza acquisì il titolo di Duca. Quindi la famiglia Sforza divenne la casata nobiliare che resse il ducato di Milano fino al 1535.
Non mi soffermerò ulteriormente sulle vicissitudini di queste due famiglie, anche se riguardano la storia italiana, in questa occasione voglio concentrarmi sui tarocchi.
Ma cosa c’entrano i Visconti e gli Sforza con i tarocchi?
Si da il caso che esiste un mazzo di tarocchi molto antico, si dice che sia addirittura precedente ai famosi tarocchi di Marsiglia, sto parlando dei Tarocchi Visconti Sforza.
I tarocchi Visconti-Sforza furono commissionati da Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, essi sono stati dipinti a mano da un artista lombardo e ritraggono i membri delle famiglie Visconti e Sforza, costituendo un ricco patrimonio italiano, sia dal punto di vista artistico che socio-culturale.
Ma non esiste un solo mazzo di tarocchi creati dai Visconti-Sforza, secondo lo studioso e collezionista di tarocchi Stuart Kaplan, ne esistono ben 15 mazzi diversi, che oggi sarebbero disseminati in musei e biblioteche di tutto il mondo, nonché in collezioni private; alcuni sono pure incompleti, essendo alcune carte andate perse.
Tuttavia i mazzi di Tarocchi Visconti-Sforza sono tre: i Tarocchi Visconti di Modrone, il mazzo Brera Brambilla e il mazzo Pierpont-Morgan Bergamo.
I Tarocchi Visconti di Modrone sono anche conosciuti come Tarocchi Cary-Yale e sono il più antico mazzo di Tarocchi oggi conosciuto. Essi sono conservati nella Biblioteca dell’Università di Yale, negli U.S.A. Questo mazzo di tarocchi è costituito da 66 carte dipinte a mano, ricoperte da una lamina d’oro finemente lavorata a bulino. Molte di queste carte riportano emblemi che riconducono alla famiglia Visconti.
I Tarocchi Brera-Brambilla sono noti con questo nome in quanto fu Giovanni Brambilla ad acquistarli a Venezia nel 1900. Tuttavia nel 1971 sono divenuti di proprietà della Pinacoteca di Brera (Milano). Si pensa che siano stati commissionati da Francesco Sforza a Bonifacio Bembo nel 1463. Essi sono composti da 48 carte, 2 delle quali sono trionfi (l’Imperatore e la Ruota della Fortuna); le due carte rappresentanti i trionfi sono dipinte su uno sfondo d’oro, mentre le altre carte sono dipinte su uno sfondo argentato.
I Tarocchi Pierpont-Morgan Bergamo sono anche noti come Colleoni-Baglioni. Inizialmente erano composti da 78 carte, ma 4 sono andate perse. Delle rimaste, 35 si trovano nella biblioteca Pierpont-Morgan (New York), 26 all’Accademia Carrara e 13 nella collezione privata della famiglia Colleoni di Bergamo. Le carte sono in cartoncino, i trionfi e le figure hanno uno sfondo d’oro, mentre le carte numerali hanno uno sfondo color crema con motivo dipinto un motivo floreale colorato.
Questi tarocchi fanno parte del patrimonio italiano, ecco perché è stato importante ricordarli.
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