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Quando l’architetto Boeri invocava una legge speciale* L’Expo 2015 di Milano è classificato dalla legge come “grande evento” e in quanto tale per la sua realizzazione si può ricorrere alle ordinanze della Protezione civile. Ma esse saranno attentamente controllate dalla Corte dei Conti. È quanto ha riferito il neo presidente dei magistrati contabili, Luigi Giampaolino, nella conferenza stampa al termine della cerimonia per il suo insediamento. La Corte sottoporrà quindi a ”uno scrutinio molto attento” le ordinanze, anche sotto il profilo della ”congruità del potere derogatorio”. In ogni caso, ha sottolineato Giampaolino, ”le deroghe non possono intaccare i beni tutelati come la salute e l’ambiente”. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, nel suo intervento alla cerimonia ha lasciato intendere l’intenzione del governo di sottoporre al controllo della Corte dei Conti anche le ordinanze della Protezione Civile per le quali la legge non impone tale passaggio. ”Il governo, in un contesto di leale cooperazione istituzionale – ha detto Letta – vede nello svolgimento delle funzioni della Corte un supporto importante, cui ricorrere anche oltre i limiti strettamente imposti dalla legge, ad esempio avvalendosi della facoltà di avviare alcuni rilevanti provvedimenti al controllo preventivo di legittimita’ della Corte”.
ENERGIE ECOSOSTENIBILI Formigoni ritratta il nucleare,la Lombardia non ne ha bisogno Il Presidente cambia idea dalla mattina alla sera, «Siamo energeticamente autosufficienti, il nucleare no» Ieri abbiamo aperto con la notizia della possibile costruzione di una centrale nucleare alle porte di Milano. Oggi siamo costretti a tranquillizzare tutta la massa di cittadini lombardi che nella giornata di ieri si sono indignati per le dichiarazioni del ministro Paolo Romani e del presidente della Regione Roberto Formigoni. Il nucleare a Milano non si fa! Non si è dato nemmeno il tempo all’opposizione di reclamare e protestare che era già stato tutto ritrattato. Guido Podestà chiede il referendum ai lumbard perché «hanno il diritto di decidere», ma tanto hanno già deciso per noi. I Verdi hanno mandato in giro sui vari canali mediatici (ieri sera i giornali radio erano pieni di dichiarazioni di Angelo Bonelli, il Presidente nazionale) dichiarazioni bellicose e stati di allarme, temono che la Pianura Padana diventi una «pattumiera radioattiva». Ma il problema si è chiuso ancora prima che si potesse creare un vero dibattito interno. Come sempre nelle questioni di politica si sparano grandi notizie per poi cambiare idea in meno di 24 ore, appena si assaggia l’andamento dell’opinione pubblica (che forse poi bisognerebbe capire anche chi è questa tanto citata “opinione pubblica”). Il Governo in carica è sempre stato fumoso sulla questione nucleare e data la brutta aria che tira, non stupisce che le politiche locali vadano in giro coi piedi di piombo, o d’uranio in questo caso.di Arianna Bassi
ECONOMIA E FINANZA GLOBALE Tutti a pensare a un rialzo dell’inflazione,e se lo scenario vero fosse di deflazione?! Il Mondo verso il G20 e un nuovo regolamento di conti economico-politici ULTIMISSIME – Ogni giorno che passa aumentano le tensioni fra i Paesi indebitati (Europa-Usa- Giappone-Gran Bretagna) e i Paesi emergenti o creditori. Thailandia, Brasile, Cina etc. hanno cominciato ad effettuare manovre protezionistiche per evitare di essere inondate da capitali stranieri in fuga che vengono parcheggiati in obbligazioni governative locali, aumentando di fatto il valore delle loro valute senza creare valore per il Paese. I rendimenti obbligazionari per i non residenti vengono tassati. Ma non basta per frenare questi capitali. Ben presto, questi Paesi, passeranno a manovre via via sempre più protezionistiche. Al G20 questo problema verrà portato al centro dell’attenzione e si rischia uno scontro. Infatti i Paesi occidentali indebitati hanno dato il via a una politica economica atta a creare l’indebolimento delle loro valute (QE2 Usa, QE Europa, QE Gran Bretagna e Giappone), a un rialzo dell’inflazione da svalutazione della moneta e da rialzo dei mercati azionari interni (visti come asset class che protegge dalla svalutazione della moneta). Il tutto con la speranza di rimettere in moto investimenti e consumi spaventati dall’arrivo dell’inflazione e ridurre il peso dei debiti che con la svalutazione della valuta diventano meno rilevanti (ovvero facendo in grande quello che l’Italia faceva in piccolo negli anni 70). E SE INVECE LO SCENARIO FOSSE DI DEFLAZIONE – Uno che se ne intende come Chris Whalen, ha scritto che si tratta di Pictures of Deflation ma mi raccomando non pronunciatela ad alta voce questa parola con tutti i sostenitori e gli esaltati che urlano inflazione ad ogni angolo del mercato! Se siete sensibili non leggetela ma in sintesi si dice che l’industria bancaria sta entrando in un nuovo periodo di crisi dove i costi operativi aumentano drasticamente a causa di pignoramenti e fallmenti. Una prossima ondata di pignoramenti, visto che le banche hanno dichiarato di volerli riprendere il più in fretta possibile aggiugno io, mostrerà la realtà, ovvero che le perdite dei mutui subprime non sono mai state dimostrate e comunicate ai mercati. I costi operativi peseranno sui bilanci sempre che esistano ancora dei bilanci trasparenti, il 2011 sarà come minimo un anno difficile. Meno di un quarto dei loro prestiti specialmente quelli relativi al mercato immobiliare commerciale sono stati ristrutturati. Vi siete mai chiesti del perchè nessuno parlava più del CRE Commercial Real Estate, eppure è una storia vera! E loro cosa fanno diminuiscono gli accantonamenti sulle perdite future, ottimismo ci vuole ragazzi ottimismo! Chris sottolinea come il sistema dovrà riconoscere centinaia di miliardi di perdite in questa deflazione da bolla immobiliare, se Whalen non sbaglia, l’Irlanda è il modello giusto per quanto accadrà agli Stati Uniti ha detto alla CNBC dove non perdono giorno di suggerire di comprare azioni con l’euforia che si ritrovano. Non è affascinante questo capitalismo, se guadagni tutto bene, se perdi la colpa è degli altri, privatizzi i profitti e socializzi le perdite. Grande! CONTINUA A LEGGERCI QUI
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