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Un progetto di luce che diventa anche un lavoro di valorizzazione urbana. E un vecchio tunnel diventa un’opera d’arte permanente. Siamo a Birmingham, in Alabama e l’artista Bill FitzGibbons ha valorizzato il sottopassaggio della 18° Strada installando 250 luci a Led computerizzati. Quella che prima era un anonima strada, oggi sembra una scatola di luci e colori.
Guardando le sue immagini, si potrebbe pensare che siano state semplicemente scattate in digitale, ma Kimbell è fedele alla sua Bronica. Lui lavora solo con esposizioni lunghe, da 2 secondi fino a un paio d’ore a seconda del soggetto che vuole ritrarre.
Il colore è un elemento fondamentale nello stimolo all’acquisto. L’illuminazione dei punti vendita deve quindi puntare alla migliore visualizzazione dei colori della merce esposta. Un risultato che si può ottenere solo con sorgenti luminose ad ampio spettro in grado di assicurare una visualizzazione corretta dei colori.
La domotica, termine scaturito dall’unione delle parole ‘domus’(casa) e ‘robotica’, riveste, nella società contemporanea un ruolo importante aiutando ogni persona a svolgere le più comuni faccende domestiche perché rende “intelligenti” le apparecchiature, gli impianti e i sistemi. Insomma crea una vera e propria “casa intelligente”!
Nino Alfieri, Riccardo Pedrotti e Susanna Vallebona. Tre artisti che con linguaggi differenti hanno dialogato con la luce nella mostra conclusasi da poco presso SBLU_spazioalbello di Milano. Nino Alfieri che punta a ricreare forme essenziali, quasi emblematiche, che superino i limiti delle barriere culturali e del tempo, qui era presente con un omaggio al Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. Il pittore Riccardo Pedrotti, invece lavora creando suggestioni, spesso malinconiche, sulle
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Archilight.it è il web magazine, in italiano e in inglese, dedicato alla luce e i suoi molteplici usi, ideato da Newton ec e dedicato ad architetti, progettisti, artisti; a tutti coloro che operano nei campi dell’illuminazione, del design, dell’architettura, della sostenibilità, dell’arte.
Siamo a Reykjavik, in Islanda. Questa architettura trasparente è una sala concerti e un centro conferenze. Harpa, è il nome dell’edificio, è stata progettata nel 2011 dallo studio Henning Larsen Architects e dall’artista Olafur Eliasson. Torna oggi a far parlare di sé perché ha vinto uno dei più prestigiosi premi d’architettura, il Mies van der Rohe Award 2013.
Un edificio dai profili irregolari, sfaccettati, realizzato completamente in vetro. Un’architettura che dialoga con la luce del giorno e che, quando scende la sera, diventa simbolo dello skyline cittadino. Siamo a Reykjavik, in Islanda. Questa architettura trasparente è una sala concerti e un centro conferenze. Harpa, è il nome dell’edificio, è stata progettata nel 2011 dallo studio Henning Larsen Architects e dall’artista Olafur Eliasson. Torna oggi a far parlare di
Venerdì 15 marzo alle h. 21.00, Luca Bigazzi incontra il pubblico del cinema Massimo di Torino, sede della programmazione del Museo Nazionale del Cinema, per presentare il libro-intervista “La luce necessaria. Conversazione con Luca Bigazzi” (ed. Artdigiland 2012) insieme ad Alberto Spadafora, curatore del volume. Moderano l’incontro Grazia Paganelli e Alfio Bastiancich. A seguire, la proiezione del film “Morte di un matematico napoletano” di Mario Martone (1992).