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Arriva la moda vintage nel calcio

In questi ultimi anni e con l’avvento della globalizzazione, è nata una nuova tendenza nel consumo delle persone.
Stanco di acquistare modelli proposti forzosamente dalle multinazionali, il pubblico sta cercando la differenziazione, sta cercando di essere alternativo, sta cercando di essere se stesso.
Da qui è nato il ritorno alle origini, è nata la moda vintage. Tutti i settori sono stati coinvolti, dalla musica alle arti, dal cinema agli articoli per la casa.
Senza ombra di dubbio, però, è stato il modo di vestirsi ad essere stato travolto maggiormente da questo nuovo trend, con le persone che si stanno sbizzarrendo a ritrovare la propia identità tra le diverse mode andate in voga negli anni 60, 70, 80 e 90.
Il mondo del calcio non è rimasto estraneo a questo fenomeno, e a molti appassionati non piace più uno sport che è ormai diventato uno show business, che ha perso il suo lato romantico, che è totalmente focalizzato sulle grandi squadre e si è quasi dimenticato delle genuine realtà locali. Molti tifosi sono rimasti ancorati ai ricordi più antichi, che hanno generato emozioni vere che adesso è difficile riprovare.
Da questo insieme di necessità, da questa voglia di una moda vintage e dal desiderio di rivivere un altro calcio, nasce Retrofootball.
Retrofootball (www.retrofootball.it) è lo store on line leader in Italia nella commercializzazione delle repliche delle maglie da calcio storiche delle vecchie squadre degli anni 60, 70 e 80.

Retrofootball è una start up fondata da due calciofili sognatori. La idea prese forma dalle prime partite seguite quando erano bambini durante gli anni 70. Allora, le maglie delle squadre erano semplici, dirette, tutte in cotone, senza pubblicità.
Retrofootball mette a disposizione dei propri clienti prodotti dei più riconosciuti brand del settore, come Copa, Toffs, Le Coq Sportif e Okawa. Sono disponibili magliette e felpe di squadre nazionali mitiche, come l’Italia del 82, il Brasile del 1970, la grande Olanda del Calcio Totale e di Johan Cruijff, l’Argentina di Maradona del 1986, l’URSS di Blochin, la Germania di Gerd Muller e l’Ungheria di Puskas. Non manca la scelta rispetto alle squadre di Club di tutta Italia: la Grande Inter di Herrera, la Juventus di Boniperti e più tardi di Platini, il Milan di Rocco, Altafini e Rivera. Presenti anche moltissimi altri Club come la Roma, la Lazio e il Verona dei rispettivi scudetti a cavallo tra agli anni 70 e 80, il Bologna del 1964, la Fiorentina di Chiarugi o il Cagliari di Riva. Infine, grande spazio ai miti della Premier League, oltre che a tutte le squadre dei maggiori campionati europei e non.
I tifosi adorano questi prodotti, in quanto non sono disponibili nei punti vendita tradizionali delle loro squadre del cuore, e significano un vincolo più profondo, primordiale, con il propio Club o con la propia nazionale. Inoltre, moltissime persone potranno comprare maglie differenti, per poter dare libero sfogo alla propria passione per il calcio, o per manifestare il proprio apprezzamento per una vecchia squadra (per il suo gioco, per la sua simpatia, o per lo stile delle sue maglie).
Da sottolineare anche la collezione ufficiale della famosa saga di cartoni animati Holly e Benji. Su Retrofootball si possono acquistare le magliette con cui Oliver Atton, Mark Lenders o i gemelli Derrick hanno fatto sognare tutti i bambini, in quei lontani pomeriggi degli anni 80.
I materiali sono di alta qualità, ripropongono fedelmente i modelli d’epoca però con la tecnologia e il disegno del XXI secolo, creando un mix tra lo sportivo e il casual street wear: è una moda informale e comoda, adatta sia per fare qualche partita a calcetto, sia per il tempo libero. Retrofootball presta particolare attenzione ai particolari: le rifiniture, gli inserti e gli scudetti sono riprodotti esattamente dalle divise che hanno fatto la storia del calcio. I prodotti sono resistenti e possono essere utilizzati per molte stagioni.

Infine, in Retrofootball non manca la Responsabilità Sociale Corporativa: tutti i modelli sono fabbricati in Europa da persone appassionate del propio lavoro, e l’azienda dona l’1% del propio fatturato annuale a progetti che hanno l’obiettivo di sviluppare la pratica del calcio nei Paesi emergenti.

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