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Vacanze in barca a vela in Albania con Velaflash

…24 luglio…dopo una notte di sosta a S.Maria di Leuca facciamo rotta verso Capo Linguetta, estrema propaggine della penisola del Karabouron che chiude a meridione la baia di Valona.
Il Canale di Otranto, solitamente abbastanza “nervoso”, ci riserva una traversata tranquilla con mare piatto e assenza di vento.…
Tanta è la curiosità di vedere l’Albania che iniziamo a vederla davvero, o almeno così ci sembra….ma è solo foschia…
Tutto l’equipaggio è affascinato dall’idea di vederla…fuori dai veli, oltre i luoghi comuni che continuamente ce la propongono come un “altrove”, una terra da cui fuggire……finalmente a nord-est, tra la foschia, si intravedono delle montagne…imponenti!
…è Lei La vista pian piano si schiarisce….montagne a picco sul mare, rocce, verde intenso…l’Albania ci si mostra col suo sorriso più bello: la penisola del Karaburon e l’isoletta militare di Sazan, Saseno per i nostalgici dell’Impero.
Man mano ci avviciniamo appaiono “in tutto il loro splendore” i famosi bunker.…gli onnipresenti, imbarazzanti, indistruttibili, comici bunker. Ovunque bunker……nelle piazze, nei giardini, in riva al mare, sui monti..
Sembrano tanti “mostrini” da playstation e, come quelli, ci hanno invaso….
Il bunker è un po’ la parabola, il tratto distintivo, la bandiera nascosta della storia recente dell’Albania.
Il suo isolamento….come in un bunker, la sua paranoia autistica, il terrore del vicino da cui bisogna in qualche modo difendersi….pensa che bel ricordo dovevano avere dell’occupazione italiana e tedesca della Seconda Guerra Mondiale!!..che paura dovevano avere della vicina Iugoslavia e dei progetti di federazione balcanica, o della Grecia con la sua guerra civile ed i “pogrom” dei partigiani comunisti da parte degli Inglesi….….e senza avere “santi in paradiso” che la proteggessero, perché, è bene ricordarlo, la piccola, povera, tenace, assediata Albania si è presa il lusso di “cacciare a calci in culo” l’ingombrante cugino sovietico.….e allora…..bunker dappertutto!!!!

La Baia di Valona si apre…bella e ampia alla nostra destra, verso sud-est protetta dalla bellissima Penisola del Karaburon..verde, verdissima, senza alcuna costruzione…tranne i bunker naturalmente.….uno spettacolo!
..i nostri occhi come quelli dei naviganti che ci hanno preceduto giorni o secoli prima.….ma come sarà arrivarci??…gli Illiri saranno ospitali come ho sentito e letto, oppure saranno gretti, inospitali, diffidenti, chiusi??

….mi danno dall’Italia due numeri di cellulare per contattare il Marina di Orikum, l’unico porto turistico albanese posto in fondo alla baia a 7 miglia da Valona. I numeri sono quelli di Alì e quello di Luan…..telefono ad Alì perché il nome mi è simpatico..,quasi fosse l’erede di quell’Alì che proprio da questa baia tendeva agguati alla flotta della Serenissima…dispettoso ma simpatico.
La sua gentilezza mi cattura, mi avvolge..mi sento a casa.
Il Marina è assolutamente a conduzione famigliare: casa…figli…nipoti…il baretto,,,tutto così, tutto come a casa….e sempre la medesima disponibilità e gentilezza
Iniziamo a visitare e ,in piccola misura , a conoscere l’Albania.
Questo paese è l’estremizzazione dei Balcani…paese di conflitti , di grandi contraddizioni, è il paese dei contrasti.…contrasti anzitutto nella nostra percezione, sempre mediata, sempre distante dal vero.
Quando ero ragazzo era la “tenace” Albania. Un paese chiuso, di cui si sapeva nulla, che aveva resistito al fascismo ed al nazismo, che resisteva nella sua autarchia comunista a dispetto di tutto e di tutti….curiosa ed interessante perciò!!!….ascoltavo provocatoriamente Radio Tirana (terribile!!).
Poi è stata la volta dell’Albania vicina all’Inferno…luogo di povertà assoluta, di delinquenza e disperazione, un posto da cui fuggire, il “far-west” dell’Europa, il volto impresentabile, il vicino scomodo.
Emergenza clandestini, emergenza criminalità, emergenza prostituzione….carrette del mare, profughi e scafisti, mafia albanese e prostituzione.…è difficile cancellare i pregiudizi, annullare gli effetti , in ognuno di noi ,di quello stillicidio di calunnie e false informazioni quotidianamente veicolate dai mass-media con piccoli e grandi titoli dalla strisciante xenofobia dei nostri giorni…..venire qui! Questa la sola ricetta.
Contrasti dicevo , contrasti nella nostra percezione e quindi nel nostro immaginario.Orikum…Kabul…Beirut dopo i bombardamenti…Italia anni ’60: la ricostruzione, il “boom economico”….la speculazione edilizia…..Dennis le chiamerebbe superfetazioni.Palazzi che crescono come funghi….ancora e sempre bunker…più grandi!Ma a cosa e a chi serviranno tutte ste case???…botteghe e bottegucce, frutta, verdura, bancali di Coca Cola e Birra Moretti….”Market Italia”Lavori in corso! Lavori in strada, linee elettriche, linee telefoniche, acquedotti, fognature, scavi …ruspe e camion…lavori , lavori ,lavori….un ipercinetismo pauroso…polvere e cemento nell’unica via di Orikum…..a fianco mucche quiete osservano e, forse indispettite ….muggiscono.

Quattro “smandruppati” per le strade di Orikum, a piedi sotto un caldo asfissiante e coperti di polvere….in Italia quando si vede gente come noi si dice che “…sembrano Albanesi”!…come si dirà in Albanese????…gli occhi che ci scrutano saranno così ostili e con che parole ci “definiranno”??…ma il disprezzo, così vivo e strisciante nella civile Europa, qua non si avverte….solo gentilezza e comprensione..curiosità.…ci staranno forse insegnando qualcosa???

Passo di Llogaraia in pulmino… un posto bellissimo: monti a picco su un mare blu, pinete secolari, macchia mediterranea, corsi d’acqua …l’orizzonte che abbraccia le coste della Puglia e le Isole più settentrionali della Grecia Ionica, Fano ed Erikussa… a rischio però!…pochi giorni fa in uno scenario da girone dantesco a momenti va tutto in fumo…i Pastori per avere pascoli freschi …ci dicono….seguendo l’esempio delle montagne, anche noi ci tuffiamo verso il mare col nostro pulmino….Dermiu, zona greca…sui muri e sulle insegne l’alfabeto greco la fa da padrone…anche il paesaggio è greco: ulivi e colline più dolci…qui le aquile non abitano più!….un’aria di maggior benessere, forse anche di cura.. luogo di turismo…famiglie in spiaggia…ambiente rilassato e famigliare…il relax, le vacanze distanti dagli stress, ma vicino a casa…un materassino e via! Senza troppe pretese.Ricordano felicemente le vacanze di quando eravamo bambini (una trentina di anni fa) e si andava al mare…un mese…chi le fa più le vacanze di un mese?!Le famiglie con figli, braccioli pinne e ombrelloni…odore di crema solare

Valona…immagini da un finestrino di pullman…città viva…un po’ caotica..negozi grandi e piccoli che si susseguono, bar, banche e bancarelle….e generatori…manca l’energia!…se vuoi campare e lavorare il tuo presente è un bel generatore..efficiente!Ma un generatore va ad idrocarburi, benzina, gasolio, miscela e i prezzi di questi sono spaventosamente alti….costano come in Italia ,quando la retribuzione media è otto/dieci volteminore!!!!…
Orikum…ogni casa ha una pompa appesa alla facciata, serve a riempire le cisterne che fanno bella mostra di se sui tetti delle abitazioni…riserve d’acqua per avere pressione in casa…l’acqua è abbondante, autentica ricchezza all’alba del terzo millennio. Falde ricchissime, sorgenti anche in riva al mare….ma trova difficoltà ad arrivare nelle case….non c’è l’energia per mandarcela!!..Nord di Valona…visita al Monastero Ortodosso di Santa Maria Il posto è molto bello: un isolotto in mezzo ad una laguna di acqua salmastra ospita il monastero…un Pope e ragazzi in campeggio…Per arrivare, la strada, se così si può chiamare, corre, o meglio salta, tra le dune sulla spiaggia e tra le pinete…è bello ed un po’ surreale fare lo slalom sulla battigia tra ombrelloni e bagnanti….ovunque i bunker….rassicuranti.Sono talmente ovunque che dopo un po’ l’occhio si abitua e, quando per un po’ non li scorge, affannosamente li cerca, quasi a rassicurarsi!!!
Tornando verso il Marina di Orikum passiamo alti, sopra Valona. Abbiamo così una vista d’insieme: lo sguardo può abbracciare da Orikum a Sazan, a Valona, alle lagune e le vecchie saline a nord della città.….il mare è deserto!…ma anche i giorni addietro era così: qualche raro peschereccio, un paio di navi alla fonda di fronte a Valona e forse una vela che va verso il marina.Il Mare è vuoto e , francamente fa una certa impressione vedere questa enorme distesa piatta e blu assolutamente deserta….non esiste la nautica da diporto! Vele, motoscafi,gozzi, gommoni….nulla di nulla….eppure gli Albanesi non erano abili marinai?…soprattutto e tragicamente sui loro veloci motoscafi?…Ci spiegano che sarà così ancora per due anni…c’è la cosiddetta “moratoria” per cui nessuno di nazionalità albanese può condurre un’imbarcazione di bandiera albanese e nessuna imbarcazione di bandiera albanese può navigare se non con particolari permessi, rilasciati ,se non occasionalmente, solo ad imbarcazioni da lavoro.Questa legge è in vigore da poco più di un anno ed è della durata di tre…è francamente strano pensare ai termini applicativi di questa legge…fa pensare a quella vecchia novella in cui si narrava “…che le stalle venivano chiuse quando i buoi erano già scappati”…….ci dicono che Berati, una città all’interno dell’Albania, è assolutamente da non perdere…una città-museo sovrastata da una cittadella ancora abitata circondata da mura e fortificazioni in perfetto stato di conservazione….
Andiamo a Berati…deciso! E ci andremo con un pulman di linea.….
…si aggrega a noi Luan, il figlio di Alì,giovane comandante/gestore del Marina di Orikum e ci da un passaggio in auto fino a Valona. Qui, di fronte ad una Moschea con minareto prendiamo il bus …un vecchio Fiat delle Autolinee Padane dismesso dal servizio in Italia negli anni 70.…il “comfort” è approssimativo così come la “velocità di crociera”, ma di questo, considerando il mezzo, ringraziamo Iddio
Passiamo attraverso la campagna albanese….colline e colline si susseguono ..dolci. Vigne…uliveti…granturco e…bunker.
Non si avverte povertà, anzi per certi versi ricorda la campagna veneta degli anni 60/70: case sparse, villette ad uno o due piani e intorno campi.Di quando in quando incontriamo un carretto trainato da cavalli o asini….il caldo è opprimente ma la compagnia è bella…siamo assieme alla gente…qualsiasi… che è estremamente dignitosa e tollerante.Molto gentile si incuriosisce della nostra presenza di “turisti fai da te” e ci dispensa sorrisi e domande….in italiano.Nei dintorni di Fieri fanno la loro comparsa vecchi pozzi petroliferi dismessi…energia…il problema riemerge in maniera appariscente…in circa tre ore , tre ore e mezzo arriviamo a Berati e quindi, sotto il sole cocente, ci accingiamo ad una scarpinata degna del “Cammino di Santiago”.…Berat…case in pietra particolari, calce bianca sulle pietre dei muri…Berat che ci accoglie alla fermata degli autobus mostrandoci una moschea col suo minareto proprio di fronte ad una cattedrale ortodossa.….
questa potrebbe essere la cartolina della nostra visita in Albania, perché rappresentativa di una terra dove l’incrocio nord/sud e oriente/occidente è scolpito in secoli di storia, sedimentato e scevro di ogni fondamentalismo, di ogni rancore.….la stessa aquila bizantina presente sulla bandiera nazionale è bifronte: guarda ad oriente ma anche ad occidente….In questa terra, spesso violentata dalla storia non si ha il sentore di odi o rancori, non è di casa il fondamentalismo.…mi aspettavo di trovare anche un po’ di ostilità nei confronti di noi italiani, me lo aspettavo per una serie di motivi:… per una sorta di rivalsa rispetto a come noi li trattiamo ogni giorno nelle nostre chiacchere da bar e sui nostri giornali, con quel misto di fastidio, disprezzo e luoghi comuni…. mi aspettavo ostilità perchè buona parte delle loro disgrazie passate e recenti, dall’occupazione fascista al ruolo delle finanziarie italiane nel crack del 1996, allo speronamento della nave carica di profughi partita da Valona ecc…, gliele abbiamo procurate noi.…mi aspettavo ostilità perché siamo i vicini ricchi e un po’ “sborroni” che arrivano sulle barche a fare le vacanze……e invece no!Gentilezza, curiosità , ospitalità, educazione e tanta dignità.P.s.:..il viaggio prosegue lungo la costa meridionale fino a giungere in Grecia Ionica. La costa è molto bella e selvaggia ,se si escludono pochi paesi come Dermiu ed Hymara e la città di Saranda.
Una menzione particolare merita Porto Palermo, una rada assolutamente fantastica divisa in due da una penisola sovrastata da un castello in perfetto stato di conservazione. E’ sede di una base militare, per cui bisogna essere fortunati per non essere allontanati….noi lo siamo

La scuola di Vela FLASH VELA D’ALTURA propone ogni anno vacanze in barca a vela in Mediterraneo e Caraibi. Mete abituali delle crociere in barca  sono la Corsica, la Costa azzurra, la Sardegna, la Sicilia e la Grecia.

Per informazioni www.flashvela.it

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