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Una giornata al Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Mare e montagna s’incontrano, si toccano, sono vicinissimi e generano paesaggi, ambientazioni, scenari naturali davvero eccezionali. Sembra una fiaba, ed in verità non è altro che la regione delle Marche, un vero e proprio concentrato di bellezze naturali di altissimo livello e ad altissima attrazione, che diviene realtà in città come Porto Recanati, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Numana, Ancona, per giungere poi alla parte delle montagne, che trova la sua vetta più alta nello splendido Monte Conero, capace di offrire, dalla sua parte più alta, una eccezionale visione della costa adriatica della regione marchigiana.
Insomma, è facile intendere come le Marche rappresentino una regione di altissimo livello turistico, ed è per questo che sono sempre più i turisti che la scelgono per acquistare una delle tante proprietà nelle Marche, optando per una di quelle catalogate all’interno di Marche Country Homes, un portale che offre diverse possibilità circa l’acquisto di case ristrutturate, da ristrutturare, castelli, rustici, casolari, terreni ed abitazioni in affitto, tutte situate tra le colline oppure sulla costa – a seconda dei gusti che il cliente ha dalla sua parte – della regione marchigiana.
Tra le tante attrazioni che qui è possibile individuare, v’è senza dubbio lo splendido Parco dei Monti Sibillini. Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini si estende tra Marche ed Umbria, nel polmone verde dell’Italia, coprendo una superficie di circa 70.000 ettari. La sua istituzione risale al 1993, quando si decise di proteggere l’area per l’importanza della flora e della fauna che si trovavano in questi luoghi incantati, ma anche per salvaguardare le tradizioni e la cultura popolare tramandata da secoli di generazione in generazione. Da allora molta strada è stata fatta e addirittura si è riusciti a reintrodurre con successo animali che un tempo vivevano indubbiamente in questo territorio, ma che con la caccia indiscriminata e tramite altri fattori sfavorevoli erano scomparsi dal parco: si sta parlando del Cervo e del Camoscio. Tra l’altro, il parco è interessante anche dal punto di vista culturale. Molti piccoli gioiellini architettonici sono celati tra i paesetti di montagna e tra i borghi antichi. Passeggiando tra boschi e vallate si possono osservare chiesette abbandonate o in fase di recupero, dato che ormai da alcuni anni si sta cercando di valorizzare questo patrimonio artistico poco conosciuto, ma di grande interesse storico, artistico ed architettonico. Le specie floristiche presenti sono 1800, tra le quali la stella alpina dell’Appennino, l’anemone alpino, la silene a cuscinetto, il giglio martagone, l’uva orsina, il ginepì e numerose orchidee. Tra le 50 specie di mammiferi, le 150 di uccelli e le 20 di rettili presenti nel parco citiamo il lupo, l’istrice, il gatto selvatico, la martora, l’arvicola delle nevi, il capriolo, l’aquila reale, il falco pellegrino, il gufo reale, l’astore, lo sparviero, la vipera dell’Orsini.
I piccoli centri abitati sono apprezzate mete turistiche per godere di splendidi panorami in ambienti incontaminati e sono i punti di partenza per escursioni a piedi, in bici o a cavallo.nDa Montefortino, sede del Museo d’arte sacra comunale-diocesano, si raggiungono il Monte Priora, la Gola dell’Infernaccio e la valle dell’Ambro. A circa 6 km. dal paese sorge il più antico Santuario delle Marche, quello della Madonna dell’Ambro, costruito mille anni fa forse per fronteggiare il mito della Sibilla e delle stregonerie; da Montemonaco si arriva alla Grotta della Sibilla, il lago di Pilato e il Monte Vettore.
Le cime dei monti Sibillini sono sempre state avvolte da un alone di mistero, come testimoniano i nomi di alcuni luoghi: Pizzo del Diavolo, Cime del Redentore, Lago di Pilato, Grotta delle Fate, Gola dell’Infernaccio, Monte Sibilla, Fonte del Guerin Moschino.

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